Sempre nostri figli. Alcune riflessioni per genitori cattolici con figli LGBT
Documento pubblicato sul sito di Fortunate Families (Stati Uniti), Associazione di genitori cattolici con figli LGBT, il 1 ottobre 2012, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
1. Per i nostri figli avere un orientamento omosessuale non è di per sé una croce; la croce che sopportano è dovuta alle risposte della società e della chiesa al loro orientamento.
2. Lo “stile di vita” dei nostri figli omosessuali non è diverso da quello dei nostri figli eterosessuali.
3. I nostri figli omosessuali, come quelli eterosessuali, fanno esperienza del desiderio di amicizia e compagnia ed entrambi sperano di innamorarsi e di esprimere questa intimità con la persona con cui desiderano condividere la loro vita.
4. L’attrazione omosessuale dei nostri figli non è influenzata dai comportamenti dei genitori (le ricerche dell’American Psychological Association supportano questa tesi).
5. Crediamo che amare e aiutare i nostri figli omosessuali nello stesso modo in cui aiutiamo i nostri figli eterosessuali è salutare per le nostre famiglie e diminuisce grandemente le nostre paure per loro. I figli omosessuali che sono rifiutati dalla loro famiglia durante l’adolescenza hanno 8,4 volte più probabilità di tentare il suicidio. Mettiamo in discussione tutte quelle realtà che non aiutano i nostri figli omosessuali ad accettare il loro orientamento, qualunque esso sia, e che non aiutano i genitori ad accettare i loro figli per quello che sono.
6. Molti di noi genitori siamo a nostro agio con la spiritualità dei nostri figli omosessuali, come con quella dei nostri figli eterosessuali, molti dei quali hanno lasciato la chiesa in parte a causa del modo in cui la chiesa ha fatto male ai loro fratelli gay. I nostri figli, di solito, non si sono allontanati da Gesù, ma da un’istituzione in cui non vedono l’amore di Gesù. Non abbiamo paura della salvezza dei nostri figli omosessuali; vediamo che entrambi i nostri figli, sia etero che omo, prendono decisioni simili in buona coscienza.
7. Supportiamo le unioni civili perché vogliamo che i nostri figli omosessuali abbiano lo stesso sostegno per le loro relazioni amorose dei nostri figli eterosessuali, insieme a tutti i diritti legali e alle responsabilità ad esse connesse. Consideriamo questo un obiettivo perfettamente legittimo per il matrimonio civile, nonostante l’incapacità di procreare, come è il caso di alcuni dei nostri figli eterosessuali.
8. Stiamo semplicemente esprimendo il sensus fidelium (il senso dei fedeli). Molti dei cattolici statunitensi credono sia moralmente accettabile per le persone omosessuali avere delle relazionei intime con persone dello stesso sesso.
9. In breve crediamo di essere famiglie fortunate perché abbiamo figli omosessuali, non a dispetto di ciò.
10. Crediamo che, grazie alla nostra esperienza di vita e i nostri studi personali e/o accademici, abbiamo più conoscenza ed esperienza di questi argomenti rispetto alla gerarchia e quindi abbiamo il diritto e il dovere di far conoscere la nostra opinione agli altri fedeli cristiani (Canone 212 §3).
Vi invitiamo a leggere alcune delle nostre storie sul sito delle Fortunate Families. Dovreste anche conoscere il nostro libro che contiene le storie di genitori cattolici che sono passati attraverso le sfide di conciliare l’amore per i loro figli con i spesso messaggi offensivi che provengono dalla gerarchia.
Testo originale: Talking Points for Catholic Parents with LGBT Daughters and Sons