Nel mondo sette paesi ancora condannano a morte gli omosessuali
Articolo tratto da ABC.es (Spagna), 15 maggio 2012, liberamente tradotto da Adriano C.
L’Europa è la regione del mondo dove i diritti della comunità gay sono maggiormente rispettati. In dieci paesi vengono permessi i matrimoni tra persone dello stesso sesso, in dodici si ammette l’adozione congiunta di una coppia dello stesso genere sessuale. Tuttavia, ci sono ancora 78 paesi nei quali l’omosessualità è illegale e in sette si applica la pena di morte.
Così si apprende dalla radiografia sulla situazione della omosessualità nel mondo, riportata dalla «Relazione sull’omofobia patrocinata dallo Stato », diffusa dalla Associazione Internazionale di LGBTI (ILGA).
Il testo rivela che 113 paesi del mondo autorizzano l’omosessualità, mentre 78 nazioni considerano che i rapporti tra persone dello stesso sesso siano illegali, tra questi, dieci paesi Caraibici, secondo quanto riportato da EFE.
In Asia: Iran, Arabia Saudita, Yemen; in Africa: Mauritania, Sudan, le regioni del nord Nigeria e del sud Somalia, penalizzano l’omosessualità con la pena di morte.
Quindici paesi hanno fissato i parametri per determinare l’età di consenso per le relazioni eterosessuali e omosessuali. Altre 52 invece proibiscono la discriminazione basata sull’orientamento sessuale, nel mondo del lavoro; sebbene solo 19 la proibiscano specificatamente in base all’identità del sesso.
Solamente venti paesi nel mondo considerano come causa aggravante l’orientamento sessuale in caso di crimini di odio; una cifra che si reduce a sei nazioni in caso di identità del sesso. Ventiquattro nazioni proibiscono l’incitamento all’odio basato sull’orientamento sessuale.
Rispetto al riconoscimento dei diritti, una decina di nazioni permettono il matrimonio omosessuale, in ordine cronologico sono: Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Portogallo, Argentina e Islanda.
In altri 14 paesi, le coppie dello stesso sesso hanno il riconoscimento delle unioni civili con diritti simili alle coppie eterosessuali. Altri 9 paesi invece concedono «alcuni diritti» alle coppie omosessuali.
Una dozzina di nazioni permette alle coppie omosessuali di adottare i bambini in parità di condizioni delle coppie di sesso diverso, queste sono: Olanda, Sudafrica, Svezia, Spagna, Andorra, Belgio, Islanda, Norvegia, Israele, Danimarca, Argentina e Brasile. In 18 paesi invece esiste una legislazione specifica per le persone che hanno subito un cambiamento di sesso.
L’Europa è la regione del mondo dove i diritti della comunità gay sono maggiormente rispettati, solamente il nord di Cipro proibisce le unioni tra persone dello stesso sesso. Nonostante questo, gli omosessuali europei continuano a soffrire della discriminazione e della violenza, e la libertà di espressione e di manifestazione di identità non viene pienamente riconosciuta.
In America Latina il problema maggiore che affrontano gli omosessuali è la violenza, dato che la maggioranza dei paesi non possiede una normativa che proibisce l’omofobia, per cui i crimini rimangono per lo più impuniti.
La metà dei paesi Asiatici ancora criminalizza l’omosessualità, e quelli che non lo fanno, compromettono la libertà di espressione e le manifestazioni pubbliche della collettività. Infine, ILGA lamenta che in Africa «l’omofobia patrocinata dallo Stato si è incrementata nell’ultimo decennio».
Testo originale: Siete países todavía aplican la pena de muerte a los homosexuales