Sull’accoglienza delle persone LGBT la chiesa è in crisi o nella crisalide?
Testo tratto dal libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio Lgbtq senza sacrificare la vostra fede), paragrafo 35, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
Un lettore mi ha mandato una mail: “Io e mio marito stiamo cercando una chiesa che sia in sintonia con i nostri valori ed accetti i gay e le lesbiche. La nostra chiesa attuale li “accetta” con limiti e riserve. Dio ama solo una parte di noi?? No! Mio figlio è gay e cristiano e noi vogliamo che si senta libero di pregare con noi in una chiesa che lo ama. Avete suggerimenti per una comunità accogliente?”
Le ho raccomandato di visitare un sito che ha un elenco delle chiese inclusive. Non tutte le chiese inclusive erano segnalate su quel sito, ma è un buon punto di partenza. Ma ci sono molti cambiamenti in corso in sempre più comunità cristiane, perché sempre più chiese decidono di benedire il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Senza dubbio c’è un cambiamento in atto anche se con molte sofferenze. Non soltanto la chiesa nella sua totalità, ma anche la cultura sta cambiando. Il cambiamento porta abbondanti opportunità, ma anche disgrega. Quanto più tu vuoi abbattere degli ostacoli, tanto più difficile può essere un cambiamento.
Quando si profila un cambiamento, tanto più rimaniamo legati alle vecchie abitudini: se solo potessimo ritornare a come erano le cose una volta. Ma le vecchie abitudini che ci hanno portato a questo punto non ci faranno progredire. Per quanto possa sembrare logico “ritornare alla Bibbia” per risolvere i nostri affanni, non è questa la risposta. Le donne scalze e incinte, i neri schiavi, le persone LGBTQ nell’armadio o in prigione: questi sono tutti i resti del passato, non “i vecchi bei tempi” a cui desideriamo ardentemente ritornare.
L’autore e studioso Phyllis Tickle ha scritto che: “ogni 500 anni attraversiamo un periodo di grandi sconvolgimenti in cui tutto cambia – intellettualmente, politicamente, culturalmente, sociologicamente. 500 anni fa lo chiamavamo la Grande Riforma, cent’anni fa il Grande Scisma, 1500 anni fa il Grande Declino e Caduta, e 2000 anni fa la Grande Transizione. Oggi stiamo sperimentando la cosiddetta Grande Emergenza. Come in ogni transizione prima di questa, c’è stata un’interruzione così improvvisa del modo in cui andavano le cose da cui non c’è un ritorno.”
La chiesa può apparire in crisi. Ma se la chiesa fosse nella crisalide? Dire crisi è cercare una via di ritorno; dire crisalide è cercare una via nuova.
Quando un bruco attraversa la crisalide per diventare una farfalla, non si arrabbia. Deve entrare in un bozzolo e liquefarsi completamente per la trasformazione. Niente crisalide, niente trasformazione. Niente morte, niente resurrezione.
La chiesa non si sta trasformando davanti ai vostri occhi, perché Dio ha perso il potere sull’universo e Satana ha vinto – non importa quante brave persone si tengono strette ai vecchi modi per una vita tranquilla, non importa quanti evangelisti urlano dal pulpito. Dio è colui al quale interessa il cambiamento nel mondo e nella chiesa.
La gente abbandona le chiese non inclusive per quelle inclusive, perché è lì che lo Spirito agisce. La nostra cultura – l’unico Dio è ancora molto coinvolto – si sta muovendo da una fede basata sulle regole ad una basata sull’amore. Stiamo cercando di essere maggiormente in sintonia con le relazioni che Gesù ci ha mostrato. Questa dissonanza con una chiesa centrata sulle regole è merito del lavoro dello Spirito.
Non è disobbedienza da parte vostra; non è una perdita di controllo ma noi dobbiamo agire tutti insieme per dare forza allo Spirito. Non si tornerà indietro.
Voi e la comunità LGBTQ siete un movimento vivace di Dio nella chiesa odierna. Pensate che Dio fosse distratto quando vostro figlio ha scoperto di essere gay ed ora dovete scappare velocemente e riparare tutto? Oppure pensate che Dio vi abbia dato apposta quel figlio per spotare il centro della chiesa?
Non siete soli. Altri stanno viaggiando sulla stessa strada. Potete connettervi con noi per trovare conforto e solidarietà. Camminiamo insieme e vediamo i meravigliosi miracoli che Dio mette davanti a noi.
IL LAVORO DI FREEDHEARTS
La testimonianza del lavoro dello Spirito Santo è amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, generosità, fedeltà, dolcezza ed autocontrollo. Dove vedete questi “frutti dello Spirito” (Galati 5,22-23) nella chiesa di oggi? Fioriscono di più in alcuni luoghi piuttosto che in altri? Non è eccitante (anche se pauroso) far parte di questo movimento?
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).