20 luglio 2010, su MTV ‘Giulia e la dura vita del credente gay’
Le difficoltà a farsi accettare dagli amici e dai genitori, la diffidenza di un’intera comunità che non riesce a superare i conflitti tra fede e omossessualità. E’ questo il dramma che ha vissuto Giulia, 20 anni, una delle protagoniste del progetto «Diversi da chi?» promosso da Mtv.
Ai microfoni dell’emittente impegnata in un viaggio tra i giovani gay italiani, Giulia ha raccontato cosa significa dichiararsi lesbica in una delle città più cattoliche della cattolicissima Italia, Assisi.
ESSERE GAY L’iniziativa di Mtv punta a dare risposte ad alcuni quesiti prima di tutto: cosa vuol dire per un adolescente e per un giovane italiano essere omosessuale? Come si fa a dirlo alla famiglia? Agli amici? Alla società? Secondo i dati dell’Eurispes, più del 15% della popolazione italiana si rifiuta di riconoscere l’omosessualità come un semplice orientamento sessuale.
Il risultato sono i continui episodi di violenza omofobica registrati dalla cronaca. Sulla base dei dati raccolti dall’Arcigay tra il 2006 e il 2009 in Italia ci sono stati quasi 300 episodi di violenza grave contro gli omosessuali: 37 omicidi, 189 violenze e aggressioni, 21 estorsioni, 14 atti di bullismo e 29 atti vandalici.
Una recrudescenza spaventosa, aggravata dal fatto che la nostra legislazione, a contrario di quella di Francia, Spagna, Inghilterra, Belgio, Svezia, Danimarca e altri paesi europei non prevede pene più severe per i colpevoli di violenze o offese a carattere omofobico.
La storia di Giulia verrà raccontata da Mtv martedì 20 luglio (ore 21).