8 agosto 1983: la prima volta di una coppia gay sulla copertina di Newsweek
Articolo di Will Kohler* pubblicato sul suo blog Back 2 Stonewall (Stati Uniti) l’8 agosto 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Oggi ricorre il trentatreesimo anniversario da quando Bobbi Campbell e il suo compagno Bobby Hilliard diventarono la storia di copertina della rivista Newsweek. Per chi non lo sapesse, Bobbi Campbell, originario di Seattle, diventò la prima persona dichiaratamente malata di AIDS dopo essere stato il sedicesimo abitante di San Francisco a cui venne diagnosticato il nuovo male ancora senza nome.
Dopo la sua apparizione sulla copertina di Newsweek dell’8 agosto con il suo compagno, Bobbi diventò famoso come il “KS Poster Boy” e, a partire dal gennaio 1982, scrisse una rubrica per il San Francisco Sentinel, dove descrisse le sue esperienze. Campbell, che era infermiere professionale, si unì alle Sorelle della perpetua indulgenza [un gruppo di drag queen dedito alla beneficenza, n.d.t.] all’inizio del 1982, nel pieno della crisi dell’AIDS; con lo pseudonimo di Suor Florence Nightmare fu il coautore del primo manuale sul sesso sicuro apparso a San Francisco, Play Fair! (Gioca corretto!), scritto con arguzia che, oltre a dare suggerimenti pratici, faceva anche sorridere.
Nel 1983 Campbell e Dan Turner, a cui nel febbraio 1982 era stata diagnosticato l’AIDS, fondarono il People With AIDS Self-Empowerment Movement (Movimento di autopromozione delle persone affette da AIDS) o PWA Movement. Per quelli troppo giovani per ricordare, adesso è praticamente impossibile immaginare l’enormità della paura, del pregiudizio e della disinformazione che, nei primi anni ‘80, circondava la malattia. Anche alla fine degli anni ‘90 la fobia contro le persone malate d’AIDS era molto diffusa, così come la disinformazione su come veniva trasmessa.
Negli anni ‘80 telepredicatori e allarmisti come Jerry Falwell e Billy Graham, tanto per citare due nomi, annunciavano a gran voce che l’AIDS era la “punizione di Dio” contro gli omosessuali. I malati di AIDS dovevano vedersela con l’ostracismo della famiglia e degli amici, la discriminazione sul lavoro e nella ricerca di un alloggio. Ad un certo punto anche le pompe funebri si rifiutarono di cremarne i corpi; per dirla tutta, fino al 1985 il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan non disse mai la parola AIDS per non dover ammettere di non aver fatto niente per fermare l’epidemia: ma già a quel punto migliaia di gay americani erano morti.
Il 15 luglio 1984 Bobbi fece un discorso alla Marcia Nazionale per i Diritti di Lesbiche e Gay alla Convenzione Nazionale dei Democratici. Bobbi Campbell morì per le complicanze dell’AIDS un mese dopo il suo discorso, il 15 agosto 1984. Il suo compagno Bobby Hilliard sarebbe morto anche lui non molto tempo dopo, per le stesse cause. Bobbi Campbell e Bobby Hilliard sono eroi LGBT.
* Will Kohler è un noto storico, scrittore e blogger LGBT, nonché proprietario di Back2Stonewall.com. Attivista da lungo tempo, Will ha combattuto in prima linea l’epidemia di AIDS con ACT-UP e oggi continua a combattere per l’accettazione e la completa uguaglianza delle persone LGBT. Al lavoro di Will hanno fatto riferimento importanti media quali MSNBC e BBC News, il Washington Post, The Advocate, The Daily Beast, Hollywood Reporter, Raw Story, e l’Huffington Post.
Testo originale: August 8, 1983: Bobbi Campbell & Newsweek Magazine: “Sex, Politics, and the Impact of AIDS In America.”