Benigni e il buon Dio
Testi di Roberto Benigni pubblicati sulla rivista mensile Acqua&Sapone del maggio 2006, pp.50-55
Frammenti tratti dagli spettacoli di Roberti Benigni che hanno per tema l’Amore di Dio. Forse perderemo l’umorismo visivo della sua esposizione ma, rileggendo queste parole, potremo cogliere meglio la bellezza e la profondità delle sue affermazioni. Vero ristoro per l’anima…
[…] «Io sono nato in un paesino che si chiama Misericordia ed il mio babbo era poverissimo ma aveva una grande particolarità: era l’ultimo degli uomini. Quando siamo bambini noi siamo come Dio e per Dio gli ultimi sono i primi e il mio babbo era il primo, non s’è mai inchinato a nessuno perché non aveva nulla e nessuno a cui inchinassi.
Mio padre aveva un amore grandissimo per la mia mamma. Un giorno andò in guerra senza neanche sapere di cosa si trattasse; lo presero prigioniero e ne moriva uno al giorno. Quando è tornato dal campo di prigionia era uno scheletro ed appena arrivato è svenuto andando in coma totale. La mia mamma non aveva i soldi per le medicine e portò tutto quello che aveva, cioè quattro anatroccoli bianchi alla Madonna di Castiglione: entrò in chiesa e Le disse «Fai Te».
Dopo quattro giorni il mio babbo uscì dal coma. Siamo meravigliosi ed unici! Abbiamo una vita meravigliosa, ed ognuno di noi non deve dimenticarsi né perdere la propria unicità».
[…] «Il cervello non è lo strumento adatto per dimostrare l’esistenza di Dio: è come voler sentire il sapore del sale col naso. Non c’è riuscito Lui stesso mandando Suo figlio in terra, figurati noi! Di Dio si può parlare solo tornando bambini e l’unico linguaggio possibile sarebbe quello di un neonato. Non si può parlare di Dio, ma a Dio sì, gli si può parlare.Chi ci crede e chi non ci crede non fa tanta differenza, tanto anche chi non ci crede deve credere a talmente tanti miracoli che non sono meno degli altri. Vi ho dato tanti insegnamenti, dice Dio, ma ce n’è uno che li racchiude tutti ed è quello che scrisse sant’Agostino: ama e fai ciò che vuoi. Ma si deve amare con grandezza e continuamente: l’amore che s’accende e si spenge, si fulmina. L’amore è l’unica limitazione della libertà che ci rende più liberi».
[…] «L’Amore è nato quando è arrivato Gesù Cristo, che è l’inventore dell’amore. Gesù ne ha fatte veramente di cose straordinarie, da volergli bene, da inchinarsi sul serio. Cristo prima di tutto è diventato uomo, perché l’uomo diventasse Dio, così in Lui siamo diventati la seconda persona della Trinità.
Era uno che non poteva peccare e ha, trasportato tutti i peccati dél mondo, non poteva morire e si è fatto ammazzare. E poi ha inventato la carità, l’amore disinteressato che prima di Gesù Cristo semplicemente non c’era. Nessuno può superare l’Amore di Gesù, che ci ha fatto proprio maturare, andare avanti milioni di anni. Come ad esempio quando nei Vangeli arriva la famiglia e Lui dice: “la mia vera famiglia è quella dei miei discepoli”; perché ad un certo punto bisogna crescere, lasciare la famiglia. Ci ha insegnato che l’amore è tutto, è la risposta ad ogni domanda».
[…] «Forse Dio non esiste, ma la Vergine Maria è la Sua mamma di sicuro, quello che ha fatto la Madonna, noi non lo possiamo immaginare. La donna è l’apice della creazione, è l’ultima cosa che Dio ha fatto, la più alta; quando le donne chiedono la parità sembra che si vogliano limitare.
Durante tutta l’antichità le donne sono state trattate in una maniera tremenda, ma improvvisamente, nel 1100, quando ancora c’era un Dio del Vecchio Testamento ed anche a Gesù il tu non si poteva dare, apparve il culto della Madonna.
Lo sapete che è successo? Le donne sono diventate le prime, tante poesie, è nata la cavalleria e l’epoca moderna».
[…] «La Divina Commedia è la cosa più scandalosamente bella che sia stata scritta da un uomo. Dante scrive che è arrivato al Paradiso dove ci sono le scie di angeli e di beati che irradiano tanta luce; è fatto come una rosa dove ci sono tutti bambini e su, nella cima, c’è Lei, Maria, la donna più straordinaria. La bellezza di avere una donna così, da pensarci, da volerLe bene, anche soltanto da salutarLa: Ave Maria!
A Dio piace quella donna, è innamorato di Maria, ed in più è la madre di Cristo, che nello stesso tempo è anche suo Padre. Essendo però il Figlio, Le somiglia un po’, come tutti i bambini somigliano alle loro madri: dunque Maria somiglia un po’ a suo Figlio e nel volto di Maria c’è un po’ dell’immagine del Cristo, di Dio È una cosa spettacolare, di vertiginosa bellezza. La Madonna è il punto d’arrivo, il momento nella storia dell’umanità a cui tutti sempre dobbiamo guardare per ricordarci chi siamo e dove andiamo. Dio ha creato Maria talmente bella, l’amava talmente tanto che … decise di farsi fare da Lei.
Incredibile, pensate che ci deve essere negli occhi di Maria. Mi piace pensare che Gesù è nato dentro di Lei, si sente che c’è proprio un corpo, una donna come noi: pensa, essere nel ventre di una donna al caldo eterno».
[…] «Per noi Maria è fontana vivace, uno zampillio di speranza. È una cosa che mi rinfesca, ed io voglio stare sempre sotto questa fontana! Se uno vuole qualcosa, deve rivolgersi a Maria, alla Vergine Madre, sennò la speranza non vola. Almeno urta volta al giorno bisognerebbe dire: “grazie, Maria”; non si sa perché, però qualcosa ce l’ha data, anche se non l’abbiamo chiesta. Solo gli occhi di Maria possono guardare Dio, me lo sogno la notte, di quando Maria guarda Dio: roba da andare al manicomio.
Lui è la Verità, non c’è niente oltre Dio, ed scritto che un giorno tutti noi vedremo la Verità. Di più: sono certo che ognuno di noi sarà la Verità, sarà Dio».
[…] «Dell’amore ci s’innamora e questo ci trasforma: dobbiamo entrare in relazione con l’amore fatto Persona e cambiare. Dentro Dio ognuno vede se stesso: ecco, l’uomo creato ad immagine e somiglianza del Creatore. Dio è vivo, è più vivo di tutti noi, come noi, e respira. E cos’è questo respiro? È l’amore del Padre per il Figlio, della Madre per il Figlio, è l’Amore. Il Santo Spirito è la respirazione di Dio ed è l’Amore. Non esiste amore sprecato, perché se lo diamo lo riceveremo di nuovo.
Tutti noi desideriamo amare ed essere amati, e lo Spirito Santo è il desiderio di amore fra un essere ed un altro. Che è irresistibile e fa sì che tutto stia insieme, è il respiro dell’amore» […].