Cari genitori abbiate fiducia in Dio nell’accogliere un figlio transgender
Articolo di Laura Thor* pubblicato sul suo sito Transgender Spirit Counseling (Stati Uniti) il 3 gennaio 2015, liberamente tradotto da Siena R.
Mi prendo cura di molto adolescenti trans, dai 14 anni in su, e incontro molti genitori spaventati (incontro anche molti genitori fiduciosi e aperti). Quelli più spaventati sono quelli che, paradossalmente, hanno più fede: i genitori credenti. La religione dovrebbe aiutare le persone credenti ad avere fiducia, speranza e credere in colui/colei che Dio ha creato come loro figlio/a.
La morte della trans Leelah non è colpa di Dio. È colpa delle istituzioni religiose che poco ancora sanno sull’argomento, istituzioni che sono, dopotutto, gestite da persone. La gente, anche i pastori validi, non ha sempre le orecchie sintonizzate sul messaggio di grazia di Dio. Paura e ignoranza tormentano anche i pastori, i teologi e le persone che siedono sui banchi delle chiese. Dobbiamo tutti rimanere aperti e continuare ad imparare, anche riguardo ciò che temiamo: Dio rende tutte le cose nuove, giusto?
Se la tua chiesa non è ancora informata e non ancora aperta a Dio riguardo la transessualità, allora è meglio riporre tutta la tua fede solamente in Dio, che ha creato tuo/a figlio/a transessuale. Se tuo figlio fosse diabetico, lasceresti che i medici esperti ti consiglino l’insulina, vero? Cinquecento anni fa ti avrebbero consigliato l’esorcismo. E avresti accettato. E tuo figlio sarebbe morto di diabete.
Oggi conosciamo il rimedio per la disforia di genere: una combinazione, per adolescenti credenti e le loro famiglie, di trasformazione spirituale, medica e sociale. In questo caso serve un terapista pastorale con competenze specializzate in disforia del genere. O uno specialista con un passato da consulente pastorale. Noi esistiamo! In qualsiasi denominazione, anche se lavoriamo “nascosti”, in alcuni casi.
Per i cristiani la fede, la speranza, l’amore sono frutti dello Spirito quando seguiamo Dio incondizionatamente. Per gli ebrei il timore, chiamato yirah, non è semplicemente tradotto come “timore di Dio”, ma solamente timore. Il timore, lo stupore e la profonda sorpresa e gioia che Dio fa emergere dalle difficoltà per coloro che confidano nel loro viaggio.
Abramo ascoltò Dio quando Egli gli ordinò di lasciare tutto quello che aveva imparato da suo padre, l’artigiano di idoli politeisti della città, e andare alla ricerca di se stesso, non sapendo dove Dio l’avrebbe condotto. Forse la vostra certezza che la transizione è sbagliata è l’idolo che adorate. Anche per noi credenti, com’è difficile lasciare tutto, lasciar fare a Dio! Ma dobbiamo farlo, noi genitori cisgender e i nostri figli trans.
Genitori, certamente dovete temere per i vostri figli. Ma finché la vostra chiesa o sinagoga non dichiara di aver capito e non onora il viaggio spirituale delle persone transessuali verso la completezza verso cui vuole condurli Dio, non potete consultare i consiglieri pastorali della vostra chiesa: non hanno una preparazione specifica. Come faccio a saperlo? Perché, come terapeuta pastorale e specialista di genere sessuale, sento raccontare questa storia ogni settimana. Di recente ho discusso con dei pastori, consiglieri pastorali e cappellani ad un seminario conservatore su come trattare la salute spirituale e mentale delle persone in transizione. Non mi furono gettati sassi, per così dire, quando suggerii che la transizione era una benedizione che poteva salvare la vita. Le persone iniziarono poi a raccontare le loro storie su come Dio stesse mostrando loro chi siano queste meravigliose persone transessuali e cosa significano per Lui. La grazia si sta rivelando. Abbiate fiducia per l’amore della vita di tuo figlio, per la sua autentica completezza. La completezza è la santità.
Quindi, cos’è la completezza? Per le persone trans di qualsiasi età significa non dover fingere di fronte alla famiglia e al mondo di essere qualcuno che non si era destinati ad essere. Leelah aveva bisogno di sentire che Dio l’amava, che Dio l’aveva creata così com’era: transessuale. Dio non commette errori, Dio crea anche i transessuali. Essere trans vuol dire transitare fra corpi diversi finché non si arriva finalmente “a casa”, in un corpo che sia in armonia con la mente e con l’anima. Genitori, dovete capire che il vostro percorso assieme a vostro figlio in transizione è benedetto da un Dio d’amore e di misteri.
Che l’animo di Leelah, amato da Dio, sia custodito da Lui. Voi trangender, disforici di genere e persone trans che state leggendo questo, fidatevi del vostro viaggio spirituale e allontanatevi dall’autolesionismo. Voi, genitori spaventati, abbiate fiducia in Dio per capire cosa è meglio per vostro/a figlio/a.
* La dottoressa Laura Thor è teologa e psicoterapeuta specializzata in counseling pastorale.
Testo originale: To Leelah’s Parents and All Religious Parents of Transgender Teens