Conosci la tua vocazione cristiana? (Lc 4, 16-21)
Riflessioni del Rev. David Eck Asheville* tratte da jesuslovesgays (Stati Uniti), 5 Giugno 2012, liberamente tradotte da Adriano C.
Gesù “si recò a Nazaret, dov’era stato allevato e, com’era solito, entrò in giorno di sabato nella sinagoga. Alzatosi per leggere, gli fu dato il libro del profeta Isaia. Aperto il libro, trovò quel passo dov’era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, per proclamare l’anno di Grazia del Signore».
Poi, chiuso il libro e resolo all’inserviente, si mise a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Egli prese a dir loro: «Oggi, si è adempiuta questa Scrittura, che voi udite»”. (Luca 4,16-21)
Questa è la prima volta che sentiamo Gesù parlare del suo ministero nel Vangelo di Luca. Fino a questo punto ci sono state una serie di profezie su di lui, ma non lo avevamo mai sentito dire da Gesù direttamente. Se vogliamo seriamente rispondere alla domanda “Cosa farebbe Gesù?” allora sicuramente dobbiamo prestare la massima attenzione su cosa Gesù ha detto che avrebbe fatto. Leggendo questa citazione del profeta Isaia, veniamo a sapere che Gesù intende: 1) portare una buona notizia a coloro che hanno avuto solo cattive notizie nelle loro vite, 2) Liberare coloro che si sentono imprigionati, 3) aiutare la gente a vedere chiaramente, 4) porre fine all’oppressione, e 5) annunciare che “Questo è l’anno del Signore”.
Questa non è una cattiva descrizione del lavoro di Gesù. Non è neanche una cattiva descrizione del nostro lavoro. La nostra vocazione di persone di fede è quella di:
1) Proclamare la buona notizia che ognuno è invitato a partecipare alla festa del Regno di Dio. Il solo requisito richiesto per essere nella lista degli invitati, è quello di avere Fede in Gesù. L’orientamento sessuale non è un problema.
2) Aiutare coloro che sono imprigionati dalla paura, dall’odio, dal timore, ecc. Non dobbiamo più essere ossessionati dai fantasmi del nostro passato, da quelli del presente e neppure da quelli del futuro.
3) Dare alla gente gli occhi per vedere la vera natura di chi è Gesù. Egli non è interessato alle minuzie della Legge. Era molto più interessato al fatto se siamo stati in grado di dimostrare misericordia e compassione verso tutto il nostro prossimo e non solo a quelli che ci piacciono.
4) Diventare una voce di giustizia in nome di coloro che sono oppressi per qualsiasi motivo.
5) Agire subito e costruire un regno visibile di Dio qui sulla terra invece che aspettare che arrivi il regno dei cieli.
Questo dovrebbe tenerci occupati per un po’. Domande?
* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays
Testo originale: Help Wanted