Da donna a uomo. Con Dio verso la mia via di uscita
Testimonianza di Becky Allison, Whosoever Magazine (Stati Uniti), settembre/ottobre 1997, liberamente tradotto da Stefano M.
“…Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via di uscita e la forza per sopportarla”.
Le parole del 1 Libro dei Corinzi 10:13 hanno risuonato nelle mie orecchie, così mi sono inginocchiato e ho pianto. “Ti prego, prenditi la mia vita, Signore, voglio morire.”
Stavo affrontando la fine del mio matrimonio dopo oltre vent’anni, l’allontanamento di mio figlio, studente al college, e la perdita della mia sicura professione medica. Tutto perché non sono riuscito “a sopportare” più a lungo.
Fin dai miei primi ricordi sapevo di essere diversa. Mi era stato detto di giocare coi ragazzi, di fare quello che facevano, di essere una di loro. Ma io sapevo che non era giusto. Io ero una ragazza, o avrei dovuto esserlo.
Sapevo anche che sarebbe stato un pericoloso errore esprimere queste sensazioni a qualcuno alla fine degli anni ’50. Temevo per la mia sicurezza. Non avevo idea di cosa fosse la transessualità e di quanto questa facesse parte della mia vita.
Ho cercato disperatamente di essere “normale” e di adattarmi. All’inizio mi ero convinta che avrei dimenticato queste mie sensazioni, se mi fossi sposato e avessi avuto una famiglia. Quando il conflitto con il mio sesso ha continuato a crescere, dopo il matrimonio, ho pregato per “una via di uscita”.
Nel mio intimo sapevo di avere un rapporto personale con Gesù Cristo. Ricordavo le esperienze iniziali nel dare me stesso a Lui e, con la stessa sincerità, gli ho chiesto di mandare via questa sensazione di essere una donna.
Dopo tutto, in passato Lui aveva dovuto affrontare egoismo, bigottismo e molti altri peccati che opprimevano. Ma mai, neanche una volta, ho sperimentato un sollievo dal conflitto di genere. È diventato molto peggio quando mi sono visto invecchiare in un corpo maschile.
Sapevo che non avrei potuto continuare a vivere una bugia, nascondendo ai miei amici e alla mia famiglia la mia vera natura. Come poteva non importare a Dio?
Il periodo della rivelazione è stato brutto quanto mi ero immaginato. Ho perso la mia famiglia, gli amici, i soldi e il lavoro. Sono andata in un altro stato per cambiare la mia vita e, col tempo, la mia vita da donna è diventata abbastanza positiva.
Alla fine è arrivato il momento del mio intervento di riassegnazione del sesso. In una stanza di ospedale in una città lontana mi sono inginocchiata per pregare Dio, perché mi proteggesse negli eventi del giorno seguente. E, chiara come qualsiasi voce io avessi mai udito, ho sentito Lui che mi diceva: “Becky, è questa la tua via di uscita.”
Vedete, Dio non ha bisogno di liberarci da quelle parti della nostra vita che non sono un peccato! Ho finalmente capito che Lui mi ha creata così per un Suo proposito e mi ha dato la grande benedizione di essere in grado di risolvere questo conflitto tra il corpo e lo spirito.
Ha adempiuto alle parole dei Corinzi in un modo meraviglioso e sorprendente. Ora ho una vita nuova e meravigliosa e un lavoro da medico, con molti nuovi amici.
Scrivo in una rubrica per un giornale cristiano lettere di sostegno per persone transgender e provo a condividere, con coloro che sono appena all’inizio di questo viaggio, che Dio li ama e li guiderà attraverso di esso come ha fatto con me.
Lui risponde veramente alle preghiere!
Testo originale: The way out