Dolce casa Cares. La nostra due giorni per credenti in movimento
La due giorni di casa Cares per "cristiani diversi", che ha avuto luogo in Toscana Sabato 12 e domenica 13 aprile 2008, è nata da una grossa scommessa ovvero far incontrare cristiani, omosessuali e etero, provenienti da cammini diversi. Far "guardare in faccia" questi credenti in movimento per capire che esistiamo e che non siamo solo dei solitari sognatori che battono tasti senza vita o strade di fede fatte di accoglienza e confronto con gli altri. Chi è venuto? Chi ha accettato la scommessa?
Scrive Erica, una volontaria del progetto gionata, “per me, etero-amica è stato un momento di grande pacificazione , un incontro con degli amici e con delle amiche che non trovi spesso in giro, che nelle loro preghiere hanno saputo esprimere tutti i sentimenti reali di cui non si parla mai in pubblico.
Mio marito era preoccupato che avrei avuto una delusione a conoscere dal vero delle persone conosciute solo via internet, io avevo la fiducia di una fede condivisa e il desiderio di guardarvi negli occhi e sono stata contenta di riportargli una bellissima esperienza che ha fatto felice anche lui.
Il bello è stato che abbiamo tutti cercato di fare qualche cosa per gli altri, ascoltando, offrendo da mangiare, sparecchiando come si fa alle Agapi fraterne. Ci siamo sentiti liberi di dire qualche parolaccia, di parlare di gay pride, di guardare le foto dei nostri cani e perfino quella di Darianna che dovrà ancora aspettare due anni per operarsi ed è abbastanza incazzata”.
Aggiunge Paolo A., un credente omosessuale del Gruppo Narciso e Boccadoro di Rimini: “vorrei non svegliarmi e scoprire che non sono più a Casa Cares! E' stato un sogno.. un dolce sogno quello di stare per due giorni a Casa Cares. Lì, non eravamo più in Italia. Forse stavamo su un altro pianeta? Cattolici, valdesi, battisti, con i genitori dell’AGeDO (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali), con i credenti omosessuali della REFO (Rete Evangelica Fede e Omosessualità), del gruppo Varco di Milano, della Refo di Firenze, del Narciso e Boccadoro di Rimini, del gruppo Kairos di Firenze Giovani e vecchi, uomini e donne, etero e omosessuali.
Ho incontrato con piacere persone che conoscevo già. Ho avuto anche l'occasione di incontrare per la prima volta persone molto squisite … dalla super energetica Pastora Elisabeth (guai a chiamarla "Green"!), alla coppia gay interconfessionale con ben 27 anni di convivenza, alle adorabili mamme dell'AGeDO.. Ma l'elenco è lungo!”.
Ricorda Innocenzo, uno dei webmaster di gionata.org, “ero arrivato a Casa Cares stanco e un po' sfiduciato… Mi chiedevo se il sogno che condivido con gli amici di gionata.org avesse senso; se questo intestardirsi a voler abbattere muri e a dissipare paure abbia senso quando per ogni muro che si abbatte ne sorgono altri cento. Ma la vita sa essere davvero birbona e quando meno te lo aspetti.. bang tutto cambia prospettiva. Dopo poche ore che ero con voi mi sono sentito a casa tra amici. Eppure non conoscevo quasi nessuno.
Ho ascoltato con una grande felicità le vostre storie, speranze, disillusioni che avete voluto condividere e che ho sentito subito così vicine alle mie. Con voi ho sentito finalmente crollare quei muri con cui a volte mi sembra di combattere inutilmente … conserverò quei momenti che abbiamo trascorso insieme gelosamente nel mio cuore per i giorni duri che verranno, che non mancheranno.
In fondo so che non è successo nulla, è stato solo l'incontro casuale di persone diversissime ma con un cosa in comune, ovvero la voglia di raccontarsi, di ascoltare, di pregare e di stare insieme che, di questi tempi, non è cosa da poco.
E' stato bello parlare con ognuno di voi guardandovi negli occhi, ridere e sorridere e sopratutto confrontarsi.
Vorrei che ci fosse un'altra casa cares domani. Ma so che non ci sarà, almeno per ora. Certo non so cosa ci riserva il nostro andare avanti ma sono sempre più convinto che, come diceva don Tonino bello, "non esiste che un solo mezzo per sapere dove può condurre, proseguire il cammino".
Arrivederci Casa Cares 2008, arrivederci al prossimo anno, ci mancherai.