Donne che amano donne. Il mito della relazione lesbica perfetta
Riflessioni della psicoterapeuta Kali Munro (2010), liberamente tradotte da Eleonora M.
La maggior parte di noi sente o pronuncia, prima o poi, queste succulente parole “Indovina chi esce con chi?” o “Hai sentito chi ha litigato?”. Il nostro interesse verso gli alti e i bassi delle relazioni altrui è così grande che il nostro desiderio di sapere di più non si limita alle lesbiche che conosciamo, ma anche a quelle delle comunità distanti.
E mentre molte lesbiche mormorano o speculano su altre lesbiche, quanto spesso parliamo di quello che realmente accade nelle nostre relazioni? Parlare veramente, non solo di quello che c’è di buono, ma anche di ciò che non va.
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Il mito della relazione lesbica perfetta
È talvolta considerato un rischio essere oneste riguardo le nostre relazioni, come se ci fosse un mito non scritto che sostiene che tutte le relazioni lesbiche sono perfette. Se la nostra non rientra nel modello ideale, allora c’è qualcosa che non va in noi.
Il nostro bisogno di proclamare e proteggere il nostro amore nel contesto di una società che odia le lesbiche si trasforma spesso nella pressione a nascondere i litigi all’interno della nostra relazione per paura che vengano usati contro di noi. Questa necessità di difendere la nostra relazione e mostrarla come perfetta può portare a negare o a minimizzare i problemi esistenti.
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Noi creiamo le nostre relazioni
Nella realtà le relazioni lesbiche possono variare molto. Il modo in cui costruiamo le nostre relazioni è sia un riflesso del modello di relazioni eterosessuali che della nostra creatività nel creare una relazione senza modelli disponibili. Con pochi o nessun modello sul quale basarci, siamo più libere degli eterosessuali di creare una relazione come vogliamo invece che una basata sui condizionamenti sociali e sulle aspettative.
Alcune relazioni lesbiche non seguono affatto il modello eterosessuale, bensì operano su valori totalmente diversi. Possono essere non monogame, essere poli-amorose, vivere in case separate per anni, essere d’accordo sul risolvere i problemi mentre si sta insieme “per tutto il tempo che ci sentiamo di stare insieme” invece del tradizionale “finché morti non ci separi”, e considerarsi l’un l’altra come pari, amiche e amanti.
Stare in una relazione lesbica può essere percepito come partire da zero, dobbiamo chiederci che tipo di relazioni cerchiamo invece di sentirci obbligate a seguire un qualche modello hollywoodiano. Ma non è facile essere inventive. Non viviamo in un vuoto, abbiamo contro le pressioni sociali. Per le lesbiche l’omofobia può rappresentare un carico di pressione e tensioni per la nostra relazione.
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La pressione dell’omofobia
Molte lesbiche soffrono sotto lo sguardo critico dei familiari e dei parenti. Si chiedono se fare coming out o meno, con chi e quando succederà. Anche quando c’è accordo sul non venire allo scoperto, ci possono essere differenze nella coppia su fino a che punto nascondere la relazione.
Se una delle due non vuole fare coming out, il suo continuo negare l’esistenza della relazione può far sì che la sua compagna si senta ferita, insicura o non amata.
Quella che non vuole venire allo scoperto può prendersela con la sua compagna perché le ricorda la propria insicurezza o sensi di colpa. Entrambe le donne si sentiranno depresse, irritabili e infelici e cominceranno a discutere.
Sentimenti di dolore e di rabbia possono sfociare in litigi, insicurezze e preoccupazione per la stabilità della relazione. In questa situazione, è di vitale importanza per le due donne parlare di quello che provano ed ascoltare e comprendere le paure e le inquietudini dell’altra.
Anche quando le due donne sono completamente aperte come lesbiche, l’omofobia può influire negativamente a causa delle molestie, paura delle molestie, momenti in cui spaventa lasciarsi vedere insieme e quindi si tengono in disparte, pettegolezzi che cominciano a circolare, i pregiudizi su una o l’altra e così via.
Inquadrare ripetutamente il problema come omofobia, anziché come inadeguatezza della relazione, aiuta ad attribuire la colpa a chi di dovere e invece di litigare su come affrontare la situazione: è molto meglio riconoscere questo problema e cercare la soluzione insieme.
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Doppia stigmatizzazione
Quando ci sono differenze tra due donne, basate su elementi come l’etnia, la cultura, l’età e l’identità sessuale, questi possono essere ulteriori ostacoli da affrontare. Aggiungiamo a questo che è vero che noi lesbiche diventiamo critiche e non ci sosteniamo in queste differenze dando per scontato che la relazione non funzionerà mai.
Ciò può essere particolarmente devastante e potrebbe far isolare la coppia, che potrebbe essere rifiutata dalla maggior parte delle persone e dalla loro stessa comunità.
Nonostante una parte delle amicizie accetti la coppia e nonostante questo numero stia crescendo, è ancora molto duro per le coppie essere doppiamente stigmatizzate.
Una compagna in questa situazione si sente sempre in dovere di presentare l’altra come perfetta perché tutti sono in attesa che la coppia scoppi. È pretendere troppo da se stesse.
Trovare delle persone che sostengano la relazione è molto importante, anche se questo significa rivolgersi ad una terapia di coppia per un certo periodo.
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Avere tempo per sé
Non è raro che all’inizio di una relazione le compagne lesbiche tendano a passare tutto il loro tempo libere insieme, sostenute dall’innamoramento e dalla scoperta reciproca.
Le amiche smettono di vedersi, le attività separate scompaiono e la relazione si trasforma in un bozzolo.
Questo può far sì che le due donne si sentano molto bene per un certo periodo. Ma alla lunga questa totale concentrazione dell’una verso l’altra diminuisce, di solito quando una della due esprime la propria necessità di uno spazio per sé.
Può aver bisogno di un po’ di tempo per stare da sola o cercare di passare più tempo con le sue amiche. Se continua a rimandare questo desiderio, questa sensazione di aver bisogno di tempo si può trasformare in disperazione.
D’altra parte, la sua compagna potrebbe sentirle dire che ha bisogno di stare un po’ per i fatti i suoi. Sentendosi rifiutata, quest’ultima potrebbe arrabbiarsi e mettere in discussione l’amore dell’altra o la reciproca compenetrazione.
Quella che cerca spazio si sentirà incompresa, soffocata e controllata, e questo determinerà l’incremento della sua sensazione di aver bisogno di uno spazio per sé. Una combinazione per niente favorevole!
A corto di sufficiente reciproca comprensione e rassicurazioni, a questo punto o di lì a breve la maggior parte delle coppie finiscono per discutere. Piuttosto che comprendere come supportare la necessità di ciascuna di uno spazio separato, questo spazio emerge solo dopo un litigio, il che non è soddisfacente per nessuna delle due donne.
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Negoziare le nostre differenze
Negoziare le differenze può costituire un cambiamento reale per le coppie. Come lesbiche, amiamo il fatto che entrambe siamo donne, la nostra somiglianza ci fa sentire bene. Ci compiacciamo nell’altra, nel suo corpo, nelle cose che facciamo insieme, scambiarci i vestiti, condividere quel che mangiamo, la musica, le idee e le risate.
Ma, quando esistono uno o più punti di differenza, queste differenze si percepiscono con disagio, ci spaventano e ci fanno arrabbiare.
Dalle cose meno importanti come quando andare a dormire, alle più importanti come sentire il rifiuto per le amicizie dell’altra o non godere dello stesso tempo di attività sociali, ad un certo punto scopriamo che le differenze esistono.
La nostra difficoltà come coppie lesbiche risiede nel fatto che negoziare queste differenze può portare al disagio sulle separazioni che queste possono causare, o il fatto che queste differenze sfidano i presupposti su come le relazioni “dovrebbero essere”.
Pensiamo che il provare qualcosa separatamente non va bene o che questo significa che esiste un problema quando in realtà è molto sano scoprire queste differenze e può aiutarci a sentirci molto più vicine. Forse ci sentiamo a disagio per questo privilegio e per il modo in cui può darci potere nella relazione.
Se la nostra identità è avvolta nell’altra persona, possiamo credere che le nostre differenze significano che qualcosa non va tra le due, ma le differenze sono solo questo… differenze. Non significano nient’altro che il cambiamento di doverle accettare e magari gioire di esse.
Ciascuna può apprendere dalle differenze dell’altra. Una donna che ha bisogno di molto spazio può apprendere come gestirlo in modo chiaro e senza ferire la propria ragazza. Una donna che ha bisogno di meno spazio può imparare il valore del tempo per sé quando la sua compagna si prende il suo spazio.
La nostra inclinazione tende a sopprimere le differenze perché ci preoccupa che queste significhino che qualcosa va male nella relazione.
Ma sopprimere le differenze porta solo a relazioni piatte e appagate o al caso opposto, a litigi continui. Non riconoscere o non dare valore alle differenze porta a risentimenti, calo del desiderio sessuale, perdita dell’equilibrio della coppia, frustrazione e amare discussioni.
Lasciar emergere le differenze alla luce del sole e non attaccare nulla in modo negativo significa dare vita a una relazione. Si noti che parlarne ed apprezzare le differenze può prevenire molti problemi.
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Negoziare i conflitti
Quando emerge il risentimento, la maggior parte delle donne evita di mostrarlo. La maggior parte di noi non ha mai pensato a strumenti per negoziare la nostra rabbia o i nostri conflitti.
Molte donne cercano con molta fatica di stare vicino alla propria compagna così com’è, minimizzando le differenze e sopprimendo i sentimenti di rabbia o risentimento. Ma la nostra rabbia non se ne andrà da nessuna parte e generalmente cresce e si esprime in forme indirette che generalmente finiscono per ferire l’altra persona e la relazione.
Esprimere i risentimenti è davvero importante e noi donne dobbiamo lavorare per poterlo fare. Prendere tempo per ascoltare gli altri può aiutare. Ascoltare e comprendere i motivi di rabbia dell’altra aiuta. Non si tratta di capire se va bene o va male ma di comprendere i punti di vista di ciascuna.
Molte volte un buon rimedio per una relazione che ha dei problemi è parlare con un’amica di fiducia su quello che sta succedendo all’interno della propria relazione.
I nostri conflitti non sono molto differenti da quelli degli altri e possiamo imparare ascoltando come altre lesbiche hanno gestito i loro problemi…cosa di cui mai sentiremo parlare abbastanza.
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Testo originale: Lesbian Relationships: Talking About Our Relationships