Due terzi dei Paesi del mondo rifiutano di depenalizzare l’omosessualità

Il 18 dicembre 2008, all’Onu, due terzi dei Paesi del mondo ha rifiutato l’invito a depenalizzare l’omosessualità. L’impegno dell’ONU e degli altri organismi internazionali hanno ridotto in maniera significativa, negli ultimi anni, gli attacchi ai diritti delle donne e agli uomini omosessuali.
Il forte sostegno dato il 18 dicembre 2008, da parte di 66 Paesi, all’Assemblea Generale dell’ONU per una dichiarazione che includesse l’orientamento sessuale e l’identità di genere nel diritto umanitario internazionale è una vittoria per i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Infatti, si tratta della prima volta che una dichiarazione simile, che condanna le violazioni dei diritti dei gay, è stata presentata all’assemblea dell’ONU.
Secondo alcuni studi dell’associazione ILGA (International Lesbian , Gay ,Bisexual, Trans and Intersex Association) ed altre organizzazioni, oltre 60 Paesi hanno ancora leggi che sanzionano le relazioni sessuali dello stesso sesso tra adulti consenzienti .
La maggior parte di queste leggi fanno parte di codici giuridici che risalgono all’ epoca coloniale, ma le violazioni dei diritti umani a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere non riguardano solo Paesi che hanno subito il colonialismo.
Negli Stati Uniti, per esempio, Amnesty International ha dimostrato l’abuso di potere da parte della polizia nei confronti dei gay. Si tratta di abusi che possono sfiorare la tortura o il maltrattamento . Non a caso, il 18 dicembre 2008, gli Stati Uniti hanno rifiutato di firmare la dichiarazione Universale dell’Assemblea Generale dell’ONU.
In Egitto, la Human Rights Watch ha ricordato gli attacchi ai maschi sospettati di comportamento gay tra il 2001-2004, durante i quali decine di uomini sono stati arrestati e torturati. L’Egitto si è opposto attivamente alla Dichiarazione dell’Assemblea Generale.
L’IGLHRC (International Gay and Lesbian Human Rights Commission) ha dimostrato come , in molti Paesi africani , varie leggi e sanzioni contro la sodomia, a causa della pandemia da HIV e da AIDS, condannano persone che praticano atti omosessuali e criminalizzano anche l’aiuto che viene dato alle categorie sociali colpite dalla malattia.
Un rapporto pubblicato da un insieme di associazioni LGBT e di difesa dei diritti umani , tra le quali Amnesty International, Human Rights Watch , L’IGLHRC e l’ILGA, si oppongono ad una serie di governi che tentano regolarmente di ostacolare l’ONU su proposte legislative contro le violazioni per orientamento sessuale ed identità di genere.
Sotto accusa, ovviamente, l’Organizzazione della Conferenza Islamica che sostiene che i ‘diritti umani universali’ non includono affatto ‘l’intenzione di interessarsi ai diritti di specifiche categorie di persone’. Anche il Vaticano ha manifestato una forte opposizione alla depenalizzazione dell’omosessualità .
Il ruolo delle Nazioni Unite nella difesa dei diritti dei gay è aumentato, soprattutto dopo decisione del Comitato dei Diritti dell’Uomo, nel 1994, d’includere l’orientamento sessuale e l’identità di genere tra i suoi principi.
Dal 1994, quindi, gli esperti dell’ONU agiscono contro ogni discriminazione verso le lesbiche, i gay, i bisessuali e trasgender, specialmente contro le esecuzioni capitali per il reato di omosessualità , torture, stupri, violenze , scomparse di persone e discriminazioni in parecchi campi della vita.
I trattati fondamentali delle Nazioni Unite ricordano ai Paesi aderenti di cessare qualsiasi discriminazione legale. Altri trattati internazionali si sono ugualmente opposti alle violenze e alle discriminazioni contro i gay, specie i trattati del Consiglio d’Europa e dell’Unione Europea.
Nel 2008, i 34 Paesi membri dell’Organizzazione degli Stati Americani hanno approvato all’unanimità una dichiarazione in cui si afferma che la protezione dei diritti umani include l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
L’Assemblea Generale del 18 dicembre 2008 ha ugualmente approvato una risoluzione che condanna le esecuzioni extragiudiziarie e gli assassini legati all’orientamento sessuale. Tutto ciò mostra che rimane ancora molto da fare per il rispetto della differenza e della dignità umana.
O Signore, apri il cuore all’Amore.