E se anche in Calabria gli omosessuali credenti iniziassero a incontrarsi?
Riflessioni di Gianni Geraci
Il suo nome è Domenico e, fino a una ventina di anni fa, frequentava il Gruppo del Guado di Milano regolarmente, visto che insegnava a Milano. Aveva qualche anno più di me e il comune amore per la matematica ci aveva fatto diventare amici.
Poi, durante un’estate, mi ha chiamato e mi ha detto che non avrebbe più partecipato ai nostri incontri, perché aveva ottenuto il trasferimento vicino al suo paese in Calabria, dove desiderava da tempo trasferirsi per stare vicino ai genitori che ormai stavano diventando vecchi.
L’ho rivisto qualche altra volta, in occasione di alcuni suoi passaggi da Milano, che aveva cura di organizzare sempre in concomitanza con uno dei nostri incontri per poter vedere quelli che lui chiamava: «i vecchi amici».
Una sera, mentre lo riportavo a casa della sorella che lo ospitava a Milano, mi ha raccontato il suo sogno di far partire un gruppo di omosessuali credenti in Calabria. Lui sognava di incontrare un sacerdote che fosse disposto a seguirlo, questo gruppo, io, forte dell’esperienza del Guado, gli dicevo che il problema non era tanto quello di “trovare un prete”, ma quello di trovare qualcuno disposto a metterci la faccia e a fare da persona di riferimento a cui indirizzare chi fosse interessato.
Lui però non se la sentiva. In paese nessuno sapeva della sua omosessualità e anche a scuola non credeva che fosse il caso di fare coming out.
E così ha continuato a scrivermi per raccontarmi questo suo sogno fino a quando non mi ha scritto più.
Ho provato a scrivergli io, ma dopo un po’ di tempo le email che gli mandavo, hanno iniziato a tornare indietro dicendomi che la casella di posta elettronica a cui le indirizzavo era piena.
Ed è pensando a Domenico che ho deciso, di lanciare tramite il Progetto Gionata l’idea di far nascere una rete tra gli omosessuali credenti che ci sono in Calabria.
Lo faccio forte del mandato che don David Esposito ha dato alla Tenda di Gionata, di cui faccio parte: quello di portare nella realtà il lavoro che il portale Gionata già fa in rete.
Lo faccio forte dell’esperienza che ho vissuto durante questi ultimi mesi, quando l’idea di recitare insieme alcune parti della liturgia delle ore su una stanza di “Google meet”, mi ha fatto capire che, anche in realtà in cui gli spostamenti da un posto all’altro non sono agevoli, è possibile aiutare i cristiani LGBT* e i loro genitori a sentirsi meno soli.
Se qualcuno fosse interessato a questa esperienza, può scrivere a: gionatanews@gmail.com. Potremo così aggiornarlo sull’evoluzione di questo progetto, che dedico a Domenico, una persona di cui mi considero ancora un amico e che, purtroppo, non sento più.
Chissà che anche lui non ci contatti per realizzare il sogno di cui mi parlava tanti anni fa?
* Questo sogno ha iniziato il suo cammino da qualche settimana grazie alla disponibilità di un sacerdote e a una suora calabrese e all’impegno di alcuni credenti LGBT. E’ nata così una piccola una piccola rete di ascolto e confronto per cristiani LGBT calabresi ed un gruppo WhatsApp per tenersi in contatto. Se sei interessato e vuoi saperne di più scrivi a gionatanews@gmail.com