E vide e credette (Giovanni 20:2-8)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Il Natale e la Pasqua sono feste da leggere insieme. Il bambino esposto nella mangiatoria è, come il Signore adulto, spogliato ed esposto sulla Croce. Il bambino, visitato da magi e pastori, è come il Risorto rivelato da donne e da peccatrici. Il Bambino smarrito e ritrovato nel tempio è come Gesù qui, in questa lettura, che è smarrito agli occhi di chi non ha fede e ritrovato nella memoria di Giovanni l’apostolo con gli occhi dell’amore e dell’obbedienza.
Dal Vangelo secondo Giovanni 20:2-8
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.