Il mio desiderio piu’ grande
Lettera di Francesco, rispondono i volontari del progetto Gionata
Carissimi amici sono molto felice di trovare sul web un sito del genere. Mi riempie di gioia sapere di leggere di tante persone che come me hanno vissuto nel tempo il dolore di un’esclusione, la forza di emergere, la gioia di un incontro liberante ed ora la fatica di andare avanti nella serenità. Tutto questo perché si è gay e in più perché si è credenti.
Io sono cattolico. La mia fede, sebbene mi abbia creato non pochi problemi di coscienza, non è stata però mai un ostacolo insormontabile. Tutt’altro è stata la luce e la forza della mia vita e mi ha sostenuto sempre e mi ha condotto a cercare il dialogo e il confronto per capire la verità di ciò che sono.
Una persona amata da Dio per come sono e libera di amare una persona del mio stesso sesso. Se da questo punto di vista ho risolto i miei problemi o blocchi interiori resta però la difficoltà di vivermi nella società.
Purtroppo mi sento imbrigliato dal giudizio esterno e non sono libero di vivere con serenità una affettività omosessuale. La paura di essere giudicato ed isolato mi blocca e così continua la mia sofferenza. Riuscire ad avere un ruolo sociale e vivere la mia effettività mi sembra quasi impossibile. Cerco di darmi coraggio e forza ma è anche difficile trovare una persona che si ponga sulla mia stessa lunghezza d’onda con cui condividere riflessioni, gioie, ansie e progetti di vita.
Vivo in provincia e sebbene abbia conosciuto proprio qui dei sacerdoti che mi hanno aiutato a volermi bene è difficile poi vivere nella società. Manca anche un gruppo strutturato e con un cammino serio su fede e omosessualità. La mia famiglia sa di me e anche una mia amica. Questo passaggio è stato fatto e ne sono fiero perché, attraverso il dialogo continuo, la mia famiglia, sebbene ancora piuttosto cauta, mi segue.
Sono impegnato nella mia diocesi come responsabile di un’associazione cattolica laica. Il desiderio più grande che ora ho è quello di relazionarmi con persone che vivono le stesse mie situazioni e per poter scambiare riflessioni esperienze, soprattutto per non sentirmi solo.
Vi ringrazio di avermi offerto questa possibilità di dialogo e spero di poter iniziare con qualcuno uno scambio di riflessioni. Sarei molto felice di essere contattato anche per una collaborazione diretta. Sono certo che iniziative come questa del vostro sito sia assolutamente fondamentali.
Un saluto a tutti.
Francesco
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La risposta…
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Carissimo Francesco, hai ragione il cammino che ognuno di noi percorre per accettarsi e per trovare la propria strada non è facile, ma è un cammino che vale sempre la pena di percorrere. Certo avere intorno persone che ci aiutano a crescere confrontandosi con noi è importante, ma non sempre è possibile. Molti ci scrivono dai loro piccoli paesi perché cercano di percorrere un cammino insieme agli altri, ma troppe volte si trovano sole.
Gionata nasce anche per questo, vogliamo provare ad essere una rete di “persone in cammino” che cercano di ricordare a se stessi e agli altri che essere credenti e omosessuali si può, che la nostra vita è fatta di tanti momenti che la nostra fede aiuta a rendere fecondi.
Il nostro sogno è che siti internet come Gionata scompaiano col tempo e che ogni persona omosessuale possa sentirsi a casa nella sua chiesa e nella sua comunità, che ognuno possa essere giudicato per ciò che è e non per chi ama…
Forse è un camino ancora lungo, ma mille segni positivi illuminano questa strada, che tutti noi siamo chiamati a percorrere. Perciò coraggio, c’è tanto da fare e il tuo aiuto e il tuo incoraggiamento ci è prezioso, come sempre la messe “è tanta e le braccia son poche”. Perché Gionata non è solo un sito web, ma è un progetto che vuole provare a mettere insieme persone, omosessuali e non, con esperienze, speranze e cammini differenti.
Su come fare ancora ci stiamo interrogando, intanto stiamo cominciando a camminare insieme. Alcuni di noi stanno a Milano, altri a Roma, la maggior parte a Firenze, dove viene costruito concretamente il portale, ma siamo uniti da internet e dalla sua rete.
Ma se costruire un’amicizia nel web è bello, incontrare un’altra persona nel mondo reale è meglio, perciò perchè non frequenti uno dei tanti gruppi di credenti omosessuali che ci sono in Italia? Pensaci.
un saluto e un abbraccio da tutti noi…
i volontari e le volontarie del progetto Gionata