In Russia ogni pretesto è buono per proibire ai gay e alle lesbiche di esistere
Riflessioni tratte da dieunousaimechretiensetgay.blogspirit del 7 ottobre 2008, liberamente tradotto da Dino M.
In Russia il primo Festival del film gay e lesbico previsto a San Pietroburgo è stato annullato dalle autorità. Sin dall’annuncio della sua creazione il Festival aveva suscitato varie opposizioni. Alcuni artisti conservatori russi avevano chiesto l’annullamento di questo avvenimento e qualificato gli omosessuali come “pervertiti” e l’omosessualità come “malattia”.
E cosi senza dare nell’occhio sono cominciate le manovre perché il Festival gay e lesbico non potesse essere mai inaugurato. Ancora una volta l’omofobia delle autorità russe è venuta a galla, ed ogni pretesto è stato usato per proibire ai gay e alle lesbiche di esistere. Perchè un odio così grande, Signore?
In Russia il Festival del film gay e lesbico di San Pietroburgo è stato annullato dalle autorità, giovedì 2 ottobre 2008, all’ultimo momento per pretestuosi motivi di sicurezza.
Il festival, che sarebbe dovuto iniziare giovedi 2 ottobre e proseguire fino a domenica 5 ottobre, non ha potuto aprire le sue porte dopo aver subito la visita di ispettori del dipartimento degli incendi, i quali hanno preteso di aver trovato dei problemi di sicurezza.
In un’intervista al sito GayRussia.Ru l’organizzatrice del festival Irina Sergeeva ha precisato che i due club The Place e Sochi, in cui avrebbero dovuto aver luogo le proiezioni, sono stati chiusi dalle autorità in seguito a questa ispezione.
Gli spettatori che si sono presentati per la prima delle sessioni di proiezione non sono quindi potuti entrare nella sala. Gli organizzatori, che parlano di pressioni da parte delle autorità, hanno spiegato che due altre sale, contattate con urgenza, una statale e l’altra privata, dapprima hanno accettato di ospitare il festival, e poi sono ritornate sui loro passi, disattendendo gli accordi già presi.
Dal canto suo Nikolai Alekseev, il responsabile del Gay Pride di Mosca, ha espresso il parere che “le autorità russe continuano con la loro politica omofoba e le loro azioni illegali ed arbitrarie impedendo avvenimenti che avvengono in luoghi chiusi e privati ed usando come pretesto delle ragioni tecniche.
Fin dall’annuncio della sua creazione il Festival del film di San Pietroburgo aveva suscitato varie opposizioni. Alcuni artisti conservatori russi avevano chiesto l’annullamento di questo avvenimento, e tra questi Nikolai Burlyaev, artista di Stato russo che aveva qualificato gli omosessuali come “pervertiti” e l’omosessualità come “malattia”. Tuttavia le autorità municipali di San Pietroburgo avevano fatto sapere che non intendevano annullare la manifestazione.
Il festival avrebbe dovuto presentare “il meglio del cinema LGBT contemporaneo” e richiamare numerosi visitatori. Fianco a fianco”, era il titolo del festival, prevedeva anche la proiezione di produzioni indipendenti e sperimentali, come dei documentari. Ecco dimostrata ancora una volta l’omofobia delle autorità russe, pronte ad attaccarsi ad ogni pretesto per proibire ai gay e alle lesbiche di esistere. Perchè un odio così grande, Signore?
Testo originale