“La pietra scartata è diventata testata d’angolo”. Appunti dal IV Forum dei Cristiani LGBT
Testimonianza di Pietro del gruppo Kairos di Firenze sulla tre giorni del IV Forum dei Cristiani LGBT (Albano Laziale, 15-17 aprile 2016)
Questo IV Forum dei Cristiani LGBT, ammetto che è andato oltre le mie aspettative. Sono partito più con l’idea di rivedere gli amici del gruppo kairos e di Catania ma sono tornato felice di aver rivisto gli amici ma anche con qualche idea in più in testa. Programma denso a tratti impegnativo. In particolare mi sono rimasti in mente:
La coppia di genitori di Parma che ha saputo davvero mettersi nei panni del figlio e lottare per lui in diocesi. Genitori che non si limitano ad “accettare” ma che lottano insieme al figlio mettendoci la faccia davanti alla comunità cristiana non ce ne sono tanti.
Mi è piaciuto l’intervento della pastora metodista Pastora metodista Joylin Galapon che accompagna spiritualmente le coppie gay. La riflessione spietata che mi ha indotto quella testimonianza è che davvero la povera chiesa cattolica ne esce con ossa rotte dal confronto con altre chiese ben più dinamiche.
Interessante il workshop sulla coppia, utile sia a chi in coppia lo è sia a chi è single. Di livello accademico l’intervento di Damiano Migliorini nel workshop sul documento papale sintesi del sinodo. E’ apparso evidente che di fronte a certi passaggi filosofici stringenti (finalismo tomista) come quello che lega indissolubilmente la fecondità biologica alla parola amore, il nostro rimarrà un “non amore” ancora a lungo per la chiesa cattolica. Durante l’intervento mi sono venute in mente le parole di Matthew Fox quando, intervistato dalla rivista Jesus, disse che la chiesa cattolica è irriformabile. Ammetto che di fronte a certi passaggi filosofici aristotelico tomisti su cosa è l’amore per la chiesa cattolica, ho temuto che avesse ragione. Migliorini ha detto che il clima al sinodo era rovente sulla questione gay, al punto che potenzialmente poteva esserci il rischio di rotture.
Noi quindi restiamo splendidi bastoni fra le ruote di un enorme meccanismo teoretico che la chiesa cattolica ha messo in piedi. Noi siamo la pietra di inciampo di un meccanismo che funziona per tutti gli altri. Consapevoli di questo, lottiamo per difendere la nostra diversità, perchè “la pietra scartata è diventata testata d’angolo”.
Interessante anche la sua lunga conferenza pomeridiana di Migliorini di sabato in collaborazione con Gianni Geraci. Peccato l’assenza di Alberto Melloni che avrebbe dato ancora più luce ad un momento culturalmente molto alto. Tra l’altro il libro di Melloni sul matrimonio (amore senza fine amore senza fini) di cui avrebbe dovuto parlare, merita di essere letto: vi estrapolo questa frase:
“Quale dovrebbe essere allora la strada maestra?”, Melloni la sintetizza così: “mettere da parte in modo radicale ogni discussione sui fini dell’amore o la fine dell’amore, e chiedersi come la luce del Regno che viene illumina ogni amore, il modo in cui la fedeltà di Dio abbraccia quella fedeltà desiderata e vulnerabile che ognuno conosce, quale che sia il suo stato di vita“. Con buona pace delle logiche aristotelico tomiste della chiesa cattolica. L’amore forse per essere davvero tale non deve avere fini.
Infine, valeva il viaggio la faccia del vescovo di Albano quando ha visto quanti eravamo al Forum (circa 150 tra cristiani lgbt, i loro genitori con operatori pastorali da tante diocesi italiane).
Voto generale su Forum 8 e mezzo, con punte da 9. Limiti: preghiere troppo lunghe, la messa alle 14.30 della domenica scomodissima, sugo di pomodoro della mensa caustico. Per tutto il resto grazie davvero a tutti quelli che con tanto impegno hanno preparato questo bel momento di crescita comunitaria. Baci a tutti,
Pietro