La vostra chiesa sull’omosessualità vi dice cose buone o cattive?
Testo tratto dal libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio Lgbtq senza sacrificare la vostra fede), paragrafo 34, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
“Mentre parlavo a mio marito della rete per genitori critiani con figli LGBT, feci una pausa e dissi: “Nostro figlio aveva paura di dirlo a suo padre, perché suo padre è cristiano. Quanto è complicato?” (Carol)
Quando Kyle stava prendendo in considerazione di frequentare nuova chiesa, disse subito al pastore che voleva essere inserito nel gruppo che cantava e se fosse un problema che era gay. Il pastore rispose: “Non dire che sei gay; dì che ‘stai lottando per l’attrazione verso persone dello stesso sesso!’ Finché stai lottando puoi rimanere nel gruppo di canto di lodi al Signore, ma appena dici di essere gay, ti sei arreso e non puoi più fare parte del gruppo.”
Vedete una logica in tutte questo? Finché sei pieno di angoscia e di resistenza, puoi servire. Se sei in pace con te stesso, sei nel peccato e non puoi servire. Mettete da parte il ridicolo sofisma secondo cui il gruppo di canto di lodi al Signore – ed il capo del gruppo – non sono nel “peccato”. Dimenticate l’ipocrisia che solo i “non peccatori” – i perfetti – sono dei capi.
Considerate invece l’idea più inquietante che il vero Cristiano è una persona angosciata e immersa nella vergogna, che si guarda sempre alle spalle. Che se non stai combattendo con i denti e con le unghie contro la tua vera natura, allora non stai seguendo Cristo.
No. Questo è l’opposto della buona novella annunciata da Gesù quando parlava di amore, gioia, pace e altri frutti dello Spirito Santo. Questa angoscia e vergogna è ciò da cui il Vangelo intendeva liberarci. Penso che abbiamo perso la memoria. Forse non lo abbiamo analizzato a fondo, ma l’inquietudine interiore, l’odio per se stessi, la divisione dell’anima sono cattive notizie – mortali, schiaccianti, demoralizzanti, solo cattive notizie.
Gesù non ci ha portato cattive notizie, ma buone. Straordinariamente buone notizie. Incedibili buone notizie! Quali sono le buone notizie? L’Amore. L’amore radicale per tutti. L’amore che Gesù ci ha descritto è offrire una tazza di acqua fresca agli assetati; nutrire, vestire e proteggere gli affamati, i nudi, i senza tetto; cercare giustizia per gli emarginati. Questo è amore.
Una mamma si è lamentata per la mancanza d’amore della sua chiesa, dicendo: “La nostra chiesa decise di dare dell’acqua alla maratona, ma poi decisero di no, perché c’erano dei gay che partecipavano alla maratona. Davvero?” Non hanno colto l’ironia di questa decisione? Queste persone non possono dare una tazza di acqua in nome di Cristo, proprio l’esempio che Cristo ha dato come espressione del suo amore ed essi mantengono questa posizione in nome di Cristo. È veramente sorprendente.
Se non ci concentriamo sull’amore, abbiamo completamente perso la bussola. Gesù disse che si sarebbero riconosciuti i suoi seguaci dall’amore reciproco. Così questi Cristiani si sarebbero riconosciuti dal loro …. disamore?
Molti Cristiani non accettano questo, nessuno vuole essere considerato senza amore. Vogliamo citare Efesini 4,15 e “dire la verità nell’amore” come permesso di sfidare le scelte di ognuno o lo “stile di vita”, come se la salvezza dei nostri compagni Cristiani dipendesse dalla nostra verità, come se fosse un passaporto per dire a qualcuno che non è sulla retta via. Ma Paolo inizia Efesini 4 dicendo: “Io dunque, prigioniero del Signore, ti prego di condurre una vita degna della chiamata a cui sei stato chiamato con tutta l’umiltà e la dolcezza, con pazienza, portando l’uno l’altro in amore”.
Richiamare l’attenzione sui peccati degli altri, (come voi li definite) non è amorevole, ma odioso. Chiamare amore l’odio è semplicemente un autoinganno.
Una mia amica visse all’estero per un po’ di tempo. Quando gli amici americani venivano a trovarla, a volte, per riservatezza nascondevano il loro inglese parlando in “pig Latin” (un linguaggio scherzoso segreto). Una volta uno le chiese “Che lingua è questa?” E lei disse: “È una forma di latino.” Divertente! Ed è cosi, se per latino intendete un codice che non ha niente a che fare col latino.
Distorcere il significato del latino includendo il pig Latin è abbastanza innocuo. Ma distorcere il significato dell’amore per includere un programma di gestione del comportamento è molto dannoso e rifiuta il significato dell’amore voluto da Gesù.
Non dovete compromettere la vostra fede per amare ed essere amati. Non siete da soli, è il vostro viaggio, ma anche gli altri stanno viaggiando sulla vostra strada. Potete collegarvi agli altri per trovare conforto e solidarietà. Camminiamo insieme e guardiamo insieme agli stupefacenti miracoli che Dio pone davanti a noi.
IL LAVORO DI FREEDHEARTS
Come agite nella vostra chiesa? Siete ancora dove eravate? Vi siete spostati in un’altra chiesa? Avete lasciato perdere tutto, anche solo per un certo periodo? Ognuna di queste domande è perfetta. Se siete nella stessa chiesa, gi altri vi accettano completamente? O vi auto modificate in modo da non dover avere delle critiche da parte degli altri?
Se poteste agire come volete, cosa andreste (o no) a cercare ina nuova comunità spirituale? Come camminereste nella tua vita?
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).