Non è facile trovare la persona giusta, soprattutto se sei gay e cristiano
Articolo di Garrett Schlichte pubblicato sul sito del quotidiano The Washington Post (Stati Uniti) il 16 marzo 2016, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
“Quindi, se accetto Gesù Cristo come mio Signore e Salvatore, vuol dire che riesco a portarti fuori a bere qualcosa?”. Da quando ho riattivato il mio profilo su OkCupid (ndr una chat d’incontri) due mesi fa, ho ricevuto dozzine di messaggi che facevano riferimento alla mia religione.
La mia identità di cristiano è importante per me, così faccio sapere ai miei potenziali corteggiatori di internet che se vogliono andare ad un brunch di domenica, lo possono fare dopo la messa delle undici. Comunque, molti dei miei potenziali appuntamenti – sia che ci incontriamo online o dal vivo – non sanno cosa fare con me. Sono più interessati a farmi domande sulla mia fede o a giudicarmi, piuttosto che a fare piani per il brunch.
Le conversazioni si animano quando parlo della Chiesa, specialmente se dico che non mangio carne i venerdì di quaresima. Mi fu chiesto una volta in un bar mentre tenevo in mano un martini “Aspetta, hai il permesso di berlo?”. Più tardi durante la serata, lo stesso uomo mi disse che “sembravo più alla moda” prima di sapere che ero cristiano.
Ho capito: non ci sono molte persone LGBT apertamente cristiane sotto i riflettori. Dato che alcuni cristiani denunciano l’omosessualità come peccato, un gay che è anche un cristiano praticante sembra essere una contraddizione in termini.
Comunque, i tempi stanno cambiando. Le Chiese di tutto il paese stanno diventando più empatiche rispetto ai membri omosessuali e bisessuali. Molte denominazioni – come la Chiesa Presbiteriana, la Chiesa Episcopaliana, la Chiesa Evangelica Luterana e la Chiesa Unita di Cristo – approvano i matrimoni gay e accettano pastori e pastore queer.
I gay cristiani non sono un’anomalia come una volta – specialmente in aree liberali come Washington. Con oltre settantacinque chiese che accolgono le persone LGBT nel solo Distretto di Columbia, non è più sorprendente trovare due uomini che si tengono per la mano tra le panche. Mentre c’è un forte declino del numero di americani che si identificano apertamente come cristiani secondo il Pew Research Center, il numero di lesbiche, gay e bisessuali americani che si dicono cristiani sta aumentando.
Cosa significa per me? Per fortuna, che la prossima volta che un ragazzo verrà a casa mia e vedrà una copia di Jesus Calling nella mia libreria, non crederà immediatamente che sono un Log Cabin Republican [repubblicani pro-LGBT n.d.t.] (non lo sono) solo perché prego prima di andare a letto. Sapevo che non avrei potuto essere l’unico ad avere difficoltà con gli appuntamenti in quanto queer e cristiano, così ho cercato qualche attivista cristiano LGBT per vedere se era qualcosa che dovevano affrontare anche loro. La nostra conversazione, in forma ridotta, è qui sotto.
Eliel Cruz è il direttore esecutivo di Faith in America e fondatore del movimento #faithfullyLGBT. Cole Ledford è un attivista per i diritti umani e il creatore del 50 States of Gay project. Brandan Robertson è scrittore, fondatore e direttore esecutivo di Nomad Partnerships, un’organizzazione no profit che sostiene i diritti delle persone LGBT tra i cristiani conservatori.
Washington Post: Usi applicazioni per appuntamenti? E se sì, il tuo essere cristiano influenza le tue interazioni su queste piattaforme?
Ledford: Sì, senza dubbio le uso! Ai nostri tempi è diventato il modo privilegiato di incontrare persone in città e onestamente è anche un modo per ammazzare il tempo. Nel mio profilo Tinder ho incluso Marco 8:36, che è il mio versetto della Bibbia preferito. Penso sia abbastanza perché la gente, se non si sente a proprio agio con il mio essere cristiano, non messaggi con me, ma è anche un modo per identificarmi.
Robertson: sì, uso senza dubbio una gamma selezionata di applicazioni per appuntamenti. Cerco persone che condividano la mia stessa visione del mondo, così leggo i loro cenni biografici. Non sto cercando qualcuno che faccia della sua fede un vessillo ma solo qualcuno che sia d’accordo con me su questo argomento.
Cruz: Le reazioni al mio essere cristiano sulle applicazioni per appuntamenti sono varie. Dipende anche se sto parlando con una donna o un uomo (mi identifico come bisessuale). C’è una reazione viscerale negli uomini gay o bisessuali nel sentire che sono cristiano. Credono che io abbia disgusto di me in quanto credente. Di solito non continuo a parlarne se posso [aspettare] di avere un primo o un secondo appuntamento.
WP: Pensi che quando qualcuno a cui sei interessato scopre che sei cristiano, cerchi di avvantaggiarsene in qualche modo?
Robertson: Certamente la gente cerca di sembrare religiosa se tu sembri religioso. Molte volte sono stato in situazioni nelle quali le persone hanno cercato di usare un linguaggio religioso o qualcosa di simile. Invece di dire, “Dai, andiamo a prenderci un caffè” queste persone (sbagliando) pensano che abbia intenzione di evangelizzarli tramite le applicazioni per appuntamenti.
WP: Qual è la reazione più strana che hai avuto da qualcuno che ha scoperto che eri cristiano?
Ledford: Penso che alcuni non cristiani abbiano questa visione sbagliata di noi sulla base di pazzi come Kim Davis o Ted Cruz, quando in realtà noi vogliamo semplicemente diffondere un messaggio di amore e vivere una vita in linea con i nostri valori. Quando lo capiscono, li sorprende che non siamo tutti nella Westboro Baptist Church [piccolo gruppo fondamentalista particolarmente virulento contro le persone LGBT, n.d.c.].
Cruz: Ho conosciuto persone che non si sono più interessate a me dopo aver saputo che ero cristiano. O mi è stata data una lezione sul perché le persone LGBT non dovrebbero essere credenti.
Robertson: In generale, una volta saputo che sto studiando per diventare pastore, diventano davvero molto nervosi. Come se tutto ad un tratto avessi intenzione di chiedere loro di confessare tutti i loro peccati. In realtà, mi chiedo solo se hanno intenzione di prendere il controllo della situazione oppure sono io?
WP: Se sei interessato a qualcuno, la sua identità religiosa gioca un ruolo in come vedi la potenziale relazione?
Robertson: Sì, l’identità religiosa gioca un ruolo perché è utile per lavorare su un insieme di valori comuni. Ho bisogno di qualcuno che capisca il contesto dal quale provengo. È più facile incontrarsi con qualcuno che sappia come comportarsi con Hillsong piuttosto che con qualcuno che non conosca la differenza tra Shine Jesus Shine e [Rihanna che canta] Shine bright like a diamond.
Cruz: Come cristiano non posso pensare di avere appuntamenti a lungo termine con qualcuno che non sia un credente. Mi sono incontrato con non credenti prima, ma non l’ho mai visto come qualcosa che sarebbe durato per sempre. Non sono sicuro di come altri per cui la fede è parte integrante della vita possano conciliare l’incontro con qualcuno che non crede in nulla.
Ledford: In un mondo perfetto vorrei sposare qualcuno con una qualche identità religiosa e degli ideali, come me. Ma in verità, finché questo qualcuno ha valori e moralità, penso che sarei felice con chiunque.
Testo originale: Being a gay Christian isn’t a contradiction. So why do my OkCupid matches flee when I mention church?