Omosessualità e intolleranza: la questione delle adozioni gay
Articolo di Allan N. Schwartz, assistente sociale (LCSW) tratto da mentalhelp.net del 26 novembre 2008, liberamente tradotto da Tommaso
La questione dell’intolleranza e dell’odio verso le persone omosessuali ha molte sfaccettature. Essa comprende temi complessi e controversi, dal diritto degli omosessuali a sposarsi a quello dell’adozione di bambini.
A tal proposito, persone di diverse fedi religiose sostengono che nella Bibbia vi siano espliciti divieti contro l’essere omosessuali e che, pertanto, le persone gay “scelgano” di vivere nel peccato.
Tali polemiche si manifestano in un clima di paura, odio, intolleranza e incomprensione.
Alcuni di questi sentimenti si avvertono nei commenti che i lettori hanno inviato in risposta a un mio intervento, pubblicato sul mio blog tempo fa, dal titolo ” Essere gay, una scelta di stile di vita?” … Il punto principale delle mie osservazioni è che gli esseri umani sono “innatamente orientati” ad essere gay: quindi, non è assolutamente una scelta personale.
Parte di questa aspra polemica si è palesata nel sistema giuridico della Florida:
Martedì 25 novembre 2008, un giudice della Florida ha autorizzato ufficialmente una coppia gay ad adottare i due bambini già in loro custodia. In questo periodo, la Florida ha le leggi più restrittive di tutti gli Stati Uniti riguardo all’adozione da parte di coppie gay.
Durante il procedimento legale, sono stati chiamate a testimoniare l’American Medical Association, l’American Psychiatric Association e la Pediatric Association. (Associazione Medica Statunitense, Associazione Psichiatrica Statunitense e Associazione Pediatrica).
Esperti di ognuna di queste associazioni hanno citato estesi studi scientifici che riportano che gli uomini e le donne omosessuali, genitori adottivi di bambini, non hanno arrecato alcun danno allo sviluppo dei bambini affidati e che le coppie gay sono risultate stabili esattamente come le coppie eterosessuali.
Gli avvocati dell’accusa stanno ricorrendo in appello e si prevede che il caso giungerà alla Corte Suprema dello Stato della Florida. La posta in gioco è la costituzionalità della legge della Florida che proibisce le adozioni gay.
Gli avvocati in difesa dello Stato hanno presentato, a supporto delle accuse, prove che i bambini allevati da genitori gay siano più propensi a dipendere da droghe e più inclini ad assumere comportamenti antisociali. Il giudice ha respinto tutte queste accuse nella sua decisione.
Nella mia esperienza di psicoterapeuta ho lavorato con coppie di uomini gay sposati che allevavano bambini. Perché erano in terapia di coppia e familiare? Per le stesse ragioni per cui le coppie eterosessuali intraprendono la terapia di coppia.
Le questioni affrontate riguardavano temi quali la gestione del denaro, trovare tempo da dedicare l’uno all’altro e ai bambini dopo una lunga giornata di lavoro, come meglio suddividersi le faccende domestiche e come rimanere uniti quando i bambini mettono alla prova e tentano diverse tattiche di “divide et impera” (“separa e conquista”). In altre parole, come essere coerenti, stabili e realistici riguardo alla disciplina.
Queste problematiche non erano diverse nella sostanza da quelle che ho riscontrato nella terapia delle coppie eterosessuali. Infatti, i soggetti esaminati, sia omosessuali sia eterosessuali, sono risultati seri, equilibrati, responsabili e corretti moralmente. In nessun caso é risultato che le coppie o i singoli individui facessero abuso di alcool o droghe.
In effetti, le coppie erano tutte formate da professionisti. Con questa affermazione intendo dire che sia in caso di coppie gay che eterosessuali, vi erano avvocati, medici, psicologi e uomini e donne di affari di alto profilo.
A chi contesta queste considerazioni ricorrendo a citazioni bibliche, replico con due punti:
1. Questo è un sito di psicologia. Il campo della psicologia si avvale di metodi scientifici e, come tale, esaminiamo i dati effettivi risultanti da indagini ed esperimenti rigorosi.
Non assumiamo tesi o convincimenti a priori se non quando stiamo esplorando scientificamente una teoria.
Tuttavia, anche quella teoria deve basarsi su alcuni assunti a priori e non su opinioni non documentate. In tutto questo, esaminiamo anche casi di studio, sebbene anch’essi debbano essere rigorosamente valutati durante il processo di ricerca.
Con tutto il rispetto dovuto verso chi è religioso e dal mio punto di vista come professionista che ha lavorato nel campo della salute mentale per tre decenni, le convinzioni religiose sono importanti per le persone nella loro vita privata, ma non hanno alcuna rilevanza quando si adotta un approccio scientifico. La fede è importante ma, nella scienza, non possiamo contare su di essa perché richiediamo dati riscontrabili.
2. Ho conosciuto alcune persone gay che sono anche ferventi cristiani e profondi conoscitori delle Scritture, mentre io non lo sono. Queste persone sono sicuramente in grado di ribattere a ogni citazione biblica che proibisce l’omosessualità con altrettante citazioni bibliche, ugualmente incisive e rilevanti, che proibiscono l’odio e l’intolleranza e che richiedono il rispetto per la vita di qualsiasi persona.
Il secondo punto per me è quello fondamentale. Viviamo in un mondo in cui il tempo e la distanza fra la gente si sono ravvicinati. Quando ricevo email dal Pakistan o dall’India e sono in grado di rispondere immediatamente, mi viene ricordato quanto sia piccolo il mondo adesso.
Di conseguenza, dobbiamo imparare ad accettare che vi sono molte persone diverse da noi. Vi sono troppi bambini indesiderati nel mondo. Mi sembra logico che si permetta alle persone di buon cuore che vogliono adottarli e crescerli, di farlo.
Allo stesso modo, mi sembra normale che le persone gay che vogliono sposarsi, debbano poterlo fare.
Quali sono le vostre opinioni e considerazioni su questo rilevante tema?
Testo originale: Homosexuality and Intolerance: The Issue of Gay Adoptions