Per la cattolica McAleese l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità è “intrinsecamente cattivo”
Articolo di Madeline Foley* pubblicato sul sito dell’associazione LGBT cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti) il 23 luglio 2020, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
L’ex presidente dell’Irlanda Mary McAleese ha denunciato recentemente la dottrina della Chiesa sull’omosessualità, dicendo che essa “rafforza il bullismo omofobo” e che è lo stesso insegnamento della Chiesa, e non l’omosessualità, ad essere “intrinsecamente cattivo”.
Novena News ha riportato che McAleese, che è stata presidente dal 1997 al 2011, ha fatto queste affermazioni in un podcast intitolato Dive Into Pride durante le celebrazioni del Pride di Dublino. McAleese ha conseguito un dottorato in diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana; ora è cancelliere del Trinity College di Dublino.
In modo specifico critica il linguaggio usato nel descrivere l’omosessualità nel Catechismo: “La Chiesa descrive gli atti omosessuali come intrinsicamente malvagi e disordinati. Per me è l’insegnamento della Chiesa ad esserlo. Perché? Perché porta all’omofobia”.
Sottolinea poi la necessità, per la Chiesa, di sviluppare i suoi insegnamenti tenendo presente le ultime scoperte scientifiche: “L’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità, è triste dirlo, è ignorante, scientificamente arretrato. Non è stato impostato secondo le nuove scoperte. E questo non è solo un peccato. È peggio. Guardate al linguaggio usato – ‘l’omosessualità è disordinata’. Chi vuole credere che la propria natura, stabilita da Dio, sia disordinata? Gli atti omosessuali, il modo in cui esprimono amore in una relazione, per esempio… che siano da considerare intrinsicamente malvagi, non ci credo”.
McAleese mostra come l’insegnamento della Chiesa possa diventare dannoso quando viene usato per sostenere l’omofobia: “Ed è naturale… questa definizione di malvagità e disordine porta ad un modo di vedere che rafforza l’omofobia e il bullismo omofobico. Dà quasi il permesso di essere omofobi, e penso che la Chiesa ne debba rispondere”.
L’irlandese The Journal riporta che McAleese ha anche criticato papa Francesco e il Vaticano, anche se alcuni cardinali e vescovi europei si stanno adoperando in un serio dialogo sulle questioni LGBTQ: “Alcuni vescovi, particolarmente in Germania, e alcuni cardinali, sono emblematici a riguardo, e penso di vedere in loro i primi germogli di un futuro dibattito. Ma torniamo a Francesco. Un sacco di gente dirà ‘Non è meraviglioso quando dice: chi sono io per giudicare’?. Non sono stata impressionata per niente, piuttosto ero arrabbiata con lui, perché giudica. È il supremo giudice della Chiesa. È il legislatore. Se c’è qualcosa che non va nelle regole, il solo modo di cambiare, nella Chiesa, è che lo faccia lui.
“È la persona che presiede al giudizio, che usa queste terribili frasi ‘intrinsecamente malvagio, intrinsicamente disordinato’, è lui a capo di tutto ciò. Non può tenere il piede in due scarpe, anche se, nella Chiesa, c’è una lunga tradizione in questo senso”.
McAleese ha una lunga storia di attivismo LGBTQ e di critica all’omofobia della Chiesa. Recentemente ha contestato la censura nel materiale preparatorio dell’Incontro Mondiale delle Famiglie del tenutosi a Dublino. Madre di un figlio gay, ha appoggiato il matrimonio egualitario, e nel 2015 ha affermato che l’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità è sbagliato, e che il linguaggio usato per parlare di lesbiche e gay è un brodo di coltura per l’omofobia. Nel 2015 ha tenuto un discorso a una conferenza sui problemi dei cattolici LGBT sponsorizzata dal Global Network of Rainbow Catholics. McAleese è stata anche consulente legale per la Campagna per la Riforma sulla Legge Omosessuale, che è sfociata nella depenalizzazione dell’omosessualità in Irlanda nel 1993.
Il desiderio di Mary McAleese di essere onesta riguardo all’omofobia nella Chiesa è un’ispirazione per noi, visto il suo status di personaggio pubblico e di esperta di diritto canonico. Perché la Chiesa protegga veramente la dignità di tutte le persone, ci ricorda l’ex presidente, deve abbandonare il proprio controproducente insegnamento sull’omosessualità, che aiuta a sostenere l’omofobia.
* Madeline Foley sta ultimando gli studi umanistici all’Università Notre Dame, nell’Indiana, dove si occupa dei “grandi libri”. In precedenza si è occupata di teologia delle migrazioni, di dialogo interreligioso e dell’incrocio del femminismo e della liberazione queer con la teologia.
Testo originale: McAleese Once Again Calls Out Church Teaching on Homosexuality In No Uncertain Terms