Per quanti sono ancora inchiodati dal pregiudizio ad una croce
Meditazione di Luigi Santopaolo, biblista, sulla XI stazione della Via Crucis pubblicata nel sussidio liturgico-pastorale “Cristo, mia speranza, è risorto” per la Quaresima* e la Pasqua 2021 della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), p.86
Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra (Luca 23,33)
MEDITAZIONE
Il chiodo non fermò la mia mano, né poté trattenere il mio piede. Quanta strada ho fatto dalla croce ad oggi! Non piangete per me! I chiodi non mi hanno fermato. Piangete per quanti sono ancora inchiodati ad una croce, per quanti il pregiudizio e lo stigma sociale continuano a consegnare al pubblico ludibrio. Piangete per quanti, ancora oggi, sono condannati dalla società, per i più deboli, i più esposti, senza giudizio, ma con misericordia.
Prima di dire all’adultera “va’ e non peccare più”, mi assicurai che nessuno potesse farle del male, mi curai di togliere la pietra dalle mani dei suoi accusatori. Siete sicuri di fare altrettanto con le diversità dei vostri fratelli e sorelle?
Differenze di colore, cultura, religione, orientamento sessuale non divengano per voi motivo d’odio! Non vi è bastata la mia croce, perché dobbiate crearne di nuove? Non mi vedete? Eppure sono qui, ancora crocifisso nelle diversità non accettate, non volute, non amate.
* Dal Messaggio per la Quaresima 2021 di papa Francesco: Nell’attuale contesto di preoccupazione in cui viviamo e in cui tutto sembra fragile e incerto, parlare di speranza potrebbe sembrare una provocazione. Il tempo di Quaresima è fatto per sperare, per tornare a rivolgere lo sguardo alla pazienza di Dio, che continua a prendersi cura della sua Creazione, mentre noi l’abbiamo spesso maltrattata (cfr Enc. Laudato si’, 32-33.43-44). È speranza nella riconciliazione, alla quale ci esorta con passione San Paolo: «Lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor 5,20)