Quando i genitori cattolici accolgono i giovani LGBT che sono stati rifiutati
Articolo di Bob Shine pubblicato sul blog Bondings di New Ways Ministry (USA) il 1 febbraio 2015, liberamente tradotto da Laura C.
I genitori di figli LGBT sono tra i sostenitori più impegnati ed efficaci di un’idea di Chiesa Cattolica più giusta e inclusiva negli Stati Uniti. Tra questi profeti spiccano Deb e Steve Word di Memphis. Un giornale nazionale ha recentemente dedicato un profilo ai Word per loro impegno nell’ospitare in prima persona ragazzi LGBTQ che si ritrovano senza casa. USA Today scrive: “Pur avendo due figli propri, Deb e Steve Word sono diventati genitori anche di 15 ragazzi LGBTQ che vivevano per la strada dopo essere stati cacciati di casa. ‘A volte si tratta di un rifugio temporaneo’ dice Deb. ‘Abbiamo avuto 19 o 20 visite in tutto, alcuni dei ragazzi sono tornati. Abbiamo fatto tutto questo perché è difficile trovare fondi per poter aiutare meglio queste persone. Mettiamo dei cerotti su delle ferite profonde. Per dare un’idea di queste ferite profonde, ogni anno fino a 400.000 ragazzi LGBT vivono da senzatetto, il 40 % di tutta la popolazione giovanile homeless. Molti di loro si ritrovano sulla strada a causa del rifiuto da parte delle loro famiglie, che spesso ha motivi religiosi. I servizi sociali proteggono questa popolazione vulnerabile in modo inadeguato, come fa notare USA Today:
“I rifugi per senzatetto e gli istituti possono essere degli ambienti precari e rischiosi per i ragazzi LGBT, secondo Deb. Alcuni di essi, infatti, sono gestiti da organizzazioni religiose che non sempre li accolgono. Le persone transgender spesso devono essere classificate secondo il genere con cui non vogliono identificarsi…
Lavoriamo con il Memphis Gay and Lesbian Community Center secondo un approccio su più fronti”, dice Deb. “I nostri ragazzi LGBT meritano rispetto se devono andare in istituto o in affido. Abbiamo bisogno di formare i nostri operatori sociali a capire e a trattare i nostri ragazzi con rispetto.
Nel frattempo, il tappetino di benvenuto a casa Word continua ad essere un caldo invito a questi ragazzi LGBTQ, molti dei quali restano in contatto con la famiglia di Memphis anche anni dopo. Questa connessione permanente è una testimonianza della capacità dei Word di creare dei legami familiari con ragazzi che hanno fatto esperienza del rifiuto più estremo. Come nota Deb, “se tua madre ti ha detto che andrai all’inferno, come fai a superarlo?”.
La storia di Kal Dwight, transgender di 23 anni che è stato dai Word nel 2009, risponde in parte alla domanda di Deb. I genitori di Dwight lo hanno rifiutato quando aveva 15 anni, costringendolo a sopravvivere senza una casa né pasti regolari quando andava ancora alle superiori. Sull’ospitalità radicale dei Word dice: “Senza Deb e Steve e senza il centro sarei stato molto più duro… Passo le vacanze con i Word e loro mi chiamano sempre per il mio compleanno… sono la mia famiglia”. Dwight spera di lavorare per l’uguaglianza LGBT, soprattutto per le persone transgender. Come per molti genitori cattolici, l’impegno dei Word nell’aiuto e nel supporto ai ragazzi LGBTQ è una vocazione profondamente personale. Hanno cominciato il loro lavoro per l’eguaglianza e la cura dei teenager senzatetto poco dopo che il loro figlio ha fatto il coming out a 23 anni.
Deb dice con calore: “Non mi è mai capitato di considerarlo altro che mio figlio. Mi sono preoccupata per la sua sicurezza e perché la vita potrebbe essere più dura per lui? Sì. Ho mai avuto una cattiva opinione di lui? No. Sono molto sorpresa del fatto che ci siano dei genitori che possono mandare via di casa un figlio perché ha fatto il coming out con loro”
Sia Deb che Steve sono attivi all’interno di Fortunate Families, una rete nazionale che sostiene i genitori di figli LGBT. Deb fa parte attualmente del consiglio direttivo dell’organizzazione. L’impatto dei genitori cattolici non deve essere sottovalutato: spesso aiutano i loro familiari e i loro parrocchiani a capire meglio le persone e le questioni LGBT. Ci sono genitori che hanno influito sulle scelte dei leader della chiesa: uno dei casi più notevoli è quello di un vescovo maltese che ha parlato durante il sinodo dello scorso autunno. Alcuni genitori sono delle voci coraggiose che si esprimono apertamente contro l’ingiustizia della chiesa, come quando un gruppo di padri e madri ha protestato a Detroit contro le dichiarazioni anti-LGBT dell’arcidiocesi della loro città. Persino Papa Francesco si sta rendendo conto del ruolo speciale di questi genitori, ed in una recente intervista ha proposto: “dobbiamo trovare un modo di aiutare quel padre o quella madre a stare vicino al proprio figlio gay o alla propria figlia lesbica”.
New Ways Ministry ringrazia Deb, Steve, e gli innumerevoli altri genitori cattolici che fanno così tanto per aiutare i giovani LGBT a flourish. Il loro amore sta salvando delle vite e sta sfidando coraggiosamente la nostra chiesa a diventare più accogliente e misericordiosa!
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Testo originale: Catholic Parents Offer Home & Family to Rejected LGBTQ Youth