Quando mio figlio fece coming out gli dissi che “non cambiava nulla”
Testimonianza n.6 di Anne Rigney, una madre irlandese con un figlio gay, tratta da Tell it out (Dillo fuori), libro di testimonianze di genitori con figli LGBT+ di tutta Europa realizzato da ENP – European Network of Parents of LGBTI+ Persons (Rete Europea di Genitori di Persone LGBTI+) con il supporto editoriale de La Tenda di Gionata ed il contributo del Consiglio d’Europa, edito nel 2020, pp.17-18, liberamente tradotto da Diana, revisione di Giovanna
Mi chiamo Anne. Ho due figli, un maschio e una femmina. Abito nell’Irlanda rurale nella contea di Roscommon. A 16 anni mio figlio Daragh mi informò di essere gay. Eravamo andati a fare una passeggiata nei boschi quando mi disse che doveva parlarmi.
Era molto preoccupata quando mi disse di essere gay. Non me lo aspettavo e cominciai a piangere. Mi chiese perché stessi piangendo e gli risposi di essere triste, perché non avrei avuto dei nipoti, fino ad allora non avevo mai pensato a nipoti. Lo abbracciai e gli dissi che gli volevo bene, nulla importava.
Era il 1998 e all’epoca non conoscevo persone omosessuali. All’epoca si parlava molto di gay che morivano di AIDS. Ero preoccupata per mio figlio. Sapevo che la sua vita sarebbe stata complicata e difficile. Decisi di informarmi sulla comunità LGBT e di mettermi in contatto con un gruppo di assistenza on line di genitori di figli LGBT.
Parlai a lungo con un uomo meraviglioso che cancellò parecchie delle mie paure e ansie di madre. La mia principale preoccupazione era che mio figlio venisse picchiato o sfruttato da uomini più anziani. (Ero preoccupata di questo anche per mia figlia).
A Dublino c’era un gruppo di supporto per persone LGBT dai 16 ai 18 anni di età che organizzava per i giovani incontri sull’educazione, sulla salute e sulla sicurezza. Mio figlio si associò a questo gruppo. Purtroppo, nell’Irlanda rurale non esistevano all’epoca gruppi di supporto per persone LGBT.
Mio figlio si trasferì a Dublino dove trascorse anni meravigliosi creando amicizie di lunga durata e partecipando ogni anno attivamente al Gay Pride.
Ora, nel 2018, mio figlio Daragh vive in Germania con suo marito Lior e hanno una bellissima bimba, Emma, di due anni, che ha portato tanta gioia nella nostra famiglia.
Avere un figlio gay ha risvegliato in me uno spirito combattivo che era rimasto nascosto. Sono stata molto attiva durante il referendum irlandese del 2015 per la parità del matrimonio omosessuale in Irlanda. Con mia figlia Cara ho fatto propaganda porta a porta nella contea di Roscommon.
Ottenemmo una vittoria schiacciante con la maggioranza degli Irlandesi che votarono affinché la comunità LGBT avesse gli stessi diritti di tutti gli altri e ognuno potesse sposare la persona che amava.
Il giorno più felice della mia vita è stato quando a Roscommon ho fatto da testimone a mio figlio, il giorno del suo matrimonio con Lior, l’amore della sua vita.
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