Sempre dalla parte dei nostri figli LGBT. Riflessioni di una madre
Riflessioni di Susan Cottrell* pubblicate sul blog FreedHearts (Stati Uniti) il 22 aprile 2015, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Ho il cuore pesante. Non posso fare a meno di pensare ai nostri ragazzi – a tutti i nostri ragazzi. Un altro suicidio, un’altra vita perduta. Blake Brockington, un giovane ragazzo transgender, si è recentemente tolto la vita. Che orrore. Ricordate Leelah Alcorn? È qualcosa di tragico. E come loro ce ne sono altri.
Diversi anni fa, quando i miei figli stavano finendo la scuola superiore, una delle loro compagne di classe si uccise. Sua madre la trovò impiccata nel ripostiglio. Riuscite a immaginarlo? La madre venne ricoverata per esaurimento nervoso. Mi doleva il cuore per lei. Riuscivo solo a immaginare me che entravo e trovavo la mia preziosa figlia impiccata. Quella terrificante immagine mi perseguitò per settimane. Non so come ne venni fuori.
Volete sapere cosa davvero mi spaventa? Uno dei nostri figli ha avuto pensieri suicidi. Erano disperati, sentivano che la loro strada terminava lì. Si portavano da soli i loro segreti. I nostri ragazzi si portano dei segreti di cui noi non sappiamo nulla… (ecco perché sono segreti…). Bullismo, minacce, ostracismo per aver difeso qualcuno, per essere diversi – noi non ne abbiamo idea.
Questi sono solamente i problemi “normali”. Ma i pensieri suicidi sono terribilmente comuni tra i giovani LGBTQ, in particolare tra gli adolescenti e tra chi è stato rifiutato dalla famiglia. Di solito lo veniamo a sapere quando è troppo tardi. E allora… è troppo tardi. Fortunatamente, per una fortuna estrema e senza fine nostro figlio non l’ha messo in pratica. Sarò sempre grata per questo, dal più profondo abisso del mio cuore. Quando li vedo sorridere, quando vedo l’impatto che hanno sugli altri, quando ridiamo insieme, piangiamo insieme e condividiamo la nostra vita sono grata. Non finirò mai di ringraziare Dio per i miei ragazzi infinitamente sorprendenti, che vivono la loro vita e fanno le loro cose.
Alcuni stati stanno approvando delle leggi che in pratica discriminano legalmente le persone omosessuali. Una delle mamme del mio gruppo Facebook ha espresso preoccupazione per i ragazzi dell’Indiana. Dovrebbero rinunciare alla speranza solo perché il cambiamento sembra fuori dalla loro portata? Noi che li sosteniamo continuiamo a dire “Andrà meglio in futuro” – e sappiamo che è così. Ma quanto è difficile per un giovane avere una visione chiara del futuro? Quanto è dura per un adolescente aspettare che qualcosa accada? Soprattutto quando vengono buttati fuori dalla famiglia, dalla chiesa, dalla comunità, come una ragazza che conosco, che disse al suo gruppo giovanile di essere lesbica e venne cancellata dal team che preparava i culti. Quale adolescente ha i soldi per mantenersi quando la sua stessa famiglia è contro di lui? Gli ostacoli sono più alti di quanto forse immaginiamo.
Mamme e papà, abbiamo molta strada da fare in come comportarci verso i nostri figli, nell’amare, accettare e sostenere tutti i nostri figli, in particolare i nostri figli omosessuali. Il nostro impatto sui nostri figli è più grande di quanto possiamo immaginare. Per favore, genitori. Siate presenti per i vostri figli, teneteveli stretti. Non dico in senso morboso, voglio dire di tenervi stretto il vostro amore per loro. Abbracciateli, baciateli sulla testa, scompigliate loro i capelli, anche se hanno venticinque o quarantacinque anni. Dite loro quanto li amate, e fate seguire i fatti alle parole. Qualsiasi cosa possa accadere, siate con loro, siate dalla loro parte. Per favore, non chiedete loro di soddisfare le vostre aspirazioni. È MOLTO più importante che siate semplicemente presenti per loro. È il minimo e il massimo che un genitore possa fare. Se dovete sbilanciarvi, sbilanciatevi dalla parte dell’amore. Sempre.
Sono una mamma molto più saggia ora che i miei figli sono tutti cresciuti. Potrei farvi una lista degli errori che ho fatto. Ma io e Rob abbiamo imparato a fare bene una cosa: permettere loro di essere quello che sono. Qualsiasi conflitto abbiamo potuto avere – anche gli umori dell’adolescenza o il caos nella camera da letto – nulla, NULLA avrebbe potuto mettere a rischio la loro vita. Li accetterò in qualsiasi modo si presenteranno. Voglio che vivano una vita lunga e felice. Voglio che amino e siano amati per come sono.
Se come genitori avete delle preoccupazioni, dei problemi o degli attacchi di cuore, per favore scrivetemi. Potete trovare me e Rob all’indirizzo . Vi aiuteremo ad amarli quando sentirete di non farcela più. Dio benedica e mantenga in salute tutti i nostri figli. Amiamoli come Dio li ama: incondizionatamente.
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* Susan Cottrell è una insegnante cristiana con esperienze nello studio biblico e nel discepolato, ha scritto il libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 27 anni e hanno cinque figli, uno dei quali fa parte della comunità LGBTQ. Vivono a Austin, Texas (USA).
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Testo originale: Another LGBT suicide. Moms & Dads, hug your kids, love them well, be there for them. They need you!