Siete sicuri che se accettiamo l’omosessualità finiremo per accettare le cose più orribili?
Testo tratto dal libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio LGBT senza sacrificare la vostra fede), paragrafo 26, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
“La sfida di tutte le sfide è pensare di deviare da quanto ci è stato insegnato per tutta la vita. E’ spaventoso tutto ciò? Non accettare queste sfide è molto più distruttivo, per il Vangelo, che amare ed accettarle pienamente”. John
Potreste essere spaventati nel credere se “accettiamo l’omosessualità”, finiremmo per accettare tutte le cose che consideriamo orribili. Ecco come viene posta la questione, seguita da paragoni estremamente offensivi come l’incesto e la brutalità. L’argomento di combattere il “pendio scivoloso” del peccato, si basa sull’idea che il nostro lavoro sia decidere quali peccati sono inaccettabili e quindi respingerli, per tenere in qualche modo dietro una linea di confine gli altri. L’idea è di rimanere arroccati in modo precario in cima ad una collina immaginaria, dove un falso movimento ci farà piombare direttamente nel fango. Dove è la pace profonda di cui parla Paolo nei Filippesi 4:7? O il fardello leggero che Gesù promette in Matteo 11:30? Questo argomento è inteso ad intimidire e fa un buon lavoro.
Partendo da questa premessa, ti troverai sul tuo pendio scivoloso verso il giudizio, la durezza e la crudeltà. Si finisce per escludere l’amicizia e ostracizzare, sulla base della visione delle cose. Ma è questo realmente lo Spirito di Dio?
Vieni con me e ti farò vedere la cosa da un’angolazione completamente diversa. Considera il fatto che Gesù non ci ha mai affidato questo compito. Gesù ci ha detto ripetutamente di non giudicare il servo di un altro e di trattare gli altri come vogliamo essere trattati.
Tenete conto che Gesù in effetti incoraggia il “pendio scivoloso”. Accetta gli ultimi tra gli ultimi. Abbraccia proprio quelli che i capi religiosi rifiutano. Va di male in peggio quando spezza tutte le barriere che i capi religiosi innalzano per tener fuori i “peccatori”. In modo scandaloso lascia che “una donna peccatrice” lavi i suoi piedi con i suoi capelli voluttuosamente sciolti. Audacemente pranza nella casa di un esattore delle tasse. Fuori controllo, spezza le leggi del Sabato con una guarigione.
Gesù, cosa sta succedendo?
Gesù prende questo “pendio scivoloso” fino in fondo, quando descrive Dio in termini inimmaginabili – come un padre che si precipita di corsa ad abbracciare il suo figlio errante, come un uomo che va ad una festa di nozze a cui nessuno partecipa, come una donna che cerca affannosamente la sua moneta perduta. E poi, peggio di tutto, Gesù si paragona a Dio.
Duemila anni dopo, come se non avessero mai letto queste storie, gli stessi capi religiosi intimidiscono i Cristiani che accolgono liberamente le persone come ha fatto Gesù. Non dovremmo aver paura di accogliere in modo troppo libero, ma piuttosto di rifiutare gli altri troppo facilmente. Il vero “pendio scivoloso” è il giudizio, dando delle definizioni di peccato e aumentando l’odio: da tutto questo Dio ci ha messo in guardia.
Ora potreste pensare: “Ma noi dobbiamo dare una definizione del peccato. Dobbiamo dare giudizi. Ci deve essere una linea di demarcazione”. In questo caso lasciatemi ricordare le parole di Gesù: “Non giudicate per non essere giudicati. Perché sarai giudicato come tu giudichi e il metro del tuo giudizio sarà lo stesso con cui verrai giudicato” (Matteo 7:1-2). Quando dai un giudizio, usa criteri gentili. È come vorremmo essere giudicati noi, vero?
È vero che accettare gli altri è un “pendio scivoloso”. Ma non è un’infelice caduta nel fango. No. Invece è un viaggio esilarante sullo slittino dove tutti sono benvenuti, dove tutti sono in famiglia. Il vero pendio scivoloso – dove si trova Gesù e ci invita – è il pendio verso l’inclusione di tutta la famiglia di Dio, perché tutti sono creati ad immagine di Dio. Non dobbiamo perdere noi stessi per la crescita degli altri; ogni crescita viene direttamente da Dio.
Gesù, il progettista originale del “pendio scivoloso”, invita i veri seguaci ad amare e includere coloro che sono rifiutati dai capi religiosi e maledice i capi religiosi che rifiutano qualcuno. Qual è il comandamento più importante? Amare. Ama Dio, ama il tuo prossimo. Chi è il tuo prossimo? Tutti. Questo è tutto ciò che dobbiamo sapere.
Una volta che avete smesso di cercare chi potete escludere, cominciate a cercare chi volete includere. Il “pendio scivoloso” dell’inclusione dell’amore vi condurrà ad una valanga di misericordia, giustizia e amore – proprio quello che Gesù ci ha detto: “Andate e imparate ciò che significa, io desidero misericordia, non sacrificio. Perché io sono venuto a chiamare non i giusti, ma i peccatori” (Matteo 9:13).
IL LAVORO DI FREEDHEARTS
Pensate a quante volte vi siete trattenuti dall’abbracciare qualcuno con tutto il cuore – famigliari, amici o vicini – perché eri in disaccordo con la loro vita. Sei riuscito a cambiare questo aspetto della vita del vicino o dell’amico? Ti ha reso felice? Oppure la relazione si è spezzata?
Dove Gesù ti ha detto di trattenere l’amore basandoti su quello che pensi sia sbagliato nella vita degli altri? Se non puoi rispondere a quest’ultima domanda, è ora di lasciare perdere e diventare la persona che abbraccia e ama come sei chiamato a fare.
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith(Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).