Slovenia: eredità anche per coppie gay. La Corte costituzionale impone l’equiparazione con gli eterosessuali
Articolo del 10 aprile 2013 pubblicato sul Corriere del Ticino
LUBIANA – La Corte costituzionale slovena ha dichiarato incostituzionale una legge sulla successione ereditaria perchè discriminatoria verso le coppie omosessuali di fatto, ordinando al parlamento di Lubiana di correggere le norme entro sei mesi, ovvero di garantire alle coppie gay stabili lo stesso diritto ereditario di cui godono le coppie di fatto eterosessuali.
Esaminando un caso concreto di una coppia di lesbiche di Capodistria, la Corte costituzionale ha valutato che, in caso di morte di un partner di una coppia omosessuale stabile, seppur non registrata, i diritti di eredità non sono uguali a quelli garantiti alle coppie di fatto eterosessuali. Sette giudici su nove hanno votato per dichiarare incostituzionale la legge sull’eredità ora in vigore, ordinando al parlamento di adeguarla alla Costituzione entro sei mesi. La delibera riguarda le coppie gay che non si sono registrate in base alla legge del 2007, che equipara in una serie di diritti, incluso quello all’eredità, le coppie omosessuali a quelle eterosessuali. Mitja Blazic, attivista per i diritti gay, ha definito “storica” la decisione della Corte, invitando il parlamento sloveno non solo a correggere la norma sull’eredità, ma anche ad “eliminare tutta una serie di altre norme discriminatorie con un’unica legge che mostrerebbe chiaramente che i diritti sociali non sono legati all’orientamento sessuale”.
Con un referendum tenuto un anno fa, gli sloveni avevano respinto una legge sulla famiglia che equiparava le coppie omosessuali di fatto a quelle etero sposate, escludendo però il diritto all’adozione.