Essere gay con serenità dopo un’adolescenza difficile
Testimonianza di Grégoire, 19 anni, pubblicata su Ados et homos, blog del mensile Têtu (Francia) il 26 marzo 2014, liberamente tradotta da Marco Galvagno
Pensavo che quegli insulti non sarebbero mai cessati. Tutto cominciò quando iniziai la prima media. Gli altri mi guardavano in maniera strana e mi parlavano dietro. Mio fratello, che era in terza media, era molto popolare e aveva molti amici, dunque nessuno osava farmi nulla per paura di eventuali rappresaglie.
L’anno dopo tutto è cambiato: gli altri alunni hanno cominciato ad insultarmi e a spintonarmi quando mi incrociavano nei corridoi. È stato un periodo duro, sono diventato anoressico. L’anno dopo, a 13 anni, quando ho capito di essere gay ho pensato che quegli insulti non sarebbero mai cessati e ho persino cercato di suicidarmi.
I miei genitori, che non sapevano nulla di ciò, pensavano che avessi cattive compagnie. Al liceo le cose sono migliorate; gli alunni sono più maturi e le molestie e gli insulti sono cessati.
Ma il vero cambiamento è avvenuto nella mia vita dopo la maturità, quando mi sono trasferito da casa dei miei a una grande città. È stato bellissimo, avevo bisogno della mia indipendenza e ho conosciuto un sacco di gente, ho acquisito fiducia in me stesso e mi sono accettato, per la prima volta stavo bene con me stesso.
Ho deciso di fare coming out con i miei amici l’estate scorsa. Ho incominciato con il dirlo alla mia migliore amica, mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha risposto “Me ne frego, ti voglio tanto bene e voglio essere la testimone al tuo matrimonio”. Credo che sia stato il più bel giorno della mia vita. Da allora quasi tutti i miei amici lo sanno, tutti l’hanno accettato senza problemi. Trovano che sia “cool” che ci sia della diversità nel gruppo.
Mentre i miei ancora non lo sanno, so che la prenderanno bene, ma io non mi sento ancora pronto a dirglielo. Alla fine ho deciso di raccontare la mia storia per mostrare agli altri, soprattutto ai più giovani: se anche avete avuto un’adolescenza difficile, un giorno o l’altro tutto si sistemerà e sarete felici.
Testo originale: Grégoire, 19 ans: «Je pensais que ces insultes n’allaient jamais s’arrêter»