L’Africa e la falsa idea che l’omosessualità è un male occidentale
Articolo di Julien Massillon tratto dal sito Yagg.com (Francia), del 25 gennaio 2014, liberamente tradotto da Marco Galvagno
In Africa, ma anche nelle Antille, persone influenti fanno circolare la voce che l’omosessualità sarebbe un male importato dall’Occidente. Niente è tuttavia meno vero. Lo scrittore ugandese Noé M. ha pubblicato un intervento sul giornale Rue 89 nel quale smentisce questi pregiudizi.
Afferma che l’omosessualità è sempre esistita in ogni area geografica del mondo. Un punto di vista completato da Helen McDonald, una studentessa di 20 anni che in Autostraddle ricorda che nel diciannovesimo secolo vi erano coppie omosessuali nelle famiglie reali africane.
Se l’Uganda e la Nigeria sono oggi molto dure contro i gay ed hanno legislazioni estremamente omofobe, non bisogna dimenticarsi che questi paesi sono ex colonie britanniche. Sono stati appunto gli inglesi ad introdurre la repressione legale dell’omosessualità.
Ovviamente la loro mentalità ha lasciato delle tracce anche dopo la fine del colonialismo e questi paesi hanno leggi che colpiscono la libertà individuale dei singoli, ereditate dal colonialismo britannica. Le cose vanno ancora peggio in Guadalupa, dove si percepisce l’omosessualità come un fenomeno che riguarda solo i bianchi, come ci spiega Gwladys Pallas, presidente dell’associazione Total Respect.
“Il problema nelle Antille è che tutto ciò che riguarda l’omosessualità viene visto come un fenomeno che riguarda i bianchi e si dice che i neri non sono stati educati così.” Oggi il colonialismo prosegue sotto altre forme, ad esempio religiose. Sotto l’influsso di alcuni protestanti americani le masse nelle Antille ritengono che sia legittimo esercitare pressioni e violenze nei confronti di gay, lesbiche e persone transgender.
I leader politici locali o nazionalisti sono contenti di aver trovato nella lotta contro l’omosessualità un pretesto per unire le masse e le persone omosessuali e trans sono diventati comodi capri espiatori.
Con un tono condiscendente gli abitanti dei paesi occidentali ritengono che gli stati che reprimono l’omosessualità siano barbari e selvaggi. Ma dimenticano troppo spesso il ruolo avuto dall’Occidente nel diffondere in epoca coloniale l’omofobia in Africa.
Testo originale: En finir avec l’idée que l’homosexualité viendrait de l’Occident