Tuo padre ed io ti accetteremo, sempre. Lettera a mia figlia di 16 mesi
Riflessioni di Adriana Riccomagno* pubblicate sul suo blog “Presa nella rete” il 13 giugno 2016
E oggi sono qui, dopo tanto tempo, a scrivere nuovamente su questo blog ormai semi abbandonato. È il dolore che mi spinge a scrivere questa lettera a mia figlia, il dolore per la strage di Orlando, unito alla speranza in un futuro migliore per tutti. Così, eccomi qui, come sempre con semplicità, con le parole così come vengono fuori, a riflettere su un argomento che mi frulla in testa da un po’, e che ha scelto proprio questo momento per venire fuori. Come potete immaginare sono ben consapevole di quale sia la matrice della strage di Orlando ma non è di questo che voglio parlare. Questo evento in questo momento è per me solo lo spunto per condividere con voi una riflessione che ho in mente e che mi coinvolge in modo molto più intimo, perché riguarda me, la mia famiglia, mia figlia e la mia fede.
.
“Carissima Prisca, Mia preziosa principessa, hai appena compiuto 16 mesi e stai giocando qui davanti a me con un bel gioco di sirenette, nella tranquillità della tua cameretta. Come ogni mamma spesso mi ritrovo a pensare al tuo futuro e l’unica cosa che ho tanto bisogno che tu sappia è questa: noi ti accetteremo, qualsiasi sarà la direzione del tuo amore. Tuo padre ed io ti accetteremo, sempre.
Sono nata cristiana, sono stata battezzata, ho ricevuto i sacramenti fino al matrimonio. Tuo papà ed io abbiamo scelto di sposarci in chiesa e di battezzarti. Da quando sei nata non posso fare a meno, però, di trovare stonate certe posizioni nell’ambito della Chiesa cattolica, di cui facciamo parte, e di molti fedeli: ho da sempre, infatti, la netta sensazione che Gesù avrebbe non solo accolto fra i suoi gli omosessuali, così come sono, ma avrebbe voluto per loro la stessa felicità che è a disposizione per tutti gli altri.
Quello che voglio dirti è che in qualunque caso tu sarai sempre accolta e amata dalla tua famiglia, indipendentemente da chi amerai. Ma non solo: lotteremo con tutte le forze affinché tu, qualsiasi cosa ti riservi il futuro, possa godere di questa meravigliosa ricchezza di esperienze che noi abbiamo potuto avere, di questa incredibile pienezza che la vita ci ha riservato. Per te, come per tutti quelli che mi circondano indipendentemente dalle loro scelte, dalla loro religione, dai loro orientamenti e dalle loro inclinazioni, voglio di più della semplice tolleranza; e non riesco nemmeno a immaginare nel tuo futuro atti di violenza come quelli che purtroppo popolano i giornali quasi ogni giorno, più o meno gravi, oppure terribili come quelli di ieri, e tanto meno per una ragione come l’amore.
E continuerò a pregare perché nel tuo futuro ci sia tutto l’amore possibile, in qualsiasi forma, e ci siano tutte le opportunità, ovunque, in ogni momento, qualsiasi sia il tipo di amore che tu proverai. Con amore, Mamma”
*Adriana Riccomagno è una piemontese un po’ anomala: socievole e chiacchierona. È da sempre affascinata dalla comunicazione in tutte le sue forme: l’incontro e il dialogo con le altre persone, la scrittura, la scelta dell’abbigliamento e degli oggetti di cui ci circondiamo, che mostra sempre qualcosa di noi; e molto altro.