LEAD. Come è nato in parrocchia il nostro gruppo di cattolici LGBT
Testo pubblicato dal gruppo LEAD, cattolici LGBT di Baltimora (Stati Uniti), liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
In LEAD ci sono lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) che educano e promuovono la diversità. LEAD è Chiesa: una connessione per chi si sente disconnesso; un posto dove parlare per chi non sa dove con chi parlare sulle questioni gay nella Chiesa (cattolica); una casa spirituale per chi ne sta cercando una; un centro di accoglienza per persone gay e lesbiche che stanno cercando una comunità accogliente..
A seguito di una conferenza di New Ways Ministry (NWM) a un picnic estivo per spiegare l’introduzione della legge sul matrimonio omosessuale nello stato del Maryland Carolyn Scheide, madre di una figlia lesbica e di un figlio gay, ha chiesto “Cosa dobbiamo fare?”. Tra i 40-50 ospiti calò il silenzio. Dopo quella pausa gravida di significato Dick Ullrich, che era seduto vicino a Carolyn, alzò la mano e chiese al parroco padre Joe Muth, che allora era nel consiglio di New Way Ministry, se avremmo potuto incontrarci in autunno per rispondere alla domanda di Carolyn. “Certo che sì!” rispose subito con fermezza.
Nell’ottobre 2010 abbiamo invitato la gente a un incontro nella sala da pranzo della canonica per cercare di rispondere alle domande “Cosa possiamo fare?” e “In che modo possiamo essere utili?”. Assieme al parroco, che ci ha seguiti ad ogni passo, c’erano sette o otto persone; alcune erano presenti al picnic, altre erano nel consiglio parrocchiale. Per meglio chiarire i nostri scopi e la direzione che volevamo prendere invitammo Ann McDonald della parrocchia di santa Bernadette di Severna Park, Maryland, perché condividesse con noi il loro programma RECLAIM, che aveva avuto un grande successo.
Abbiamo avuto degli input anche da New Way Ministry attraverso Matt Myers e Ryan e Joan Sattler, che avevano fatto partire un programma LGBT nella loro ex parrocchia di York in Pennsylvania. Anche le persone sedute intorno al tavolo avevano esperienze e informazioni da condividere. Ci siamo poi assunti l’incarico di sviluppare in una dichiarazione la nostra visione e la nostra missione. Nei successivi nove mesi ci siamo incontrati con regolarità e ogni volta abbiamo espresso l’intenzione di invitare altre persone a quel tavolo.
La risposta della parrocchia di San Matteo è molto diversificata, qui si incontrano diverse etnie, diverse culture e teologie. Abbiamo cercato di portare questa diversità nel progetto LEAD.
Una sfida particolare è costituita dalla cultura africana e naturalmente da chi ha una formazione religiosa più conservatrice o tradizionale. Un’esperienza fondamentale che abbiamo imparato presto è che ad ogni riunione abbiamo volutamente speso molto tempo per presentarci e creare un’atmosfera di fiducia per poter condividere le nostre storie. Ogni volta avevamo più di una persona nuova attorno al tavolo o nella stanza e, ve lo posso assicurare, siamo stati profondamente benedetti da questa condivisione commovente e qualche volta dolorosa. Più di una volta, come può confermare il nostro parroco, questo ministero esercitato da noi per noi ha “salvato delle vite”. Nel marzo seguente dedicammo il nostro incontro ad una analisi SWOT, ovvero dedicata a far emergere le nostre forze, le nostre debolezze, le opportunità e le minacce (Strengths, Weaknesses, Opportunities, and Threats). Questo esercizio ci ha fornito delle prospettive realistiche e delle aspettative pratiche.
Una volta decisa la nostra visione/missione e scelto la nostra sigla – LEAD – alcuni di noi si incontrarono con il consiglio parrocchiale, che ci sostenne molto e ci fornì consigli preziosi, e trovammo nuovi membri per le nostre riunioni.
Nel maggio 2011 pubblicammo la nostra dichiarazione d’intenti nel bollettino parrocchiale e invitammo i parrocchiani per un rinfresco e una chiacchierata dopo la messa nella sala da pranzo della canonica. Fummo felici di vedere ogni volta la sala piena e avere l’opportunità di ascoltare le storie dei nostri parrocchiani. Ricevemmo attestati di sostegno e cominciammo a stilare una lista di contatti. In giugno, oltre al nostro incontro mensile, nove di noi parteciparono a un programma della parrocchia di san Giuseppe di Sykesville, Maryland, presentato dai padri marianisti. Il programma si chiamava “Tutti intorno al tavolo”.
Questa esperienza ci arricchì così tanto e fu così valida che quel giorno decidemmo di portarla nella nostra parrocchia, cosa che facemmo nel febbraio 2012.
Padre Joe Muth, il nostro parroco, incontrò l’arcivescovo Edwin O’Brien per parlare del suo impegno nel consiglio di New Way Ministry . La notte prima dell’incontro con l’arcivescovo diverse persone si incontrarono con padre Joe per pregare e ungerlo perché lo Spirito Santo fosse con lui e con l’arcivescovo. Padre Joe fornì all’arcivescovo non solo diverse informazioni su New Way Ministry e il progetto LEAD ma anche, cosa più importante, sulla sua esperienza personale e pastorale del ministero con la comunità LGBT e gli spiegò come questo ministero avesse salvato delle vite.
Padre Joe diede le dimissioni dal consiglio di New Way Ministry ma continua il suo lavoro pastorale con l’associazione. Inoltre, l’arcivescovo decise di visitare la parrocchia e di incontrare i fedeli. Per celebrare il decimo anniversario dell’undici settembre dopo ogni messa, durante il rinfresco, proiettammo il film “Saint of 9/11” che racconta la storia di padre Mychal Judge, il cappellano (gay) dei vigili del fuoco di New York, che fu il primo morto accertato al World Trade Center. Ad ogni proiezione la sala era piena; in effetti fu così apprezzato che più tardi ci venne chiesto di farlo vedere di nuovo.
La gente si commosse molto e lodò molto LEAD per aver proposto il film alla parrocchia. Per le tre settimane precedenti l’undici settembre 2011 pubblicammo un annuncio speciale nel bollettino parrocchiale con le informazioni sul film e un messaggio diverso ogni domenica, oltre ad annunci a voce durante la messa.
Da questi annunci e questi incontri scaturirono nuovi contatti e membri per le nostre riunioni mensili. Sempre a settembre, sei di noi presero l’autobus per New York per assistere alla prima sessione di “Imparare ad ascoltare: le voci della diversità sessuale e la Chiesa cattolica” alla Fordham University. Ne ricavammo informazioni e risorse preziose e nuovi contatti.
Nello stesso periodo Ryan e Joan Sattler frequentarono un laboratorio presentato da New Ways Ministry, dal quale scaturì un piano pastorale che presentarono al gruppo LEAD. Dopo averlo rivisto e modificato, lo adottammo nel dicembre 2011.
Nel febbraio 2012 presentammo il programma “Tutti intorno al tavolo” menzionato prima. Questa sessione, a cui parteciparono più di quaranta persone, era guidata da un giovane parrocchiano sposato. Per la prima volta condivise con le persone intervenute, tra le quali c’erano i suoi genitori, una storia della sua infanzia. All’età di dieci anni conobbe il pregiudizio omofobico a causa di un cugino che lo trattava come se fosse gay. A quel tempo rimase senza parole e ora, dopo aver riflettuto su quella esperienza della sua infanzia, riesce a capire come simili accadimenti possono influenzare l’atteggiamento e la percezione personale dei gay e delle lesbiche. Facemmo un’altra analisi SWOT e poi la utilizzammo assieme alla nostra dichiarazione d’intenti nel corso di un ritiro di un giorno.
Da quell’esperienza nacquero dei comitati di lavoro: Educazione, Fare Rete e Matrimonio per Tutti. Con quest’ultimo comitato il giugno seguente organizzammo un laboratorio per più di cinquanta persone al Goucher College in modo da stendere una strategia per far sentire la nostra voce di cattolici IN FAVORE del matrimonio omosessuale, a cui si opponeva in maniera diretta l’arcivescovo.
Organizzammo una serata di informazione per gli elettori per presentare la legge, ascoltare le posizioni della Conferenza Cattolica del Maryland e la madre di un figlio gay adulto. Il nostro parroco fissò un incontro con il nuovo arcivescovo William Lori. Prima che questo incontro potesse avere luogo il vicario episcopale, monsignor Denis Madden, chiamò il parroco e gli chiese di annullare la serata. Come risultato di quella conversazione e della decisione, molto riluttante, di annullare la serata, monsignor Madden accettò di iniziare un dialogo con LEAD. Il 16 settembre ci fu il primo incontro. Era l’incontro mensile regolare ed erano presenti 28 persone.
Il vescovo ascoltò ognuno di noi presentare se stesso e condividere le nostre storie e i nostri sogni. Anche questo incontro si rivelò prezioso, vario e diretto.
Alcune delle domande e dei commenti più forti vennero da parenti e genitori di persone LGBT. Un’ora e mezza di discussione non tirò fuori nulla di nuovo dal vescovo eccetto l’impegno di continuare il dialogo il primo dicembre seguente.
Padre Joe ebbe l’incontro richiesto con l’arcivescovo Lori, a cui offrì informazioni sul progetto LEAD e un invito a visitare la parrocchia di san Matteo. L’arcivescovo accettò di rendere la visita la primavera seguente, quando avrebbe avuto tempo sufficiente da passare con i parrocchiani. Come avevamo fatto prima dell’incontro con l’arcivescovo O’Brien, anche questa volta ci riunimmo per pregare con padre Joe e ungerlo in vista del suo incontro con monsignor Lori. Eravamo tutti molto ansiosi e preoccupati per l’incontro, a causa di quello che sapevamo della reputazione del nuovo arcivescovo e della sua posizione sul matrimonio omosessuale.
Il colloquio smentì tutte le nostre previsioni. L’arcivescovo fu cortese, aperto e lieto del ministero LGBT in parrocchia. Organizzammo una preghiera di ringraziamento con padre Joe e ascoltammo da lui i dettagli dell’incontro.
In aggiunta al nostro “telefono amico” settimanale il nostro lavoro sul matrimonio per tutti prevede anche la distribuzione di spille, cartelli da esporre nel giardino, magliette, segnalibri con preghiere, lettere ai giornali locali, adesivi e inviti di voto rivolti ai cattolici pubblicati sui giornali. Abbiamo anche intercettato altri sacerdoti cattolici con cui parlare della presenza di persone LGBT nelle loro parrocchie e del referendum sul matrimonio.
Un altro membro, Richard Cook, ha speso molto tempo ed energie cercando di motivare i gruppi studenteschi LGBT, gli amministratori e i professori delle università dei dintorni, specialmente quelle cattoliche, con risultati molto inferiori alle attese. All’interno della parrocchia stiamo cercando delle opportunità di collaborare o sponsorizzare eventi o attività.
Abbiamo partecipato all’organizzazione di una festa di Halloween; siamo stati invitati dal Ministero per l’Azione Sociale a partecipare al weekend delle elezioni 2012 per il Bene Comune; abbiamo presentato il gruppo di fronte al Team Interculturale e al Gruppo Uomini; partecipiamo come volontari alla preparazione di pasti per le persone in difficoltà una volta al mese.
Cerchiamo occasioni per socializzare e accogliere i nuovi membri con ciambelle e caffè dopo la messa delle 11 in un locale vicino, o con un film, un concerto, una pizza, al bar o al ristorante. Abbiamo fatto della chiesa una comunità. Una coppia sposata di un’altra parrocchia, che frequenta regolarmente la nostra, ha detto di non avere mai incontrato un “comitato” così spirituale.
Alterniamo i nostri incontri mensili: qualche volta si tengono nel terzo weekend del mese dopo la messa del sabato sera, altre volte dopo la messa della domenica mattina. Questo ci permette di accontentare i parrocchiani che devono lavorare o preferiscono un certo orario per la messa.
Siamo assolutamente consci della sfida e dell’opportunità significativa di avere un dialogo con i membri di altre culture e altre etnie, in particolare gli Africani del Kenya, della Nigeria e del Sud Sudan. Diversi membri LEAD hanno partecipato l’anno scorso all’evento Call to Action a Milwaukee. È stata un’esperienza di rinnovamento per molti di noi e abbiamo programmato di partecipare anche quest’anno a Louisville.
Siamo stati lodati e sostenuti nei nostri sforzi e grandemente arricchiti dal programma e dalle persone che abbiamo incontrato.
LEAD è tante cose e tante BENEDIZIONI: – Un gruppo di persone LGBT ed etero, più il clero della parrocchia di san Matteo; Il sostegno, l’incoraggiamento e la presenza del nostro parroco; L’intenzione deliberata di invitare personalmente altri ad unirsi a noi: venite e vedete!; Ogni incontro comincia con una condivisione in un ambiente pieno di fiducia e di premura; Un’ampia accettazione della responsabilità e della cooperazione nel gruppo LEAD e nella parrocchia; Un generoso sostegno finanziario da parte dei membri; Cercare di raggiungere altre parrocchie, le università e possibili alleati; Lo sviluppo delle risorse e della formazione per noi stessi e per la parrocchia; Una forte spiritualità basata sulla fede.
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L esbian, Gay, Bisexual, Transgender (LGBT)
E ducating and
A ffirming
D iversity
LEAD presso la Parrocchia di St. Matthew, 5401 Loch Raven Blvd, Baltimore 21239
Email: LEAD5401@gmail.com – Dick Ullrich, moderatore ullzink@comcast.net
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Testo originale: LEAD history (file PDF)