Conoscete John Boswell? Lo storico fondatore degli studi LGBT
Cenni biografici scritti da Bernard Schlager e pubblicati dal Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Religious Archives Network (Stati Uniti), liberamente tradotti da Silvia Lanzi
John Eastburn Boswell (1947-1994) è uno dei più significativi specialisti di studi gay e lesbici. La sua carriera come storico all’Università di Yale ha abbracciato vent’anni e ha profondamente influenzato una generazione di studenti nei campi della storia medievale, degli studi religiosi e di quelli queer.
Convertitosi al cattolicesimo romano durante l’adolescenza e cattolico osservante fino alla morte, sopravvenuta a 47 anni, Boswell è forse meglio conosciuto per il suo libro del 1980 Christianity, Social Tolerance, and Homosexuality: Gay People in Western Europe from the Beginning of the Christian Era to the Fourteenth Century (Cristianesimo, tolleranza, omosessualità. La Chiesa e gli omosessuali dalle origini al XIV secolo, Leonardo editore, 1989), che vinse nel 1981 l’American Book Award per la storia. In questo studio innovativo sull’omosessualità nel mondo occidentale, Boswell argomenta contro “l’idea comune che il credo religioso – cristiano o altro – sia stata la causa dell’intolleranza verso le persone omosessuali”. Boswell ha anche rivendicato l’esistenza di una “subcultura gay” altamente sviluppata nell’Europa occidentale tra la metà del XI alla metà del XII secolo.
A causa della sua tesi che le persone omosessuali sono esistite in una varietà di culture nel corso del tempo, Boswell è stato etichettato come un “essenzialista” (una definizione che egli accettò solo come qualificazione). In contrasto con la visione “costruzionista sociale” (che postula che le identità gay siano la creazione delle moderne società occidentali), Boswell difese costantemente la propria idea che le persone gay fossero presenti in diversi ambienti, come l’Atene classica, la Roma imperiale e l’Europa medievale. Come ha affermato in un articolo spesso citato, “se le categorie ‘omosessuale/eterosessuale’ e ‘gay/non gay’ fossero invenzioni di determinate società piuttosto che aspetti reali della psiche umana, non ci sarebbe una storia gay”. Nel 1989 Boswell ha definito le persone gay “come quelle il cui interesse erotico è diretto in modo predominante verso il proprio genere (indipendentemente da come sono consapevoli di questo come una caratteristica distintiva)”.
Nel 1994 Boswell pubblicò il suo secondo libro sull’esplorazione dell’omosessualità nella storia: Same Sex Unions in Premodern Europe (Unioni dello stesso sesso nell’Europa pre-moderna, Villard, 1994). In questo lavoro presume che le cerimonie delle unioni omosessuali fossero diventati rituali ecclesiastici altamente sviluppati entro il XII secolo. Boswell ha paragonato queste unioni omosessuali volontarie ai matrimoni eterosessuali e ha sostenuto che venivano concluse liberamente da parte di coppie di sesso maschile che volevano celebrare sacramentalmente il loro legame emotivo. Mentre Boswell non ha mai affermato che queste cerimonie sancissero necessariamente una relazione sessuale, non ha tuttavia precluso la possibilità che queste relazioni potessero, di fatto, aver avuto una componente sessuale.
La reazione degli studiosi a Same Sex Unions fu molto critica e oltremodo scettica, ma la scoperta di Boswell di oltre sessanta manoscritti contenenti riti liturgici per unioni dello stesso sesso è stata ampiamente riconosciuta come un’importante scoperta, con implicazioni potenzialmente rilevanti per la cristianità contemporanea. L’argomentazione di Boswell ha ricevuto, infatti, un’accoglienza positiva tra i lettori cristiani interessati a promuovere cerimonie di matrimoni omosessuali nelle rispettive Chiese. La tesi del libro è stata anche comunicata al grande pubblico con la striscia fumettistica Doonesbury.
Un genio della linguistica che leggeva più di quindici lingue tra antiche e moderne, Boswell è stato un’autorità nella storia ebraica, musulmana e cristiana della Spagna medievale; in più ha pubblicato, nel 1989, un libro bene accolta sull’abbandono dei bambini nell’Europa occidentale dall’antichità al Rinascimento (L’abbandono dei bambini in Europa occidentale. Demografia, diritto e morale dall’Antichità al Rinascimento, Rizzoli, 1991). Importante forza sottesa alla creazione del Lesbian and Gay Studies Center di Yale nella seconda metà degli anni ’80, Boswell è conosciuto non solo come un accademico popolare e un docente altamente efficace ma anche come un oratore molto coinvolgente su una varietà di argomenti, inclusi alcuni aspetti del suo percorso di vita come un gay cristiano “alla luce del sole”. John Boswell è morto la vigilia di Natale del 1994 per complicazioni correlate all’AIDS.
Testo originale: Profile: Dr. John Boswell