“Di che cosa stavate discutendo per la strada?” (Marco 9:30-37)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Mentre Gesù cammina verso la sua donazione totale, i discepoli pensano ad un primato che non esiste. Gesù parla e domanda con chiarezza e semplicità, e per questo i discepoli hanno paura di interrogarlo, non comprendono, tacciono; poi litigano per il “primo posto”. Gesù, attraverso questo dolore, ci insegna che, nel suo Regno, il primato è sinonimo di servizio e che il potere si esplica non nella supremazia gerarchica, ma nella capacità di accogliere e custodire.
Dal Vangelo secondo Marco 9:30-37
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.