Dio ci dà la forza per instaurare il suo Regno (At 1:6-14)
Riflessioni bibliche* di Valerie Bridgeman Davis, Mona West, Linda Thomas e Norman Kansfield pubblicate dal progetto Out in Scripture (Stati Uniti) nel gennaio 2008, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
In Atti 1:6-14 l’autore di questo libro e del vangelo di Luca vuole farci capire che per quaranta giorni dopo la sua resurrezione, Gesù si è presentato come vivente e ha parlato del “Regno”, ovvero la nazione di Dio. Non possiamo stupirci che, “venutisi a trovare insieme” (versetto 6), gli apostoli chiedano a Gesù se sia arrivata l’ora di “ricostituir[e] il regno di Israele”.
Gesù risponde “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra” (versetti 7-8). Quindi, usiamo la nostra forza e cambiamo le cose ora! I cristiani LGBT e i loro alleati hanno ricevuto la forza non per restaurare il potere del vecchio regno ma per condividerla e usarla per instaurare il regno di Gesù. Siamo chiamati a unirci a Dio nella sua nazione in questo mondo ordinario e nel momento presente.
– Quando pensate alla vostra fede siete più orientati al momento presente e alla vita su questa terra o all’aldilà e al mondo a venire? Che influenza ha il vostro orientamento sul modo in cui vivete la fede?
Nel Salmo 67 (68):1-10 Dio è descritto come “padre” di chi non ha genitori – di chi non ha uno status legale, nessuna protezione, nessuno che si prenda cura di loro. Dio dà ai derelitti un luogo in cui vivere e guida i prigionieri dal carcere alla prosperità. In quest’epoca nella quale negli Stati Uniti più di un abitante su cento è in carcere, queste sono parole importanti che riguardano la nostra vocazione. Dio condivide il potere di prendersi cura di chi è totalmente privo di potere, incluse le persone LGBT e i loro alleati. Abbiamo ricevuto la forza di assumerci degli atti di giustizia per tutti.
– Se credete veramente che Dio agisca come “padre” degli orfani e “difensore” delle vedove, che dia una casa ai derelitti e che liberi chi si trova in prigione, in che modo questo influenza la vostra vita?
Le persone LGBT che credono in Gesù spesso vedono che la loro fede non viene presa in considerazione dagli altri seguaci di Gesù. In 1 Pietro 4:12-14 e 5:6-11 l’apostolo ci rammenta la benedizione di condividere le sofferenze di Cristo perché Dio possa donarci la forza e la gloria. Anche quando gli altri credenti disprezzano la nostra fede, noi possiamo gettare tutte le nostre ansie su Dio, perché lui si prende cura di noi!
– Molte persone LGBT sanno cosa vuol dire “veni[re] insultati per il nome di Cristo” (1 Pietro 1:14). Quale buona novella, quale consolazione o sfida sentiamo da Pietro?
Il sedicesimo capitolo del vangelo di Giovanni si conclude con queste parole di Gesù: “Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!” (versetto 33). Più avanti, in Giovanni 17:1-11, Gesù pronuncia la preghiera che occupa tutto il capitolo 17 – una preghiera dedicata a chi vuole seguirlo. Le persone LGBT, come tutti gli altri che credono in Gesù, in Cristo sono resi una cosa sola con Dio e ricevono il potere e la vita eterna attraverso Gesù. Gesù prega, a beneficio dei discepoli, perché noi possiamo essere uno come lui è uno con Dio. Questa è una identità di scopo, il desiderio del bene dell’altro. Questo è un amore estremamente potente. Questo è possibile perché Gesù ha vinto il mondo!
– In che modo l’inclusione dei credenti LGBT nell’”unità in Cristo” è una sfida per la Chiesa?
La nostra preghiera
Abbracciami Gesù. Tienimi stretto.
Fa’ che non tema il male
e che non eviti il confronto con chi distorce la tua parola
e restringe la sfera d’azione del tuo amore.
Lasciami andare Gesù.
Fammi partire dalla sicurezza e dal conforto del tuo abbraccio
perché possa, nel tuo nome,
abbracciare coloro la cui autentica identità è stata minacciata
e il cui amore è proibito.
Rendi completa la tua gioia in noi.
Nel tuo santo nome,
amen!
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia di Gerusalemme/CEI.
Testo originale: Ash Wednesday, Lent and Easter through Pentecost Sunday Year A