Il Tavolo e l’equipe “Fede & Omosessualità” della Diocesi di Torino
Era il 2005 quando l’allora arcivescovo di Torino, Severino Poletto, incaricò due sacerdoti diocesani di costituire un tavolo di dialogo con alcune realtà di credenti omosessuali attive sul territorio, in vista del Pride nazionale del 2006. La collaborazione portò alla stesura di un piccolo manuale di accompagnamento (Valter Danna, Fede e omosessualità, Effatà editrice).
Dal 2013 l’incaricato dall’arcivescovo è don Gian Luca Carrega, il quale, con una piccola équipe di lavoro su “Fede & omosessualità”, sta curando una nuova fase del cammino pastorale, intitolato “Alla luce del Sole”, che organizza: «Incontri di spiritualità per persone omosessuali in ricerca di una maggiore visibilità all’interno della comunità cristiana, con iniziative tenute in ambito parrocchiale e case religiose». L’équipe tiene contatti con iniziative analoghe che si svolgono in altre diocesi e cerca di rispondere alle richieste di approfondimento che giungono da parrocchie o gruppi.
Scrive don Gian Luca Carrega che “Un credente omosessuale o transessuale impiega poco tempo per capire che la sua posizione nella Chiesa non viene riconosciuta come tale, obbligandolo a un percorso di pericoloso avvitamento su se stesso. La non accettazione porta al nascondimento. Il nascondimento porta all’invisibilità. L’invisibilità genera la sensazione di non esistere. Ciò che non esiste non viene considerato. Punto. Per rompere questa catena perversa occorre spezzare qualche anello e far emergere il diritto di essere ascoltati, se necessario anche mettersi a gridare come fece Bartimeo in mezzo all’ostilità dell’entourage di Gesù. Fortunatamente non mancano negli ultimi tempi inviti autorevoli a non rimuovere la condizione omosessuale o transessuale dagli interessi pastorali delle comunità cristiane …” (della sua presentazione al libro di Adrien Bail, Omosessuali e transgender alla ricerca di Dio, editrice Effatà, 2016), «affinché coloro che manifestano la tendenza omosessuale possano avere gli aiuti necessari per comprendere e realizzare pienamente la volontà di Dio nella loro vita» (Amoris Laetitia, n. 250)“.
Che tu sia un cattolico/a LGBT, un suo genitore o un responsabile pastorale che vuol approfondire il tema ti aspettiamo. Vogliamo confrontarci con te per poter contribuire a costruire insieme queste nuove strade.