Eterosessuale, lesbica o gay? Decidi tu, che a me vien da ridere
Testo di Antonio Incorvaia e Giovanna Donini tratto da Smemoranda
Basta inquietudini, basta discutere di fede, omosessualità, omofobia, di natura e contronatura. Prendiamoci una pausa. Vediamo cosa dice oggi l’oroscopo di Smemoranda alla voce gay e lesbica.
Scopriamo così “come facciamo a convincere, del tutto disinteressatamente è ovvio, un etero della sua ineluttabile omosessualità?” o perchè “ci sono donne che non andrebbero mai a letto con una donna e perchè questo accade spesso quando ci sono di mezzo io. O forse proprio perché ci sono di mezzo io…”. Che si fa per strapparti un sorriso!
Segno zodiacale Lesbica – Ascendente Ginevra. La donna che non andrebbe mai con una donna esiste e dobbiamo farcene una ragione. Venerdì sera ho corteggiato a lungo (tempo tecnico: 6 minuti e mezzo) una donna dichiaratamente eterosessuale, ma in apparenza P.C.S. (Potenziale Contatto Saffico).
Ho fatto di tutto per lei: ho cantato le canzoni della Pausini, della Nannini e della Consoli, ho giocato per ben quattro minuti una partita di calcio senza il pallone (e credetemi: non è facile), infine ho citato a memoria almeno cinque o sei libretti d’istruzione dell’Ikea, dimostrandole di essere capace, attenta e pronta a dedicarmi ad un rapporto serio e continuativo oppure allegro e sbrigativo – insomma ad un rapporto.
Lei, però, non ha ceduto e mi ha liquidato dicendomi: “Sono etero“. Eppure, a parte aver cantato qualche canzone di troppo, non credo di avere sbagliato qualcosa nel corteggiamento. “Sono etero” mi ha detto.
Ho sempre pensato che la donna sia un po’ come la matriosca: dentro ad una donna c’è sicuramente un’altra donna e un’altra ancora e il meccanismo si ripete più volte. Vuoi che almeno una di queste donne nascoste non abbia mai provato il desiderio di avere una relazione con una persona del suo stesso sesso? Evidentemente no.
Non vorrei ammetterlo, ma è così: ci sono donne che non andrebbero mai a letto con una donna e questo accade spesso quando ci sono di mezzo io. O forse proprio perché ci sono di mezzo io…
Per noi Gay, gli Etero si dividono in due grandi gruppi, quelli che sono già gay (e magari non lo sanno) e quelli che possono diventarlo (e magari non lo sanno). In entrambi i casi, il nostro compito – la nostra missione – è molto semplice: farglielo sapere.
Per questo, generalmente, l’evolversi dei rapporti tra gay ed etero segue la dinamica, ormai ampiamente collaudata, amici » amanti » causa di tutti i loro problemi » soluzione di un unico loro problema (trovare quella cosa lì, nel 99% delle circostanze, oppure trovare il completo da indossare in Tribunale il giorno del divorzio dalla moglie nel restante 1%).
E come facciamo a convincere – del tutto disinteressatamemente, è ovvio – un etero della sua ineluttabile omosessualità? Elementare: gli spieghiamo che se fa le stesse cose che fa un gay, allora è gay (e se cerca di rovesciare la frittata convincendoci che, al contrario, siamo noi gay ad essere etero sta bluffando).
Ad esempio, gli facciamo notare che anche noi andiamo allo stadio tutte le domeniche esattamente per lo stesso motivo per cui ci vanno loro: vedere dei ‘falli da rigore’ fatti scorrere avanti e indietro al moviolone.
Come pure anche noi amiamo andare sulle moto esattamente per lo stesso motivo per cui amano andarci loro: sfrecciare a 200 all’ora impugnando un manubrio. E possiamo continuare per ore a rovesciare, punto dopo punto, ogni Teoria del Camion, della Zappa, del Sudore e delle Parolacce, tanto è sempre l’etero a cedere per primo.
Peccato solo che poi ad approfittarne sia puntualmente qualcun altro. Come a dire: tanta fatica per una sega. E spesso neanche quella…