“Genitori fortunati. Vivere da credenti l’omosessualità dei figli”: il muro crollerà
Testi pubblicati su Adista Segni Nuovi n° 19 del 25 maggio 2019 , p.8
“Genitori fortunati. Vivere da credenti l’omosessualità dei figli” è il titolo di una pubblicazione de La tenda di Gionata, associazione che «vuole offrire un riparo», impegnandosi nell’accoglienza, nella formazione e nell’informazione dei cristiani LGBT, dei loro familiari, degli operatori pastorali e, soprattutto, delle comunità cristiane,perché diventino luoghi in cui si accolgono e si sostengono le persone LGBT.
All’interno della pubblicazione, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, trovano posto diverse testimonianze di genitori di figli Lgbt. «Si diventa genitori la prima volta alla nascita di un figlio, il loro coming out ce li fa riscoprire per la seconda volta, ma quando diventiamo consapevoli che possiamo aiutare la Chiesa a essere più inclusiva con noi e loro, diventiamo genitori per la terza volta», affermano i genitori nelle parole conclusive della pubblicazione, che riassumono il lungo cammino percorso.
Di questo piccolo volume, che non è in commercio ma può essere richiesto all’associazione (www.gionata.org/tendadigionata), pubblichiamo la prefazione, curata da don Gian Luca Carrega, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura della diocesi di Torino e, su mandato ricevuto dal suo arcivescovo, impegnato anche sul fronte delle attività pastorali per le persone LGBT e i loro familiari.
Nella pagina successiva, riportiamo invece stralci del capitolo del volume intitolato “Per non perdere la bussola”, una sorta di guida che offre risorse e strumenti – da libri a documenti, da associazioni a gruppi diocesani – cui i genitori di ragazzi omosessuali possono fare riferimento per intraprendere un percorso di consapevolezza e condivisione.
C’è molto di profetico nelle pagine di questo libretto. E come letteratura profetica andrebbe letto, dove i segni rimandano a realtà più grandi. Non c’è grande differenza tra il profeta Geremia che gira per Gerusalemme portando addosso un giogo da aratro e la coppia di genitori che balla al Pride: sono “mattane” che richiamano l’attenzione su questioni serie, sono testimonianze accalorate di chi non si limita a trasmettere un messaggio ma lo incarna con la sua stessa vita. E la vita scorre copiosa nelle parole di questi genitori che non hanno rinunciato al loro ruolo in momenti complessi del loro cammino familiare.
Qualcuno dirà che la loro posizione non è obiettiva perché sposano in maniera incondizionata il cammino dei loro figli. Ed è vero! Che differenza c’è allora, tra loro e i genitori-bulli che vanno a scuola a rompere il naso al professore che ha messo la nota al figlio?! Qui non c’è alcuna rivendicazione della priorità del clan familiare rispetto alla società, non c’è traccia di quell’autoritarismo patriarcale che non si mette mai in discussione e che rifiuta le regole quando ne limitano il potere. Quella dei genitori di figli Lgbt (Lesbiche, gay, bisex e trans) è una pressante richiesta di ascolto alla società civile e alla Chiesa perché si accorgano della loro esistenza e non li trattino come estranei. È una richiesta di dialogo, non l’imposizione di un modo di pensare.
Prefazione al volume di don Gian Luca Carrega
C’è una bella differenza tra il chiamarsi in disparte e l’essere buttati fuori. La denuncia dell’isolamento ecclesiale nel momento della prova fa rabbrividire e ci fa interrogare profondamente sul senso del nostro essere Chiesa. Dovremmo essere noi pastori ad andare in cerca della “pecorella smarrita”, di chi fa più fatica e di chi si sente discriminato e invece siamo persino capaci di allontanare dall’ovile chi è dentro il recinto. In queste parole garbate c’è un richiamo alla negligenza e, diciamolo pure, all’opportunismo di una pastorale che non vuole scomodarsi su un terreno che provoca resistenze da parte di minoranze rumorose e spesso aggressive.
Ma l’ostinazione dei genitori sta lentamente cambiando le cose. Diversi parroci, catechisti, operatori pastorali che avrebbero difficoltà a trattare personalmente con persone omosessuali, si stanno interrogando sulla questione incontrando i loro genitori eterosessuali. E le loro prospettive possono cambiare sensibilmente, grazie a un paziente lavoro di condivisione. Ecco perché il loro schierarsi dalla parte dei figli non è soltanto un atto politico, ma un atto ecclesiale, di cui la Chiesa deve essere riconoscente. Le crepe nel muro dell’emarginazione cominciano a essere tante e, per quanto la nostra società abbia un’allegra propensione a edificare barriere per difendersi da tutto e da tutti, non può illudersi di vivere isolata dalla realtà che vive attorno a noi. Anche le mura di Gerico sono cadute ed è bastata la fede e un suono di tromba.
Per non perdere la bussola (dal volume)
A chi cerca testimonianze, riflessioni ed ebook da scaricare gratuitamente su questo tema: consigliamo di dare un’occhiata al sito Progetto Gionata (cfr. www.gionata.org), cercando in particolare nella sezione Genitori Cristiani con figli LGBT. Quello che raccomandiamo ai genitori con un figlio LGBT è di non fermarsi a leggere soltanto, ma di non avere paura di confrontarsi con altri genitori che vivono la stessa situazione, iscrivendosi alla rete di discussione 3volteGenitori in cui i genitori cristiani con figli LGBT ed i pastori che li accompagnano possono dialogare tra loro liberamente (cfr. gionata.org/tag/3voltegenitori).
C’è poi la possibilità di contattare una sede locale dell’AGEDO (Associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBTI) cercandola sul sito: agedonazionale.org, oppure potete contattare una sede locale dell’AGEDO (la lista delle sedi locali si trova alla pagina: agedonazionale.org/sedi-territoriali-aggiornate).
Se invece cercate un sacerdote, una comunità cristiana o un servizio pastorale che si occupa delle famiglie con persone con tendenza omosessuale potete chiedere informazioni al gruppo di cristiani omosessuali più vicino a voi (l’elenco per città si trova su: gionata.org/gruppi), oppure potete contattare le realtà specificatamente dedicate all’accoglienza e all’accompagnamento dei genitori cristiani con figli LGBT:
a TORINO, dove la diocesi ha affidato la pastorale con le persone omosessuali e i loro genitori a don Gian Luca Carrega (email: info.allalucedelsole@libero.it);
a CIVITAVECCHIA con l’Equipe della pastorale famigliare per famiglie con figli omosessuali della diocesi, affidata a due genitori con un figlio omosessuale (email: olmettosalvatore@gmail.com o serenellalongarini@gmail.com);
a REGGIO EMILIA con il gruppo parrocchiale per cristiani LGBT e i loro genitori dell’unità pastorale di Santa Maria degli Angeli (email: gdsr64@gmail.com o elena.turazza@virgilio.it);
a PARMA con il Gruppo Davide per genitori cattolici con figli LGBT e i loro amici (email: gruppodavideparma@gmail.com);
a ROMA con Parola… e parole, gruppo d’incontro esperienziale cristiano per genitori, parenti e amici di persone LGBT e genitori LGBT (email: alessandra.bialetti@gmail.com o dea.santonico@ gmail.com);
a FIRENZE con il gruppo per genitori cristiani con figli LGBT accolto in una parrocchia fiorentina (email: kairosfirenze@ gmail. com).
Libri che possono essere ordinati in libreria:
Antonini S., Torna. Lettera di un padre al figlio omosessuale, Astro, 2019, pp. 126. Un padre rientra a casa e trova il figlio tra le braccia di un ragazzo: lo stupore, la rabbia e il dolore lo gelano. Si chiude in camera e scrive una lunga e toccante lettera.
Bail A. (a cura di), Omosessuali e transgender alla ricerca di Dio, Effatà, 2016, pp. 112. Arricchito dalla prefazione di don Gian Luca Carrega, il libro presenta il ritratto di dodici cristiani appartenenti a una piccola fraternità di cristiani omosessuali e transgender francesi.
Brogliato B., Migliorini D., L’amore omosessuale. Saggi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi, Cittadella, 2014, pp. 494. Opera completa che offre una visione di sintesi psicoanalitica, teologica e pastorale.
Dall’Orto P., Dall’Orto G., Mamma, papà: devo dirvi una cosa. Come vivere serenamente l’omosessualità. Scritto da una madre e da suo figlio, Sonda, 2012, pp. 200. La prima edizione di questo libro risale al 1991 e, da allora, Paola e Giovanni Dall’Orto, madre e figlio, hanno aiutato più di una generazione ad affrontare tutti gli aspetti dell’esperienza che i giovani fanno quando scoprono la propria omosessualità.
Danna V., Fede e omosessualità. Assistenza pastorale e accompagnamento spirituale, Effatà, 2009, pp. 80. Concepito all’interno dell’Ufficio per la Pastorale della Famiglia della diocesi di Torino propone parecchi elementi utili per accompagnare pastoralmente le persone omosessuali.
Martin J., Un ponte da costruire. Una relazione nuova tra Chiesa e persone LGBT, Marcianum Press, 2018, pp 114. Scritto da uno dei più noti gesuiti statunitensi, consultore della Segreteria per le Comunicazioni della Santa Sede, questo libro vuole aiutare vescovi, sacerdoti e operatori pastorali ad essere più sensibili verso i membri LGBT della comunità ecclesiale cattolica. Owens-Reid D., Russo K., Voglio fare coming out. Dialogare con un figlio gay, Mondadori, 2015, pp. 163. Scritto dalle animatrici di un importante portale che si rivolge proprio alle famiglie con figli omosessuali, questo libro spiega come affrontare il coming out di un figlio.
Piana G., Omosessualità. Una proposta etica, Cittadella, 2010, pp. 112. Opera di uno dei più autorevoli teologi moralisti italiani questo libro affronta il tema della valutazione morale degli atti omosessuali in una prospettiva “personalista”.
Rigliano P. (a cura di), Gesù e le persone omosessuali, La Meridiana, 2014, pp. 250. Otto prestigiosi teologi e biblisti si fanno intervistare sul rapporto che c’è tra annuncio evangelico e omosessualità.
Quaranta P. (a cura di), Omosessualità e Vangelo. Franco Barbero risponde, Gabrielli Editori, 2008, pp. 160. un assaggio della sterminata corrispondenza che Franco Barbero, ha intrattenuto con tantissimi omosessuali credenti che si sono rivolti a lui per farsi aiutare.
Strazzari F. (a cura di), Fede, omosessualità, Chiesa. Riflessioni pastorali e testimonianze, EDB, 2018, pp. 152. Le numerose testimonianze raccolte tra i membri dell’associazione cattolica LGBT francese Devenir un en Christ, propongono una riflessione articolata sulla difficoltà di essere cattolici e omosessuali oggi.