I cammini dei cristiani arcobaleno sulla via del Vangelo
Riflessioni di Tiziano Izzo
Una riflessione a latere della comunicazione dei risultati dell’elezione del direttivo dell’associazione “La Tenda di Gionata“.
L’ associazione è notevolmente cresciuta e gode di credibilità e valore anche in una buona fetta del mondo ecclesiale, ecumenico e laico per i temi dei credenti LGBT e dei diritti delle persone LGBT+.
Viene premiato l’iperattività o iperattivismo del suo pigmalione Innocenzo Pontillo o l’esperienza di Gianni Geraci. Ma il dato significativo e storico è la presenza esponenziale dei genitori cristiani con figli LGBT+.
Decenni fa, visto il tasso di omofobia dei credenti, mai avrei pensato che i genitori sarebbero diventati i protagonisti del mondo LGBT cristiano. Sembra che la Chiesa talvolta sia più propensa ad ascoltare le loro esperienze e testimonianze. Da un lato è una cosa davvero molto bella ed evangelica, dall’altro si rischia di cadere nel paternalismo. In ogni caso i genitori si mostrano i migliori alleati dei credenti LGBT+.
La famiglia trova paradossalmente valore nel mondo LGBT+ e tra i cristiani LGBT+.
È un dato storico importante e da non sottovalutare. Degli eterosessuali cattolici si fanno voce delle persone omosessuali con un lungo cammino di discernimento e decostruzione dei loro schemi eteronormativi e del loro modo di vedere il cristianesimo e le persone omosessuali.
Il dato sui giovani cristiani LGBT+ è interessante ma rimane aperta la domanda sulla loro identità e sulla loro progettualità.
Se da una parte sembra essere finito il momento delle lotte senza esclusione di colpi di cui il Guado. (gruppo di cristiani LGBT+ di Milano) e altri sono stati protagonisti negli anni passati, dall’altra i ragazzi provano profonda delusione per l’ultimo documento sulla dignità umana e la esprimono a modo loro. Talvolta sembrano attratti dalle nuove frontiere comunicative e inclusive del pensiero Queer e da questioni di linguaggio, metodo, ecc. Qualcuno vorrebbe addirittura che fossero una realtà riconosciuta all’interno delle aggregazioni ecclesiali.
In ogni caso i giovani credenti LGBT o Queer escono dalle parrocchie e dai movimenti e ci tornano portando la loro esperienza nei gruppi credenti.
I preti e i religiosi grazie ad alcune persone consacrate alla causa stanno coraggiosamente dando una testimonianza della loro presenza di amici delle persone LGBT o di LGBT credenti. Si stanno organizzando, stanno facendo comunità, sono meno clericali e paternali e più disponibili all’ascolto e non nascondono le loro sofferenze e difficoltà personali, formative e di altro genere.
Insomma è un momento importante per la comunità cristiana arcobaleno che non può essere sottovalutato e tutti, mettendo da parte i protagonismi personali che ci vengono da un vecchio cattolicesimo e dalle nostre indoli personali, possiamo fare la Storia adorando le ferite del Cristo Risorto nella sofferenza di ogni persona omosessuale e in particolare delle persone transessuali che in questo periodo soffrono di più.
Auguri al nuovo direttivo e ai Cristiani arcobaleno per camminare sulla via del Vangelo che non ci impedisce di amare.