Il 13 Dicembre 2007 a Firenze preghiamo anche per le nostre ”vittime invisibili”
Riflessione di Daniele Massarri
In questi giorni "non è preoccupante solo l'Iran, ma anche e soprattutto l'Italia a dimostrarsi un paese fragile, arretrato, immaturo, in cui la persona con pulsioni non eterosessuali affronta un percorso di ghettizzazione o isolamento giovanile, sottopendosi all'altrui scherno e derisione. Come società nel suo complesso, tutt'oggi continuiamo infatti ad essere incatenati a visioni conservatrici e confessionali, in cui la questione omosessuale è umiliata soprattutto culturalmente, con trivialità e bassezze che non certo proprie di unpaese moderno e civile. Non è forse anche questo un'altro tipo – più sofisticato e ssubdolo – di "condanna a morte" ?!? Vogliate quindi aggiungere, nella vostra preghiera, anche un pensiero per il preoccupante quadro nostrano e le sue "vittime invisibili".
Cari Amici della REFO di Firenze ,
a causa di pregressi impegni, non riuscirò a partecipare all'encomiabile iniziativa promossa dalla Rete Evangelica Fede e Omosessualità.
Questa serata di preghiera, che riunisce i cristiani di diverse confessioni, testimonia sia l'importanza della dimensione spirituale dell'individuo all'interno di una qualsiasi battaglia, sia soprattutto la forza e valenza di quell'aggregazione capace di superare le divisioni ed abbattere le barriere: è quindi con grande ed estremo rammarico che presenzierò solo in spirito e non anche fisicamente.
Ciò che sta accadendo a Moloudzadeh, il 21enne omosessuale iraniano, è semplicemente e drammaticamente sconvolgente specie per chi, come il sottoscritto, lavora quotidianamente spendendo energie nel portare avanti il messaggio e la tradizione Repubblicana…. è la stessa idea di Repubblica che comprende infatti ogni individuo, con pari dignità sociale e uguaglianza, "senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche o condizioni personali e sociali", come afferma anche l'articolo 3 della nostra Costituzione.
La questione "omosessuale" negli stati Islamici è storia antica, risalendo precisamente al 330 a.C., ossia quando Alessandro Magno conquistò l'Asia minore portandosi dietro la propria cultura omosessuale e pederasta (nel significato greco del termine).
In quelle successive ed antiche lotte di potere, ossia dalla volontà di imporre modelli alternativi e in contrasto con quelli Alessandrini, affonda le radici e nasce quell'intolleranza che si così stratificata nel tempo, fino ad arrivare alle forme così violente dei giorni nostri; niente di trascendentale o divino, anzi…. solo guerre di potere e di supremazia !!!!
Ma se tale destino pare ineluttabile nei paesi in cui è assente sia la struttura che la cultura democratica, è però oltraggioso e ignobile assistere alla stigmatizzazione o ai comodi silenzi di questa Italietta in cui – non solo per colpa della Chiesa, ma soprattutto della classe politica – quella struttura è stata sfibrata ed oggi viene pervicacemente attaccata da bigotte ipocrisie !!
Per quanto gravissimo il fatto e la circostanza, non è preoccupante solo l'Iran, ma anche e soprattutto l'Italia a dimostrarsi un paese fragile, arretrato, immaturo, in cui la persona con pulsioni non eterosessuali affronta un percorso di ghettizzazione o isolamento giovanile, sottopendosi all'altrui scherno e derisione.
Come società nel suo complesso, tutt'oggi continuiamo infatti ad essere incatenati a visioni conservatrici e confessionali, in cui la questione omosessuale è umiliata soprattutto culturalmente, con trivialità e bassezze che non certo proprie di unpaese moderno e civile. Non è forse anche questo un'altro tipo – più sofisticato e ssubdolo – di "condanna a morte" ?!?
Atteggiamenti e costumi che rappresentano una realtà sulla quale non si possono tenere ulteriormente gli occhi chiusi, ne si può continuare ad essere incatenati a visioni conservatrici e confessionali; i diritti degli omosessuali – e la non discriminazione comunque intesa – sono una questione che al più presto ha bisogno di un corretto inquadramento sociale, ancor prima che giuridico.
Vogliate quindi aggiungere, nella vostra preghiera, anche un pensiero per il preoccupante quadro nostrano e le sue "vittime invisibili".
In spirito fraterno.
Daniele Massarri
Segretario del Movimento Repubblicani Europei di Firenze