Il Catechismo della chiesa cattolica e l’omosessualità. Variazioni sul tema
Articolo di Gianni Cardinale tratto dal mensile 30giorni , n.11 del Novembre 2006
L’attuale edizione del Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato nel 1997, rispetto alla prima all'edizione del 1992 presenta un centinaio di modifiche a livello dei contenuti alcune delle quali s no state fatte alla voce “omosessualità”. Infatti se nel testo del 1992 si parla di "tendenze omosessuali innate" nel testo finale del 1997 si introduce il concetto di "tendenze omosessuali profondamente radicate". Un passaggio non secondario visto che il termine “tendenze omosessuali innate” presente nella prima stesura del catechismo aveva fatto nascere la considerazione che se l’omosessualità è innata come fa ad essere un peccato, visto che non si sceglie. Ecco il perché di questa “provvidenziale” modifica.
Il Catechismo della Chiesa cattolica tratta la questione della “Castità e omosessualità” ai nn. 2357-2359. Ebbene, per quanto riguarda il capitoletto n. 2358, tra la prima versione del 1992 e l’editio typica, normativa, del 1997, esiste una differenza.
Nel primo testo si parla di «tendenze omosessuali innate», mentre nel testo finale si introduce il concetto di «tendenze omosessuali profondamente radicate» di cui si parla nell’Istruzione pubblicata dalla Congregazione per l’educazione cattolica. Di seguito riportiamo le due versioni del capitoletto del Catechismo con in corsivo le parti che hanno subito la variazione.
n.2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, edizione del 1992
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova.
Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
n.2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, editio typica del 1997
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova.
Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.