In Indonesia una scuola coranica accoglie gay, lesbiche, bisex e trans
Articolo tratto da actu-gay.com del 9 ottobre 2008, liberamente tradotto da Domenico Afiero
Il settimanale Courrier International, nell’edizione di questa settimana, riferisce dell’esistenza di una scuola coranica dedicata ai giovani gay, lesbiche, bisex e trans dell’isola di Java. Si tratta di una scuola isolata fondata, lo scorso giugno, da un travestito di 51 anni: Maryani.
Quest’ultima pensa che sia ingiusto che quei giovani troppo spesso considerati ‘perversi’ o ‘deviati’ sono allontanati dai riti religiosi a cui ciascun individuo ha diritto. Battezzata Ponpes Waria, la scuola permette soprattutto ai giovani travestiti di andare a pregare ed accoglie anche le vittime di discriminazioni sessuali o di orientamento di genere.
L’Indonesia è uno dei più grandi Paesi musulmani del mondo. L’omosessualità non è interdetta o sanzionata come in parecchi paesi impregnati dall’Islam. Ma l’omosessualità rimane un tabù e fonte di disapprovazione importante.
Se una tale iniziativa è estremamente coraggiosa, è un’iniziativa, tuttavia, che suscita dibattito. Certo, un’iniziativa che offre un rifugio a coloro che hanno bisogno , ma pone anche il problema del comunitarismo e il problema dell’istruzione rispetto alla comunità LGBT. L’Indonesia, comunque, ha molti passi da fare in materia.
Testo originale
Indonésie : une école coranique pour les jeunes LGBT