La Francia fa un gesto di umanità per salvare un gay perseguitato
Riflessioni tratte da dieunousaimechretiensetgay.blogspirit del 6 marzo 2009, liberamente tradotte da Dino
La Francia non rimanderà a casa sua Moustafa, un gay marocchino che potrà continuare a vivere insieme al suo amico. Moustafa potrà restare in Francia.
Il tribunale amministrativo di Melun il 26 febbraio 2009 ha stabilito di annullare un decreto di espulsione in Marocco, il suo paese d’origine. In Marocco l’omosessualità è un tabù. Gli omosessuali sono rifiutati e perseguitati dalla loro famiglia.
In Marocco l’omosessualità è un delitto. L’articolo 489 del codice penale marocchino condanna l’omosessualità a pene che vanno da 6 mesi a 3 anni di carcere o ad ammende che vanno da 120 a 1200 DH (Dirham, moneta marocchina ndr).
Secondo Tjenbé Red, l’associazione di neri e meticci GLBT che era presente in tribunale, la decisione si realizza nel quadro del ricorso presentato dal suo compagno, diventato “cittadino francese dal 2004”.
Questa decisione arriva otto giorni dopo che l’Ardhis (Associazione per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali all’immigrazione e al soggiorno in Francia ndr), l’Inter-GLBT e Solidarieté Internationale GLBT hanno pubblicato un comunicato che invita a “migliorare le condizioni di accoglienza e di studio dei dossier delle persone che chiedono asilo per via del loro orientamento sessuale o per la loro identità di genere”.
Ma le associazioni costatano che ancora troppo spesso è necessario “convincere alcune autorità francesi che troppo spesso confondono lotta contro l’immigrazione irregolare e rispetto del diritto d’asilo”. L’Ardhis che aveva chiesto ad amici e a persone vicine a Moustafa e Mohamed di assistere all’udienza spiega: “Il tribunale amministrativo di Melun ha annullato la misura di allontanamento, considerando che questa avrebbe minacciato il diritto alla vita in famiglia di Mohamed”.
L’Ardhis ormai intende “aiutare” Moustafa affinché egli “possa vedersi a breve regolarizzato”. Agendo in questo modo la Francia rimane degna della sua storia di paese dei diritti dell’uomo e che sa accogliere coloro che vengono perseguitati nei loro paesi.
Speriamo che le future domande di gay che vivono in coppia saranno considerate allo stesso modo. Auguriamo a Moustafa e Mohamed una vita felice e sicura in Francia.
O Signore, grazie perchè apri i cuori ad una maggior umanità.
Testo originale