La psichiatria e l’omosessualità. A che punto siamo?
Articolo di Francesco
L’omosessualità sfugge alla vivisezione della scienza che non ha saputo ancora dare risposte esaustive alle tante domande che ci poniamo. Cos’ è? Da dove nasce? Dove va? Oggi forse la medicina, in particolare la psichiatria, ci può però dire cosa non è l’omosessualità e questo offre uno strumento importante a chi deve affrontare, da omosessuale, un mondo imbevuto di pregiudizi e di stupido odio. Un recente articolo pubblicato online su Emedicine, una delle riviste di aggiornamento medico più importanti in America, ci offre alcuni di questi strumenti. Articolo che pubblicheremo a puntate su Gionata.org.
Cari lettori di gionata.org, vi presento questa recente revisione (Homosexuality, Autore Patricia H Bazemore MD. Coautori: William H Wilson MD, Douglas A Bigelow, PhD ) pubblicata online su Emedicine una delle riviste di aggiornamento medico più importanti in America. Si tratta di una lettura scientifica, per addetti ai lavori che ho provato a tradurre non solo dall’italiano all’inglese ma anche dal linguaggio tecnico a quello comune.
In questo lavoro si affronta il tema dell’omosessualità dal punto di vista di una psichiatra americana che ha tenuto in considerazione gli studi scientifici sull’argomento.
L’omosessualità, come tutte le realtà dell’uomo, sfugge alla vivisezione della scienza e lo sforzo integrato di più discipline, peraltro lontano, ancora non ha saputo dare risposte esaustive alle tante domande che ci poniamo. Cos’ è? Da dove nasce? Dove va?
Oggi forse la medicina, in particolare la psichiatria, ci può però dire cosa non è l’omosessualità e questo offre uno strumento importante a chi deve affrontare da omosessuale un mondo imbevuto di pregiudizi e di stupido odio.
La medicina non si occupa spesso di omosessualità e come dice l’autrice spesso questa omertà o indifferenza nasconde il disagio dei medici e dei pazienti di fronte alle problematiche ad essa connesse.
La revisione si apre con una carrellata introduttiva di definizioni. Si sottolinea come la sessualità umana non sia un fenomeno o bianco o nero, o eterosessuale o omosessuale ma come sia piuttosto un continuum che prende talora una forma prevalente in un individuo in un determinato contesto.
Al contrario, la società obbliga a scelte di appartenenza, non è sensibile e teme questa fluidità forzando i soggetti a rivestire etichette precise di cui poi si avvale eventualmente per discriminarli.
Si parla, quindi, di prevalenza, incidenza, frequenza dell’omosessualità, tutti termini epidemiologici per dire, insomma, quanti siamo? Uno su un milione o uno su dieci? Vedrete che anche questo dato è un po’ difficile da ricavare con sicurezza. Si accenna ad alcuni disturbi sessuali che sono spesso confusi con l’omosessualità.
Può capitare di sentirsi dire “come ti vuoi vestire da donna?” alla propria ammissione di essere gay. Poi, la domanda cruciale…le cause. Chi si aspetta di trovare risposte in questa sezione rimarrà deluso.
Probabilmente, ci sono tanti riferimenti specifici e c’è una massa di studi spesso così diversi da loro che metterli insieme è davvero un’impresa titanica. E’ anche la parte dell’articolo più difficile da tradurre, perché in medichese stretto. L’approccio del lettore deve essere, io credo, non focalizzato al dettaglio.
Io l’ho aiutato già tanto, omettendo molti dettagli e tagliando tante parti che sono recuperabili nella versione originale. Per quanto può essere interessante sapere che le scimmie si accoppiano tra loro, o che il cervello dell’animale omosessuale differisce morfologicamente da quello dell’amico eterosessuale, il messaggio più importante da ricordare è che ad oggi la causa della omosessualità rimane un mistero.
Tuttavia, si può dire che non è una condizione ereditaria, non è trasmessa dai geni, anche se fattori genetici possono creare una sorta di predisposizione.
L’orientamento sessuale si acquisisce col tempo, anche se molto precocemente, e il nostro DNA può verosimilmente condizionare il rapporto col mondo e influenzare le nostre scelte. Più difficile pensare che le possa determinare.
Si esaminano altri fattori legati all’ambiente, dal fumo di sigaretta agli ormoni presenti nella mamma. Ripeto non perdetevi nei dettagli per quanto alcuni possano essere suggestivi! Nessuno studio fornisce prove conclusive e ha valore per indicare più che una spiegazione della omosessualità un modello di interpretazione in cui entrano in gioco tanti fattori. Dalla predisposizione naturale, ad altri fattori ambientali.
Poco spazio ma non minore importanza viene dedicato ai fattori psicologici, per cui mi riprometto di cercare altre fonti in futuro! Quindi, si passano in rassegna anche tematiche sociali.
E come leggerete l’autrice non manca di sottolineare più volte come lo stress sociale, l’emarginazione e il carico di sofferenze legate ad un mondo ostile incida profondamente sulle persone omosessuali che sono perciò anche più a rischio di problemi psicologici, disturbi psichiatrici. Siamo un po’ più vulnerabili degli altri perché dobbiamo spesso sopportare pesi maggiori.
Poi, cosa pensa ed ha pensato dell’omosessualità la psichiatria. Gli omosessuali americani sono con noi! Hanno deciso che dal 1973 non siamo più malati di testa! Infine, una piccola finestra aperta sulle caratteristiche delle relazioni omosessuali, in versione gay e lesbica. I maschi sono più materialisti!
E per chiudere un richiamo a medici e pazienti omosessuali a superare barriere ideologiche e paure. Un superamento delle inibizioni reciproche in un contesto di comprensione e non di accusa o rivendicazione culturale-religiosa può iniettare nuova fiducia al rapporto paziente-omosessuale vs medico, aprendo la strada a alla possibilità di affrontare, con maggiore consapevolezza, tutti i problemi medici che possono scaturire dalla condizione omosessuale.
Per chiudere chiedo scusa se talora la lettura non scorre, ma sono stati necessari dei tagli. Le referenze sono disponibili sul link specifico. Rimango a disposizione per domande e chiarimenti, se sono in grado di aiutare. Buona lettura!
Per approfondire (sito esterno)
Homosexuality, Autore Patricia H Bazemore MD. Coautori: William H Wilson MD, Douglas A Bigelow, PhD pubblicato su Emedicine.com il 19 dicembre 2005