Le Chiese di fronte al problema delle benedizioni di coppie omosessuali
Articolo di Pierre Jovanovic tratto da “www.lavie.fr” del 9 ottobre 2014, libera traduzione di finesettimana.org
Le coppie omosessuali possono essere riconosciute all’interno della Chiesa? A questa domanda posta da La Croix, padre Antoine Guggenheim risponde “sì”.
Questo prete della diocesi di Parigi, teologo, ex direttore del Pôle recherche del Collège des Bernardins, dichiara infatti sul quotidiano che occorre “affrancarsi dal contesto francese della legge sul matrimonio per tutti, per situarsi in una teologia dell’incontro e dell’ascolto”.
Ritiene che un riconoscimento dell’omosessualità sia possibile, quando delle persone omosessuali cristiane vogliono vivere “un amore fedele e duraturo”. “Potrebbe assumere la forma che la Chiesa dà abitualmente alla sua preghiera: una benedizione”.
Per padre Guggenheim, citato da La Croix, “ogni persone, indipendentemente dal suo stato di vita, ha infatti bisogno di una benedizione di Dio e della Chiesa per fare il bene”.
Questa dichiarazione è “una prima”. Infatti, l’ipotesi di una benedizione delle coppie omosessuali non è mai stata un tema recepito all’interno della Chiesa cattolica.
Com’è la situazione nelle altre Chiese cristiane? Ci sono tre tipi di atteggiamenti nei confronti delle benedizioni di coppie omosessuali: la Chiese che celebrano il loro matrimonio, allo stesso titolo del matrimonio di un uomo e di una donna; la Chiese che benedicono le coppie dello stesso sesso, senza celebrare matrimonio; le Chiese che non effettuano benedizioni specifiche per le coppie omosessuali.
Matrimonio omosessuale: Solo cinque Chiese cristiane, nate dal protestantesimo liberal, celebrano il matrimonio tra persone dello stesso sesso. La Chiesa anglicana del Canada permette dal 2004 la celebrazione religiosa di un matrimonio civile omosessuale. La Chiesa anglicana detta “episcopaliana”, degli Stati Uniti, ha adottato nel 2012 una liturgia nuziale per le coppie dello stesso sesso.
Infine, le Chiese luterane della Svezia e della Danimarca celebrano i matrimoni omosessuali dal 2009 e dal 2011. Da notare che la Chiesa della Danimarca, Chiesa di Stato, vi è stata costretta da un voto parlamentare su impulso del governo. Nel giugno 2014, la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti ha cambiato la sua definizione di matrimonio, come unione di “due persone”, e si appresta a celebrare delle unioni di persone dello stesso sesso.
Benedizione di coppie di persone dello stesso sesso: Numerose Chiese protestanti, nate dalla corrente luterano riformata, effettuano delle benedizioni di coppie omosessuali.
In Europa, su 20 Chiese tedesche regionali, unite nella Chiesa Evangelica Tedesca, 13 benedicono le coppie dello stesso sesso. La Chiesa protestante dei Paesi Bassi, la Chiesa di Scozia presbiteriana, la Chiesa Evangelica valdese d’Italia, fanno lo stesso. Negli Stati Uniti e in Canada, la Chiesa luterana dell’America del Nord e la Chiesa unita di Cristo (riformata) benedicono anch’esse le coppie omosessuali.
Nessuna benedizione: La Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse non danno benedizioni specifiche per le coppie omosessuali. In seno al protestantesimo, le Chiese metodiste, battiste ed evangeliche sono sulla stessa linea. La Chiesa anglicana d’Inghilterra non procede neanch’essa a benedizioni, come pure la maggioranza delle Chiese della Comunione anglicana mondiale.
A questo punto, bisogna ricordare che nel protestantesimo, il matrimonio non è un sacramento. L’unione di due esseri davanti a Dio attira solo una benedizione, da parte del pastore e della comunità dei fedeli. La benedizione delle coppie dello stesso sesso in certe Chiese ha quindi valore di matrimonio, anche se non ne porta formalmente il nome.
È per questa ragione che, in occasione della preparazione del sinodo nazionale della Chiesa protestante unita di Francia (EPUF), lutero-riformata, sul tema della benedizione, previsto per l’Ascensione 2015, alcuni desiderano proporre la benedizione delle coppie omosessuali. Tale volontà ha per il momento diversi tipi di risposte.
La prima, istituzionale, è venuta dall’Unione delle Chiese protestanti di Alsazia e Lorena (UEPAL), ramo regionale dell’EPUF. Riunita nel giugno 2014, ha deciso di conservare la sua posizione iniziale (2004) di non benedire le coppie omosessuali: “Non è opportuno prevedere un culto di benedizione che comporterebbe la confusione tra coppia omosessuale ed eterosessuale”.
La seconda, individuale, proviene da diversi pastori. Stépahne Lavignotte, pastore della Mission populaire, vicino alla corrente riformata, è da tempo favorevole al matrimonio omosessuale, e benedice già delle coppie dello stesso sesso. Marc Pernot, pastore riformato dell’Oratoire du Louvre, a Parigi, afferma di aver benedetto delle coppie omosessuali in privato, ed è pronto a farlo pubblicamente.
Gilles Boucomont, pastore riformato del Temple du Marais, a Parigi, ha dato vita ad una piattaforma su internet (Benediction.info) per argomentare contro queste proposte. Vi scrive in particolare: “Le nostre Chiese non benedicono degli eterosessuali. Benedicono degli uomini e delle donne che vogliono vivere la coniugalità nella fedeltà che è definita dalle Scritture e che fa della vita come di tutto ciò che la costituisce una realtà eterna”.
Nel marzo 2014, ha predicato sul senso della benedizione: “Abbiamo lasciato che il senso della benedizione scivolasse a poco a poco come se fosse solo una forma di pensiero positivo, cioè delle parole gentili, delle parole simpatiche, come dire, un po’ all’americana: ‘voi siete formidabili!’ (…) La benedizione nelle Scritture bibliche non è altro che un’eco del “BENE!” che Dio avrà proclamato ad un certo momento, su una certa cosa”.
Testo orioginale: Les Eglises face à la question des bénédictions de couples homosexuels