Lettera di un figlio gay alla sua famiglia cristiana
Lettera di Ben Shopland pubblicata nel libro di Susan Cottrell*, “Mom, I’m Gay”. Loving Your LGBTQ Child without Sacrificing Your Faith (“Mamma sono gay”. Come potete amare vostro figlio Lgbtq senza sacrificare la vostra fede), appendice 4, editore Westminster John Knox, edizione riveduta, Maggio 2016, libera traduzione di Diana
Cari genitori e fratelli, ho appena terminato il college, sto entrando nella vita adulta e sto riflettendo sulle persone che mi hanno influenzato e mi hanno aiutato a diventare la persona che sono. In cima alla lista c’è il mio creatore, Dio, seguito da voi, la mia famiglia. Un vecchio proverbio africano dice: “Serve un villaggio per crescere un bambino”, e voi la mia famiglia siete stati il mio villaggio. Scrivo per ringraziarvi. Vi scrivo anche per invitarvi a conoscere meglio che persona sono, a condividere la mia vita con maggior autenticità e comunione.
Sono gay. Fin dall’adolescenza ho capito che non condividevo la stessa attrazione che provavano i miei compagni, ma per paura di essere diverso mi sono convinto di essere come tutti gli altri. Non ho realmente ammesso a me stesso che ero attratto da altri uomini sin dalle superiori. A questo punto iniziò la mia crisi di fede. La mia famiglia mi ha insegnato che Dio ama tutti i suoi figli e richiede solo la fede per godere della Sua grazia, ma nello stesso tempo, la mia chiesa ha sempre condannato chi è omosessuale. In un momento di conflitto con la mia fede ho parlato del mio “problema” con un padre spirituale cristiano che mi ha guidato su un sentiero di cambiamento con la preghiera, la responsabilità e l’autodisciplina.
All’inizio questa lotta per il cambiamento mi ha dato vigore e ha infuso vita nella mia fede giovanile. Stavo scoprendo il potere trasformante di Dio e stavo prendendo decisioni per allineare la mia vita e la mia volontà con la Sua, così Cristo poteva agire attraverso di me in modo più efficace. Ma col trascorrere degli anni, con scarsi o nessun segnale di reale trasformazione, sono stato sempre meno convinto che allinearmi al volere di Dio significasse diventare eterosessuale.
Un punto di svolta cruciale arrivò quando terminò la mia relazione con la mia compagna del college. Avevo pregato e atteso pazientemente che, nei primi due anni della nostra relazione, Dio attuasse in me la trasformazione che mi avrebbe permesso di impegnarmi con lei con una proposta di matrimonio, ma il cambiamento non avvenne mai.
Quanto più la amavo, compresi che la amavo solo come un’amica, non avrei mai potuto amarla come lei meritava. Per quanto fosse duro dovevo lasciarla andare, lasciarla libera di trovare l’amore che io non avrei mai potuto offrirle. Questo segnò l’inizio di un viaggio di scoperta che mi portò di fronte a Dio, in un modo mai sperimentato in precedenza.
Sapevo che Dio mi aveva portato in un luogo di accettazione di me stesso, ma non sapevo cosa significasse per le mie speranze, i miei sogni o il mio futuro. Volevo conoscere la volontà di Dio, così cominciai a studiare il processo di discernimento per apprendere come il popolo di Dio ha compreso,nel corso del tempo, il volere del suo Creatore. Come parte di questo processo ho ceduto le mie speranze, timori, sogni, desideri, preconcetti posandoli davanti a Dio e ho aprerto il mio cuore alle Scritture nella preghiera e nello studio.
In questi mesi mi sono sentito meglio leggendo le Scritture che mi hanno liberato portandomi all’accettazione di me stesso, mi hanno condotto ad amarmi così come sono e a continuare la mia strada come cristiano gay.
Naturalmente nella mia storia c’è molto di più da dire, anche di come ho compreso la parola di Dio sulla mia sessualità e mi farebbe piacerebbe condividerla con voi. Questa lettera è semplicemente un invito a iniziare questa conversazione, per conoscermi più profondamente e vivere in modo più autentico come famiglia. Cordiali saluti
Ben Shopland
* Susan Cottrell è un’insegnante cristiana che ha avuto numerose esperienze di studio della Bibbia e nel discepolato. FreedHearts è il suo blog ed anche una rete per genitori cristiani con figli LGBT, ed ha raccolto le convinzioni maturate attraverso queste esperienze nel suo libro “Mom, I’m Gay” – Loving Your LGBTQ Child Without Sacrificing Your Faith (Mamma, sono gay. Come potete amare vostro figlio LGBTQ senza sacrificare la vostra fede). Lei e suo marito sono sposati da più di 30 anni, hanno cinque figli, due delle quali sono lesbiche. Vivono a Austin in Texas (USA).