L’evoluzione della mentalità sull’omosessualità negli immigrati di seconda generazione
Estratto di un articolo di Vincent Larouche pubblicato sulla rivista Service Social (Canada), numero 1, 2010, p. 31–42 , liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
In questo breve capitolo riassumerò un sondaggio svolto nel Québec (Canada) e presentato in occasione della Giornata Mondiale contro l’Omofobia nel 2009, che testimonia dell’evoluzione positiva nella percezione dell’omosessualità da parte degli immigrati di seconda generazione nella provincia.
Mentre il 48% degli immigrati di prima generazione crede che l’omosessualità sia una malattia o un comportamento sessuale deviante, solamente il 24% dei loro figli condivide questa opinione. Mentre il 62% dei genitori considerano l’omosessualità alla pari di altri orientamenti sessuali, ben l’86% dei loro figli lo pensa. Per metà degli immigrati di prima generazione l’omosessualità è “normale”, mentre già il 71% dei loro discendenti la considera così. Il 56% dei genitori ammette che si vergognerebbe a rivelare alla famiglia che un figlio o una figlia è omosessuale, mentre l’81% dei loro figli dichiara che non ne avrebbe nessuna vergogna. Allo stesso modo, gli immigrati di seconda generazione si rivelano molto più aperti dei genitori verso i matrimoni omosessuali e giudicano inaccettabile la discriminazione basata sull’orientamento sessuale; inoltre, la percentuale di figli di immigrati che hanno dichiarato di conoscere personalmente gay e lesbiche è assai più alta che per i loro genitori.
Questo sondaggio rappresenta bene l’evoluzione della mentalità e l’apertura mentale dei figli di immigrati. Così si esprime il presidente della Fondation Émergence: “Questo significa che, per quanto riguarda l’omosessualità, gli immigrati di seconda generazione sostengono più dei loro genitori i valori québécoises di uguaglianza. Nel caso in cui i genitori vengono da Paesi in cui le persone omosessuali vengono punite, è un vero piacere scoprire che questi giovani abbandonano determinati valori per abbracciare quelli della loro società adottiva”.
Testo originale: Espoir à l’horizon : l’évolution des mentalités des immigrants de deuxième génération