L’ultimo viaggio di Piergiovanni Palminota. Un gay cristiano come noi
Riflessione di Gianni Geraci del gruppo Guado di Milano
Questa mattina alle 11.00, del 12 Luglio 2009, è morto Piergiovanni Palminota: uno dei soci che hanno fondato l’associazione del Guado una ventina di anni fa; una delle persone che ha sempre accompagnato con il suo sostegno e la sua simpatia le iniziative che il gruppo ha portato avanti.
Uno dei pochi esponenti del Guado che non ha avuto paura di esporsi in prima persona per dare voce al nostro tipo di esperienza; l’unico italiano che ha mai presieduto il Forum Europeo dei gruppi di omosessuali cristiani quando si è svolto ad Agape nel 1989.
Oltre che per il suo lavoro di magistrato Piergiovanni Palminota si é fatto conoscere per la sua attività giovanile all’interno del movimento per la Pace e per la sua continua testimonianza di prossimità nei confronti delle esperienze cristiane vicine alle comunità di base e, più in generale, al dissenso cattolico. Ecco perché mi pare giusto ricordarlo con questa email che mando a tutti voi.
Piergiovanni Palminota era una persona che parlava poco della sua vita professionale o della sua vita privata. Ogni tanto scoprivamo che era partito per qualche viaggio eccentrico, come quello che l’aveva portato, una decina di anni fa, a Tristan de Cuna, un’isola sperduta in mezzo all’Atlantico raggiunta solo due volte al mese da un piroscafo che viene dall’isola di Sant’Elena, dove 274 abitanti giurano su una costituzione dove è scritta una frase che a Piergiovanni era piaciuta moltissimo: «Nessuno prenderà superiorità alcuna su un altro e ciascuno sarà considerato come un uguale sotto tutti gli aspetti».
Riflessioni scritte da Piergiovanni Palminota
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