Perchè nella chiesa cattolica le coppie omosessuali non esistono?
Testimonianza di Maxime e Guillaume pubblicata nel dossier “L’Eglise et homosexualitè” (Chiesa e omosessualità) del quotidiano cattolico La Croix (Francia) il 21 aprile 2018, pag.6, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Maxime e Guillaume, insieme da otto anni e sposatisi civilmente nel 2017, non si sentono “rifiutati”, anche se gradirebbero trovare un posto più stabile nella Chiesa. Cresciuti in due famiglie di tradizione cristiana, si sono impegnati in vari modi nella Chiesa: scoutismo, gruppo studentesco, poi Taizé, dove si sono incontrati durante l’università, a Grenoble: ”È sempre possibile, per i singoli individui [gay], essere impegnati nella Chiesa, ma le coppie gay non esistono”. Un percorso spirituale parrocchiale per le coppie farebbe anche al caso vostro? “A meno che non sia esplicitato, non ci arrischieremmo a bussare alla porta. A Parigi, dove vivevamo insieme e insieme andavamo a messa, nessuno si accorgeva che eravamo una coppia”.
La sensazione di essere invisibili non è mai stata tanto forte come durante i dibattiti sul matrimonio omosessuale nel 2012: i maglioni blu e rosa [colori simbolo della contrarietà di certi ambienti cattolici alla legge sul matrimonio omosessuale, n.d.t.] sfoggiati alla messa, le omelie che esortavano a manifestare contro… “Per proteggere noi stessi e la nostra fede, per qualche mese ci siamo tenuti in disparte” prima di tornare a messa dopo qualche mese, con la legge ormai in vigore e il clima più tranquillo, in un’altra chiesa: sant’Ignazio, il centro gesuita della capitale.
Lo scorso settembre hanno avuto la gioia di partecipare, sempre sotto l’egida dei gesuiti, alla seconda edizione del weekend Un cammino di vita cristiana per la nostra coppia omosessuale al Centro Spirituale Le Châtelard, a Francheville presso Lione. Una proposta specifica, “rara e benvenuta”, ma Guillaume guarda un poco più in là, spera realisticamente: “Il futuro appartiene agli incontri aperti a tutti, omosessuali ed etero… Certo, la Chiesa non è ancora pronta, ci vorrà del tempo…”.
C’è tempo per una rivoluzione dolce, magari armata della medesima delicatezza che Guillaume e Maxime hanno mostrato quando l’anno scorso hanno voluto sottolineare il loro impegno reciproco, con l’accompagnamento del loro parroco; poi ci sono gli uomini e le donne credenti che li hanno ascoltati con benevolenza: “Abbiamo tenuto un semplice momento di preghiera con i nostri cari, in un parco. È stato importante per noi esprimere assieme ad altri ciò che volevamo vivere”, evitando “ogni confusione con il sacramento del matrimonio”, un sacramento che la coppia non rivendica ma di cui desidera vivere il senso profondo e i pilastri che lo sostengono.
Testo originale: «Dans l’Eglise, les couples homos n’existent pas»