Mentre trascorre la vita, solo tu non sei mai… Gesù ti precede! (Matteo 16:24-28)
Riflessioni di don Fabio
Matteo 16:24-28: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
Seguire Gesù non è mai un’imposizione, ma una proposta, e di conseguenza un’accettazione, una scelta. Per questo Gesù dice “Se qualcuno…”: è un invito rivolto a tutti/e senza distinzione di sorta; tutti, se vogliamo, possiamo diventare discepoli e discepole di Gesù. L’unica condizione è quella di diventare discepoli, non maestri.
Ecco cosa significa quel “rinnegare se stesso”. Non significa annullarsi, annientarsi, ma mettere da parte le proprie convinzioni, i propri pseudo “saperi” per seguire Gesù.
Un’altra precisazione che mi sento di fare è sul “prendere la croce”. Gesù dice prendi la “tua” croce, non quella che eventualmente qualcun altro ti impone, o come qualche predicatore di sventura continua a dire, le “croci” che Dio ci manda… questa è blasfemia!
Le croci sono tutte le varie vicissitudini che la vita stessa ci pone dinanzi. Certo, la vita non è soltanto amarezza e sofferenza, ma anche tanto bene, che a volte però viene sopraffatto dal dolore. Ed è proprio lì che si inserisce Gesù e dice: Se prendi in mano la tua vita, se ti accetti per ciò che sei, io ti aiuterò. Non sarai da solo!
Non siamo soli in questo cammino. Gesù ha già tracciato il percorso. Se vogliamo, se vogliamo, possiamo seguirlo!
Con affetto, Fabio!