Mio figlio è gay. Sono straziata da questa rivelazione
Email inviataci da Valeria, risponde Alessandra Bialetti, Pedagogista Sociale e Consulente della coppia e della famiglia di Roma
Ho trovato il vostro sito dopo giorni e giorni passati a scandagliare il web alla ricerca di un barlume, una sponda, un perché. Una ubriacatura di siti stupidi, superficiali e, soprattutto, che mancano completamente di percezione etica e spirituale. La nostra e’ (era) una bellissima famiglia. Genitori di un figlio unico. Un bellissimo, amatissimo ragazzone pieno di talenti e opportunità. Niente avrebbe fatto pensare che fosse omosessuale. Niente.
Sono da mesi straziata dallo shock e dalla percezione dilaniante che mio figlio abbia buttato la sua innocenza e sia in peccato mortale. Il vostro e’ l’unico sito/gruppo di risorse più strutturate e anche rivolte ai genitori. Si, noi, poveri cristi che ci ritroviamo catapultati in una dimensione che non ci appartiene, che ci sconvolge. Chiedo per carità e per cortesia a qualcuno del vostro gruppo di avere un po’ di luce. Sarei veramente riconoscente.
Grazie
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La risposta…
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Cara Valeria, grazie di aver condiviso con noi il momento di grande difficoltà che stai vivendo. Come vedi ho parlato di momento e non di situazione definitiva non per volerne sminuire la portata e l’importanza quanto per sintonizzarmi su ciò che stai provando e che è assolutamente legittimo e comprensibile.
Non si è mai pronti come genitori a ricevere verità sui figli che vadano al di là di ciò che si è sognato e sperato per loro e paure e sensi di colpa sono una strada da percorrere per poi esser lasciata alle spalle.
Comprendo perfettamente il tuo stato d’animo nel confrontarti con una realtà che credevi lontana e ora invece è così vicina ma, allo stesso tempo, trovo nelle tue parole già la via che possa portare te, tuo figlio e la tua famiglia a costruire un modo nuovo di stare insieme.
Tu parli della tua famiglia al presente (“la nostra è una bellissima famiglia”) anche se tra parentesi utilizzi un verbo al passato. E’ questa la risorsa importantissima che già tu, forse inconsapevolmente, hai trovato rivolgendoti a noi. Tuo figlio è frutto di un rapporto familiare bello e sereno da quanto tu ci dici e questa ricchezza, anche se ora provata dalla tristezza e dalla difficoltà, può essere la chiave di volta del suo e del vostro nuovo cammino. Tuo figlio ha bisogno di sentirsi accolto ora che è riuscito a manifestare ciò che realmente è e voi, come genitori avete bisogno di essere sostenuti nel cammino di accoglienza di un percorso di vita affettivo diverso da ciò che vi aspettavate.
Per entrambi c’è bisogno di un po’ di tempo, senza fretta e senza colpevolizzarsi della sofferenza che ora state provando. E’ tutto pienamente legittimo e naturale ma quando il legame familiare costruito nel tempo è solido e improntato all’accoglienza reciproca, al dialogo e al sostegno il tempo, dopo l’iniziale crollo di ogni certezza, lascia il posto ad un rapporto ancora più profondo e autentico.
Il coming out di tuo figlio non solo aiuterà lui a vivere finalmente sereno il suo orientamento e la sua scelta affettiva presente e futura, ma aiuterà te e l’intera famiglia a ridisegnare una relazione che non porti più in sé falsità, non detti, nascondimenti e bugie. Tutto potrà essere una risorsa e l’occasione di rivedere anche posizioni che a volte allontanano più che avvicinare.
Tuo figlio sentendosi accolto e sperimentando voi come porto sicuro cui poter tornare per condividere se stesso, i suoi momenti di difficoltà ma anche le sue nuove gioie potrà sperimentare l’abbraccio di persone che, senza giudizio, hanno a cuore solo il suo bene e non sentirsi in peccato ma solo in un cammino di verità con se stesso e gli altri. In questo modo i tanti talenti di cui è ricco e di cui tu ci parli, talenti che ha ricevuto all’interno della vostra bellissima famiglia e che sono frutto dell’amore che nutrite per lui, potranno germogliare rendendolo la persona che, con il suo cammino di verità, sta dimostrando di essere.
A voi genitori, un piccolo consiglio: non sentitevi soli ma cercate la condivisione con chi vive la stessa situazione e che, in un clima di ascolto e accoglienza, possa esservi di sostegno e aiuto. Un sostengo valido in tal senso può venirvi da Agedo, l’associazione che riunisce i genitori di figli omosessuali creando legami di collaborazione e appoggio reciproco. Mai come in questo caso “l’unione fa la forza” e il fatto che tu abbia cercato Gionata per condividere il tuo vissuto parla di tanta voglia di arrivare insieme in vetta.
Ti ringrazio per la tua autenticità e ti abbraccio con calore e stima
Alessandra
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* Alessandra Bialetti, vive e opera a Roma come Pedagogista Sociale e Consulente della coppia e della famiglia in vari progetti di diverse associazioni e realtà laiche e cattoliche.